Rassegna settimanale 2-8 novembre: Cina e Corea del Nord
2 novembre 2015, CINA – La politica del figlio unico resta temporaneamente in vigore
L’ente per la Pianificazione Familiare ha spiegato che la politica del figlio unico resterà in vigore finché non sarà possibile implementare le nuove regole, con le quali sarà permesso alle coppie di avere un secondo figlio.
Fonte: Reuters
3 novembre 2015, CINA – Ministri del sudest asiatico cancellano accordo a causa delle tensioni nel Mar Cinese Meridionale
Le dispute territoriali nel Mar Cinese Meridionale hanno creato non pochi disagi durante un’assemblea tra i ministri della difesa dei Paesi del sudest asiatico: molti hanno rivisto la loro intenzione di firmare un accordo congiunto alla fine del summit. Cina e Stati Uniti non sono Stati Membri dell’ASEAN, ma erano stati invitati al meeting.
Fonte: The Guardian
4 novembre 2015, CINA – Mentre cresce la tensione nel Mar Cinese Meridionale, viene annunciato uno storico incontro tra Cina e Taiwan
E’ stato annunciato che il 7 novembre si terrà un meeting tra i leader di Repubblica Popolare Cinese e Taiwan. A Taipei, la mossa è largamente considerata un tentativo, da parte di Pechino, di influenzare le elezioni legislative che si terranno a gennaio nell’isola. La decisione di incontrare il leader taiwanese, tuttavia, potrebbe anche essere considerato un mezzo per modificare l’immagine aggressiva che la Cina ha proiettato in seguito alle dispute con gli Stati Uniti nel Mar Cinese Meridionale.
La Cina continentale considera Taiwan una provincia rinnegata; l’isola, invece, si considera indipendente fin dal 1949. Le tensioni tra le due “Cine” si è allentata nel periodo in cui a Taiwan è stato al potere Ma Ying-jeou, che si ritirerà a gennaio e che ha incrementato turismo e commercio con la “madrepatria”.
Fonte: The Guardian
Link: http://www.theguardian.com/world/2015/nov/04/china-taiwan-meeting-south-china-sea-tensions
5 novembre 2015, CINA – Capo del Pentagono visita la portaerei nel Mar Cinese Meridionale e incolpa Pechino per le tensioni
Ash Carter, segretario alla Difesa degli USA, ha visitato la portaerei USS Theodore Roosevelt insieme al Ministro della Difesa malese, Hishammuddin Hussein. La portaerei è in transito nel Mar Cinese Meridionale, nell’area della disputa tra la Cina e i Paesi del sudest asiatico.
Fonte: Reuters
7 novembre 2015, CINA -I leader di RPC e Taiwan si incontrano per la prima volta in quasi settant’anni
I leader di Repubblica Popolare Cinese e Taiwan, Xi Jinping e Ma Ying-jeou, si sono incontrati in quello che è il primo meeting ufficiale tra i leader dei Paesi in quasi settant’anni. Lo storico summit, che si sta tenendo a Singapore, ha avuto inizio con una stretta di mano durata un intero minuto.
“Niente può separarci” ha dichiarato Xi “Siamo una famiglia. Siamo fratelli connessi attraverso la carne, anche se le nostre ossa sono rotte”.
Il Presidente Ma ha spiegato che entrambi i Paesi stanno lavorando per “rimpiazzare il conflitto con il dialogo… abbiamo sistemi politici differenti, ma abbiamo sviluppato la cooperazione in campo militare ed economico”.
L’incontro tra il leader del Partito Comunista Cinese e il Presidente Nazionalista di Taiwan è di estrema rilevanza storica: i leader delle due “Cine”, infatti, non si erano mai incontrati da quando Mao Zendong fondò la Repubblica Popolare Cinese nel 1949. L’ultimo incontro risale al 1945, quando Mao e l’allora leader nazionalista Chiang Kai-Shek cercarono di raggiungere degli accordi in sette settimane di colloqui a Chongqing.
Un analista della Chinese Academy of Social Sciences, Tao Wenzhou, ha paragonato l’incontro tra Xi e Ma al viaggio in Cina di Richard Nixon del 1972, con il quale si rese possibile l’avvio della normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Repubblica Popolare Cinese e Stati Uniti.
Il Presidente Ma terminerà il suo mandato in seguito alle elezioni presidenziali del prossimo 16 gennaio, e ha sovrinteso al riavvicinamento tra Taipei e Pechino. La Cina, infatti, considera ancora Taiwan una parte di sé, una provincia rinnegata. Ma il riavvicinamento alla madrepatria è visto con sospetto a Taiwan, che in questi decenni è diventata una democrazia vibrante, i cui 18 milioni di votanti temono un’integrazione maggiore con l’autoritaria Cina. Secondo quanto sostenuto da Nathan Batto, political scientist presso la Taipei’s Academia Sinica, se da un lato la maggiornaza dei taiwanesi è a favore di un rinnovato dialogo con la RPC, in pochi sostengono invece l’idea della riunificazione, che è l’obiettivo dichiarato della Cina continentale.
Fonte: The Guardian
8 novembre 2015, CINA – Opposizione taiwanese: solo la democrazia può decidere il futuro
Spetta alla popolazione di Taiwan decidere del proprio futuro, e lo farà con le elezioni di gennaio: questo quanto dichiarato dal leader dell’opposizione taiwanese, Tsai Ing-wen, dopo che un quotidiano cinese aveva dichiarato che la pace sarebbe stata a rischio se, a gennaio, Taiwan avesse votato a favore della sua indipendenza.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/2015/11/08/us-china-taiwan-idUSKCN0SV2PU20151108#pbt3MHFPPGgHLVSh.97
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)