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Rassegna settimanale 11-17 gennaio: Giappone e Corea del Sud

11 gennaio, Giappone – Chiesta dall’Indonesia la revisione del progetto per una centrale elettrica

Una commissione indonesiana per i diritti umani autorizzata dal governo ha chiesto al Giappone di riconsiderare la costruzione di una controversa centrale termoelettrica da 4 miliardi di dollari, finanziata da un consorzio indonesiano e giapponese. Durante il processo di acquisizione del terreno sarebbero stati infatti violati alcuni diritti umani.

La centrale, destinata a fornire elettricità a 13 milioni di persone nella provincia di Java centrale, è stata promossa dalla PT Bhimasena Power Indonesia, un consorzio formato da J-Power, Itochu Corp. e la compagnia indonesiana Adaro Energy.

La costruzione della centrale, una delle più grandi nel sud-est asiatico, sarebbe dovuta iniziare nel 2012, ma l’acquisizione del terreno per il progetto è stato ritardato dalle lunghe negoziazioni, dominate dalle proteste dei residenti a causa dell’impatto ambientale del progetto.

Nel giugno dello scorso anno il governo provinciale di Java centrale aveva emanato un decreto con il quale autorizzava la compagnia elettrica statale PLN a espropriare i residenti delle terre.

Alcune lettere sono state mandate ad Abe, dopo che alcuni rappresentanti della Japan Bank for International Cooperation hanno incontrato la commissione lo scorso 14 dicembre per chiarimenti sulla situazione.

Durante il processo d’acquisizione delle terre sarebbero state fatte minacce fisiche e verbali e intimidazioni ai residenti dei villaggi, facendo inoltre uso di macchinari per scavare canali intorno alle terre degli abitanti.

Il progetto si ripercuoterà principalmente su cinque villaggi, minacciando l’attività di 15.000 tra pescatori e allevatori.

Il consorzio afferma che le terre su cui sorgerà l’impianto non sarebbero produttive.

A questo si aggiunge anche il fattore inquinamento, dato dalla combustione del carbone, che minaccerà l’atmosfera.

Il governo indonesiano, supportando il consorzio, ha dichiarato che la centrale elettrica userà un sistema all’avanguardia ed efficiente, con un basso impatto ambientale.

Fonte: Japan Today

Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/indonesian-rights-commission-tells-japan-to-review-power-project

12 gennaio, Corea del Sud – La Corea del Sud aumenta il livello di allerta per i turisti diretti a Istanbul

La Corea del Sud ha aumentato il livello di allerta per i turisti diretti a Istanbul, dopo l’attacco terroristico che ha causato dieci vittime e 15 feriti, tra cui uno studente sudcoreano.

Un kamikaze siriano si è fatto esplodere in una popolare destinazione turistica della città turca, durante un attacco che è stato poi rivendicato dallo Stato Islamico.

La Corea del Sud aveva precedentemente indicato Istanbul come città a livello di rischio “blu”, il più basso dei quattro esistenti.

Il livello è stato ora aumentato a quello “giallo”, il secondo più basso, che consiglia ai cittadini di prendere speciali precauzioni e riconsiderare un viaggio in quei luoghi.

Prima dell’attacco solo alcune parti della Turchia sud-occidentale, quelle al confine con Siria e Iraq, erano considerate “gialle” se non addirittura “rosse”.

Il governo sudcoreano ha condannato l’attacco e espresso il proprio cordoglio per le vittime, manifestando il proprio supporto alla Turchia e a tutta la comunità internazionale nella lotta contro il terrorismo.

Fonte: The Korea Herald

Link: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20160113001187

 

13 gennaio – Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone: sanzioni significative contro la Corea del Nord

Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone hanno espresso la volontà di far approvare un risoluzione ONU che preveda “nuove e significative sanzioni” contro la Corea del Nord, definendo il quarto test nucleare della Corea del Nord una chiara violazione degli obblighi internazionali.

L’incontro trilaterale tra i delegati dei tre Paesi si è svolto a Seoul a pochi giorni dal test nordcoreano della bomba a idrogeno.

Le tre nazioni si troverebbero d’accordo sull’impossibilità di proseguire con un approccio “di routine” per rispondere all’ultima provocazione nordcoreana.

Anche la Cina dovrebbe imporre sanzioni più rigide al proprio alleato. L’unica soluzione possibile sarebbe infatti quella di adottare rigide misure a livello internazionale.

Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti si sono quindi ripromessi di concentrarsi sulla diplomazia, esortando il Consiglio di Sicurezza dell’ONU a imporre forti sanzioni e continuare a cooperare con Cina e Russia.

Fonte: The Korea Herald

Link: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20160113001173

 

14 gennaio, Giappone – Il presidente Park difende l’accordo con il Giappone sulle “Comfort Women”

Il presidente sudcoreano Park ha difeso l’accordo storico con il Giappone sulla questione delle “comfort women”, affermando che il governo ha affrontato un problema annoso, eluso dai propri predecessori.

L’accordo ha diviso l’opinione pubblica, ma Park ha affermato che, pur esistendo dei punti critici, sia stato assicurato il miglior esito possibile.

Il Giappone ha infatti pagato un indennizzo pari a 8,3 milioni di dollari alle “comfort women”, costrette a prostituirsi nei bordelli militari durante la seconda guerra mondiale.

Pochi giorni fa, però, davanti all’ambasciata giapponese, si è scatenata la protesta di alcune di queste donne, che vorrebbero vedere annullato il trattato e si rifiutano di accettare il denaro.

Per loro, infatti, significherebbe vendersi di nuovo al Giappone.

Park ha però ribadito che i tempi sono ormai maturi per risolvere la questione, giungendo infine a un accordo.

Fonte: Japan Today

Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/s-korean-president-defends-sex-slave-deal-with-japan

 

15 gennaio, Corea del Sud – Turisti vietnamiti senza visto scomparsi da Jeju

Un gruppo di persone di nazionalità vietnamita, che era in Corea del Sud senza un visto, è scomparso dall’isola-resort di Jeju.

Si tratta di 46 dei 155 vietnamiti che vi erano giunti per una vacanza di una settimana. Altri dieci hanno cercato di scappare, ma sono stati arrestati e sono investigati.

L’ufficio immigrazione sta cercando di scoprire se stessero cercando illegalmente un impiego.

I vietnamiti potranno lasciare la Corea domenica se saranno sollevati da tutte le accuse.

La polizia e la guardia costiera hanno avviato ispezioni per impedire ai vietnamiti scomparsi di scappare in altre province.

La legislazione speciale dell’isola di Jeju permette a tutti i turisti, eccetto quelli provenienti da nazioni legate al terrorismo, di entrare e soggiornare sull’isola senza un visto per un massimo di 30 giorni se lo scopo è prettamente turistico.

Fonte: The Korea Herald

Link: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20160115000901

 

17 gennaio – Il DPJ potrebbe opporsi alla ratifica del TPP

Il partito giapponese DPJ potrebbe opporsi alla ratifica del TPP voluta da Abe.

Il DPJ ha infatti presentato una bozza di report sui punti principali del trattato.

Secondo il partito, infatti, la proposta del governo di non sottoporre all’esenzione d’imposta i 5 maggiori prodotti del Paese non sarebbe stata chiarita a sufficienza nel TPP.

Il report mette poi in dubbio la credibilità della stima pubblicata dal governo secondo cui il TPP dovrebbe aumentare il PIL fino a 115 miliardi di dollari.

Il DPJ chiede che questa stima venga maggiormente dettagliata. Il documento è stato presentato durante un incontro tra DPJ e JIP, durante il quale il primo ha chiesto al secondo collaborazione per fermare l’approvazione del trattato in parlamento.

Fonte: Japan Today

Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/dpj-may-oppose-govt-moves-to-ratify-tpp-pact

(Featured Image Source: Wikimedia Commons)