Rassegna settimanale 15 – 22 novembre: Africa Subsahariana
16 novembre – Kenya: Masai e sport insieme contro la mutilazione genitale femminile
Nel documentario “Warriors” troveremo i racconti degli anni e dell’impegno della squadra Maasai Cricket Warriors nell’aiutare le donne vittime di mutilazione genitale e delle difficoltà in cui si è imbattuta per convincere gli anziani dei clan ad abbandonare queste violazioni di diritti umani.
Dal 2009 i Maasai Cricket Warriors sono impegnati contro la pratica della mutilazione genitale femminile. Nel 2013, hanno partecipato al torneo mondiale Last Man Stands che si è disputato a Londra. Il regista Barney Douglas li ha seguiti in questa avventura: “Un giorno vidi la foto di un guerriero che giocava a cricket, credo che fosse apparsa su un quotidiano britannico, quattro anni fa. Ne rimasi affascinato, la trovai stupenda. Allora cominciai a fare qualche ricerca e scoprii che la squadra utilizzava il cricket per fare campagna contro la mutilazione genitale femminile e contro i rischi di contagio dell’HIV. Capii che c’era materiale per un film”.
Fonte: The Indipendent
17 novembre – Angola: A processo per la libertà di espressione
Tra 17 attivisti per i diritti umani che saranno processati processo a Luanda, in Angola, c’è anche il rapper Luaty Beirao. L’accusa è per atti di ribellione e cospirazione contro le istituzioni. Luaty Beirao è stato arrestato a giugno in un club di lettori mentre stava discutendo di un libro sulla resistenza non violenta. Per protestare contro l’arresto, in carcere Beirao ha fatto uno sciopero della fame che è durato cinque settimane. Il suo arresto ha provocato numerose proteste nel paese ed in Portogallo.
Fonte: The Guardian
Link: http://www.theguardian.com/world/2015/nov/17/angolan-activists-charged-rebellion-state-book-reading
18 novembre – Nigeria: Due attentati nello stesso giorno
Due attentati kamikaze si sono susseguiti in Nigeria. Uno è avvenuto in un mercato della città di Yola in Nigeria, uccidendo 32 civili e ferendone 80, come hanno confermato anche la Croce Rossa e la National Emergency Management Agency (NEMA). Secondo le autorità l’esplosione è avvenuta attorno alle 20 ed ha seguito un altro attentato kamikazeo da due donne. “Ero in piedi vicino al mio tavolo – spiega un testimone – , quando ho sentito un fragore spaventoso e poi ho visto tutto quel sangue uscire dalla mia testa. Quando ho guardato in giro ho visto gente che correva per salvarsi la vita.”
Entrambi gli attentati sarebbero da imputare a Boko Haram, gruppo fondamentalista islamico legato all’ISIL, che negli ultimi sei anni ha fatto 20mila vittime e costretto 2,3 milioni di persone a fuggire dalle loro case.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/2015/11/18/us-nigeria-blast-idUSKCN0T62NC20151118
20 novembre – Mali: Atto terroristico nella capitale
Giornata di terrore per le decine di persone rimasti in ostaggio per ore nel lussuoso hotel Radisson Blu di Bamako, nella capitale del Mali. L’albergo, 190 camere quasi tutte occupate, è stato preso d’assalto nelle prime ore del mattino da una dozzina di terroristi. Solo una quarantina di persone sono riuscite a fuggire, mentre circa un centinaio sono rimaste sotto il tiro delle armi dei terroristi per ore.
Il Ministro della Difesa francese conferma che la presa d’ostaggi è quasi certamente opera di Mourabitoune, gruppo jihadista maliano guidato da Mokhtar Belmokhtar. “Mokhtar Belmokhtar, sì, è ricercato in numerosi Paesi da molto tempo, ed è quasi sicuramente dietro a questo attentato. Anche se non siamo ancora del tutto certi, e bisogna dire che Mourabitoune, questo gruppo terrorista che dice di far parte di Al Qaida, è un miscuglio di fondamentalisti e di banditismo”.
Fonte: CNN
Link: http://www.cnn.com/2015/11/20/africa/mali-shooting/
Liberia: Tre nuovi casi di Ebola
Torna l’incubo Ebola in Liberia, il quale era stato dichiarato libero dal virus da settembre. Le autorità sanitarie hanno segnalato altri tre casi tra cui c‘è un bimbo di 10 anni, proveniente dalla capitale Monrovia.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-34882191
21 novembre – Mali: Proclamato lo stato di emergenza dopo l’attentato
E’ stato proclamato lo di stato di emergenza per dieci giorni e tre giorni di lutto nazionale dopo l’attacco terroristico all’hotel Radisson blu di Bamako, capitale malese. Un comando jihadista venerdì mattina ha preso in ostaggio 170 persone nella struttura frequentata da molti occidentali. Alcuni sono riusciti a fuggire, altri sono stati liberati grazie ad un blitz condotto dalle forze speciali statunitensi e francesi.
Resta poco chiaro il bilancio, tuttavia il presidente malese Ibrahim Boubacar Keita ha dichiarato che le vittime sono 22, inclusi due terroristi, e 7 i feriti. In precedenza le cifre fornite erano di 27 ostaggi uccisi e 13 terroristi eliminati dalle forze di sicurezza.
Fonte: The Guardian