Rassegna settimanale 15-21 febbraio: Sudest Asiatico
15 febbraio 2016, TAILANDIA – La maggioranza dei tailandesi non sa abbastanza riguardo la bozza per la nuova Costituzione
La proposta per la nuova Costituzione, in Tailandia, è al centro di un dibattito molto acceso tra ufficiali della Giunta, politici e attivisti. Tuttavia, un sondaggio ha rivelato come la schiacciante maggioranza dei cittadini non si senta sufficientemente informata per esprimere un parere nel referendum che si terrà a luglio. Secondo il sondaggio della Suan Dusit University, il 69% degli intervistati ha ammesso di avere una conoscenza “insufficiente”; in moltissimi hanno detto di avere “poche informazioni”, e solo il 7% ha dichiarato di avere una conoscenza piena della proposta di Costituzione.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/02/most-thais-dont-know-enough-about-draft-constitution-poll/
16 febbraio 2016, TAILANDIA – Il sospettato per le bombe a Bangkok fu torturato affinché confessasse
Adem Karadag, cittadino cinese di etnia uigura arrestato in Tailandia per l’attentato che, lo scorso anno, causò 20 morti a Bangkok, ha ritirato la sua confessione, negando di essere coinvolto nell’attacco del 17 agosto 2015. Il suo legale ha spiegato che la confessione di Karadag fu estorta con la tortura.
Nessun gruppo ha mai rivendicato l’attacco di Bangkok. Gli esperti di sicurezza sostengono che la bomba sia stata un atto di rappresaglia per il rimpatrio forzato verso la Cina, in luglio, di più di cento uiguri: la Cina è da lungo tempo criticata per le restrizioni che impone alla minoranza uigura nello Xingjiang.
La polizia tailandese ha emesso mandati di arresto per 17 persone in seguito all’attacco del 17 agosto. Di queste, 15 sono ancora ricercate.
Fonte: Asian Correspondent
17 febbraio 2016, INDONESIA – Gli attacchi a Jakarta spingono verso leggi più severe contro il terrorismo
In seguito agli attacchi terroristici a Jakarta dello scorso gennaio, l’Indonesia ha deciso di adottare leggi anti-terrorismo più severe. Tra queste, la possibilità di detenere i sospettati per tre mesi, senza la necessità di processo. Le proposte saranno probabilmente osteggiate dagli attivisti per i diritti umani, che mettono in guardia contro le minacce a quella libertà duramente conquistata dopo vent’anni dalla fine del regime autoritario del Presidente Suharto. Tuttavia, non ci si aspetta che le proposte incontreranno resistenza in Parlamento.
Fonte: The Guardian
19 febbraio 2016, MALESIA – La Malesia inverte la rotta: niente più lavoratori stranieri
La Malesia ha annunciato che non accoglierà ulteriori lavoratori stranieri nel Paese, solo un giorno dopo aver firmato un accordo con il Bangladesh per l’arrivo di più manodopera. Il cambiamento di rotta è una grande sconfitta, e fonte di imbarazzo, per il Governo malese, che aveva richiesto l’arrivo di lavoratori poco qualificati per riempire i posti vacanti in diversi settori, quali l’edilizia e l’agricoltura, generalmente poco considerati dai locali.
Fonte: Asian Correspondent
TAILANDIA – Le nuove procedure per i visti dei giornalisti “profondamente scoraggianti”
I corrispondenti esteri, in Tailandia, sono preoccupati per le nuove procedure di richiesta del visto annunciate dal Governo. Tali misure, pubblicate dal MOFA (Ministry of Foreign Affairs) il 18 febbraio, entreranno in vigore il 21 marzo e potrebbero mettere a rischio la libertà di stampa, rendendo più difficile, per i giornalisti, l’ottenimento dei permessi necessari per vivere e lavorare in Tailandia. Le nuove misure entreranno in vigore dal 21 marzo. Secondo i dati del 2015 World Press Freedom Index, la Tailandia si è classificata 18sima nella regione dell’Asia-Pacifico, e 134sima (su 180) nel mondo, in termini di libertà di stampa e censura.
Fonte: Asian Correspondent
21 febbraio 2016, INDONESIA – Rilasciata la maggior parte dei sospetti arrestati durante raid anti-terrorismo
La polizia indonesiana ha rilasciato la maggior parte delle persone che aveva arrestato durante un raid in un presunto campo di addestramento di jihadisti. Gli ufficiali si sono lamentati delle deboli leggi anti-terrorismo del Paese, che hanno impedito loro di gestire la vicenda con mano più dura; ci si aspetta, tuttavia, che le leggi in materia vengano presto rese più severe, in risposta ai recenti attacchi a Jakarta.
Fonte: Asian Correspondent
(Featured Image Source: Asian Correspondent)