Rassegna settimanale 26 ottobre-01 novembre: Africa Subsahariana

Rassegna settimanale 26 ottobre-01 novembre: Africa Subsahariana

26 ottobre – Mali: Morti e fra i feriti anche i caschi blu a causa delle mine

Tre civili sono rimasti uccisi e due caschi blu dell’Onu feriti nell’esplosione di alcune mine avvenuta sabato a Tessalit, nel nord del Mali. Lo afferma la stessa missione delle Nazioni Unite nel paese (Minusma). I caschi blu sono stati colpiti dall’esplosione di un secondo ordigno nel momento in cui andavano a verificare l’accaduto sul luogo del primo episodio. L’Onu ha condannato l’accaduto, parlando di “azioni allo scopo di paralizzare le operazioni sul terreno e di colpire indiscriminatamente il personale delle Nazioni Unite o civili innocenti”. Secondo fonti di stampa del paese africano, sono state oltre 400 le vittime delle mine dal 2013 fino ad ora.

Fonte: BBC News

Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-24643733

27 ottobre  Sud Sudan: Nuova missione Onu su violazioni di diritti umani

L’Onu ha inviato in Sud Sudan una nuova missione per la raccolta di informazioni sulle violazioni dei diritti umani durante la guerra civile. Il gruppo di 10 ricercatori stilerà un rapporto globale da presentare alla prossima sessione del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani, programmata per il marzo del 2016. Il rapporto conterrà anche alcune raccomandazioni su come migliorare la situazione e garantire giustizia.

Intanto l’Unione africana, dopo aver finalmente approvato con cospicuo ritardo il rapporto sulle violazioni dei diritti umani nei primi mesi della guerra civile, non l’ha ancora diffuso, nonostante le sollecitazioni di molte organizzazioni internazionali impegnate nella difesa dei diritti umani. Un rapporto non ufficiale fatto circolare in questi ultimi mesi attribuiva all’attuale leadership, sia governo che opposizione, gravissime responsabilità nelle violenze.

Fonte: Nazioni Unite
Link: http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=52372#.VjqogLcvfIU

Tanzania: Il Paese alle urne

In Tanzania si attendono i risultati delle elezioni parlamentari e presidenziali che si sono svolte domenica. L’opposizione si presenta unita per cercare di mettere fine all’egemonia del partito Chama Cha Mapinduzi (Ccm,) alla guida del paese da 54 anni. Gli ultimi risultati, ancora parziali, danno in testa John Magufuli, candidato del Ccm, ma con poco margine rispetto a Edward Lowassa, il quale ha lasciato il Ccm e si è presentato con la coalizione d’opposizione Ukawa. L’affluenza ai seggi è stata molto alta, segno che per i tanzaniani queste elezioni sono molto sentite.

Le elezioni, nonostante i timori di possibili violenze,  fino ad ora si sono svolte tranquillamente nella parte continentale del paese. Situazione ben diversa nell’arcipelago semiautonomo di Zanzibar, da sempre caratterizzato da sentimenti indipendentisti dove il clima è molto teso a causa del testa a testa tra i due partiti principali: il Ccm e l’opposizione con il Civic United Front (Cuf). Nella capitale Zanzibar nella serata di ieri si sono registrati infatti alcuni scontri, dopo che il candidato del Cuf, Seif Shariff Hamad, si è autoproclamato vincitore accusando la Commissione elettorale di Zanzibar di ritardare deliberatamente, con l’intento di manipolarli,  la pubblicazione dei risultati che lo proclamerebbero vincitore. I suoi sostenitori sono scesi in strada e si sono scontrati con le forze dell’ordine, secondo quanto rivelato da fonti locali. Ci sarebbero stati dei feriti  e alcuni arresti

Fonte: All Africa

Link: http://allafrica.com/stories/201510250207.html

28 ottobre – Tanzania: Annullate le elezioni a Zanzibar

Annullate le elezioni a Zanzibar, in Tanzania. La commissione elettorale della regione semi autonoma ha riscontrato gravi violazioni nel voto del 25 ottobre. Ma il candidato dell’opposizione alla presidenza del paese, Edward Lowassa, ha chiesto il riconteggio generale delle schede, poichè ritiene che le elezioni si siano svolte in modo irregolare in tutta la Tanzania.

Fonte: Reuters

Link:http://www.reuters.com/article/2015/10/27/us-tanzania-election-idUSKCN0SL2R920151027#v7Zlqgucux1LEJjH.97

29 ottobre – Nigeria: Rivelati i volti dei possibili ricercati appartenenti a Boko Haram

L’esercito nigeriano ha affisso sui muri della città di Maiduguri, nel nord-est della Nigeria, decine e decine di manifesti sui quali sono stampate le fotografie di 100 miliziani ricercati appartenenti all’organizzazione terroristica Boko Haram. Si tratta di un’iniziativa voluta per cercare di isolare gli estremisti islamici, protagonisti di attentati, rapimenti e violenze di ogni tipo. Le persone fotografate sono senza nome perchè le immagini sono riprese da video dei Boko Haram.

Fonte: BBC News

Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-34665876

Tanzania: John Magufuli dichiarato Presidente

John Magufuli, denominato “the bulldozer” per il suo operato come ministro nei precedenti governi, ha rivendicato la vittoria nelle elezioni presidenziali, svoltesi la scorsa domenica. La Commissione elettorale ha infatti respinto il reclamo avanzato dall’opposizione, dichiarando la vittoria di Magufuli col 58% contro il 40% degli antagonisti. Il candidato della coalizione di opposizione, l’ex Primo Ministro Lowassa, che aveva già messo in dubbio i risultati parziali appellandosi al riconteggio, ha affermato di “rifiutare questo risultato”, chiedendo altresì “di essere nominato Presidente”.

Fonte: The Guardian

Link: http://www.theguardian.com/global-development/2015/oct/29/tanzania-announces-election-winner-amid-claims-of-vote-rigging

01 novembre – Somalia: Attentato da parte di Al  Shabab

Almeno 15 persone sono state uccise nell’attentato all’hotel Sahafi di Mogadiscio rivendicato dagli integralisti islamici di Al-Shabab. L’attacco e’ cominciato all’alba con un’autobomba suicida fatta esplodere all’entrata dell’hotel. Poi uomini armati hanno usato le armi contri i clienti presenti nell’hotel. Almeno dieci sono i feriti. Le vittime sono il proprietario dell’hotel, un ex generale dell’esercito e altri ufficiali, secondo quanto riferito dalla polizia somala Mohamed Hussein durante l’attacco. Le truppe somale e quelle della missione Onu nel Paese (Amisom) hanno ripreso il controllo dell’hotel Sahafi.

Fonte: Reuters

Link:http://www.reuters.com/article/2015/11/01/us-somalia-security-idUSKCN0SQ1CD20151101#Qc25R2OY2UTMEMqP.97