Rassegna Settimanale 7-13 dicembre: Sudest Asiatico
7 dicembre 2015, TAILANDIA – L’esercito blocca una protesta contro la corruzione e arresta i dimostranti
L’esercito tailandese ha bloccato una protesta contro la corruzione, arrestando trentatré studenti e altri attivisti; i protestanti si stavano dirigendo verso un parco che onora i re del passato e che, si ritiene, è stato costruito con i proventi di attività illegali in cui sarebbero coinvolti molti ufficiali. Il caso ha fatto scandalo in Tailandia, soprattutto perché la giunta militare, che governa il Paese dopo aver preso il potere lo scorso anno in seguito a un colpo di Stato, ha giurato di riformare il sistema politico del Paese proprio per eliminare la corruzione, per la quale incolpa i politici.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/2015/12/thai-army-blocks-anti-corruption-protest-detains-activists/
8 dicembre 2015, BIRMANIA – USA annunciano il “bypass” delle sanzioni commerciali alla Birmania
Gli Stati Uniti “bypasseranno” le sanzioni contro il regime birmano per permettere il commercio attraverso i porti e le altre infrastrutture del Paese. L’azione, intrapresa dal Treasury Department’s Office of Foreign Assets Control, risponde alle lamentele delle banche, che non riescono a finanziare commerci che passino attraverso il porto principale del Paese, Yangon, perché gestito dal magnate Steven Law, sulla lista nera americana. Il bypass non permetterà comunque alle compagnie americane di fare affari direttamente con le aziende sulla lista nera, ma è comunque considerato un passo indietro dai gruppi per la difesa dei diritti umani.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/2015/12/us-announces-workaround-in-its-burma-trade-sanctions/
9 dicembre 2015, TAILANDIA – Ambasciatori GB e USA si scontrano con la giunta militare
I rapporti tra la giunta militare al potere in Tailandia e l’ “Occidente”, già freddi, hanno subito un ulteriore raffreddamento a causa di commenti critici degli Ambasciatori di Gran Bretagna e Stati Uniti. Glyn T. Davies, nuovo Ambasciatore americano, è indagato per aver criticato le severe leggi di lèse-majesté tailandesi a un evento dello scorso mese del Foreign Correspondents’ Club of Thailand (FCCT). Nove settimane dopo l’inizio del suo incarico, Davies ha dichiarato: “We’re also concerned by the lengthy and unprecedented prison sentences handed down by Thai military courts against civilians for violating the lese majeste law. We believe no one should be jailed for peacefully expressing their views and we strongly support the ability of individuals and independent organisations to research and to report on important issues without fear of retaliation.” La legge contro la lesa maestà in Tailandia rende illegale diffamare o insultare la monarchia. Due cittadini tailandesi, nel corso del 2015, sono stati condannati a 30 e 28 anni di prigione per aver insultato la monarchia su Facebook.
La giunta ha anche criticato l’ambasciatore britannico Mark Kent per il suo “supporto” via twitter ai “criminali” che hanno partecipato alle proteste contro la corruzione di lunedì.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/2015/12/us-uk-ambassadors-fall-foul-of-thailands-junta/
10 dicembre 2015, SINGAPORE – “Rischio chiaro e urgente” , ministro di Singapore mette in guardia contro la minaccia dello Stato Islamico nel Sudest Asiatico
Il Ministro della Difesa di Singapore, Ng Eng Hen, ha dichiarato che l’IS rappresenta un pericolo chiaro e urgente per i Paesi del Sudest Asiatico. Anche i gruppi legati ad al-Qaeda, come Jemaah Islamiyah e Abu Sayyaf, rappresenterebbero un ulteriore pericolo alla sicurezza regionale, avendo dichiarato la loro alleanza all’IS. Negli ultimi tre anni, l’ideologia dello Stato Islamico ha attirato centinaia di seguaci in Indonesia, Malesia e Singapore.
Fonte: Asian Correspondent
11 dicembre 2015, TAILANDIA – La polizia indaga sui commenti dell’Ambasciatore americano
La polizia tailandese sta investigando sui commenti dell’Ambasciatore statunitense sulla legge che impedisce di criticare la monarchia. Tuttavia, non si prevede di procedere con la messa in stato di accusa, poiché Davies gode di immunità diplomatica.
Fonte: Asian Correspondent
13 dicembre 2015, BIRMANIA – Aung San Suu Kyi raccoglie immondizia… letteralmente
Il premio Nobel Aung San Suu Kyi ha deciso di scendere in strada nel suo distretto d’origine e raccogliere spazzatura per dare un esempio concreto ai suoi alleati e collaboratori. In Birmania non esiste un servizio regolare di raccolta dei rifiuti.
Fonte: Voice of America
Link: http://www.voanews.com/content/aung-san-suu-kyi-picks-up-trash-literally/3100891.html
(Featured Image Source: Voice of America)