Rassegna settimanale 26 ottobre-1 novembre: Cina e Corea del Nord
26 ottobre 2015, CINA – Torpediniere USA sfida le rivendicazioni cinesi nel Mar Cinese Meridionale
La marina statunitense ha intenzione di spingere il torpediniere USS Lassen entro le 12 miglia nautiche dalle isole artificiali costruite dalla Cina nel Mar Cinese Meridionale. Secondo il Dipartimento della Difesa USA, si tratterà della prima di una serie di sfide alle rivendicazioni cinesi nell’area. Stando a quanto dichiarato dal Dipartimento per la Difesa americano, simili azioni furono intraprese dagli Stati Uniti anche quando Filippine e Vietnam innalzarono delle costruzioni nelle Spratly.
Fonte: The Guardian
Link: http://www.theguardian.com/us-news/2015/oct/26/us-navy-destroyer-chinese-islands-south-china-sea
27 ottobre 2015, CINA – Nonostante la furiosa reazione cinese, gli USA minacciano ulteriori incursioni
Gli Stati Uniti hanno minacciato ulteriori incursioni navali nelle acque rivendicate dalla Cina nel Mar Cinese Meridionale, nonostante la reazione di Pechino alla prima “violazione” delle “acque territoriali” sia stata furiosa: la Cina ha convocato l’Ambasciatore americano a Pechino e ha accusato gli Stati Uniti di “gravi provocazioni”.
Fonte: The Guardian
Link: http://www.theguardian.com/world/2015/oct/27/us-navy-international-law-south-china-sea
28 ottobre 2015, CINA – “Pechino non ha paura di combattere una guerra” in seguito alla provocazione americana
Un quotidiano cinese collegato al Partito riporta che la Cina non ha paura di combattere una guerra con gli Stati Uniti nel Mar Cinese Meridionale. “In [the] face of the US harassment, Beijing should deal with Washington tactfully and prepare for the worst. [… ]This can convince the White House that China, despite its unwillingness, is not frightened to fight a war with the US in the region, and is determined to safeguard its national interests and dignity.”
Fonte: The Guardian
29 ottobre 2015, CINA – Dopo 35 anni, la Cina abbandona la politica del figlio unico
In una mossa (da molti giudicata tardiva) per contrastare l’invecchiamento della popolazione, il Governo cinese permetterà a tutte le coppie di avere due figli. La legge del figlio unico era già stata modificata e resa meno rigida negli scorsi anni, a partire dal 2013.
Oltre all’invecchiamento della popolazione, la politica del figlio unico ha causato anche una forte disparità di genere all’interno della popolazione cinese: il numero di donne supera di circa 20/30 milioni il numero di uomini all’interno del Paese.
Fonte: The Guardian
Link: http://www.theguardian.com/world/2015/oct/29/china-abandons-one-child-policy
30 ottobre 2015, CINA – La Cina lascerà alle Province il compito di implementare la politica del secondo figlio
Per decenni, la Cina ha implementato la politica del figlio unico, con numerosissimi casi di aborti e infanticidi forzati, soprattutto nelle zone rurali. Con il progressivo rilassamento di tale politica, si spera di aumentare la popolazione entro il 2030 e di contrastare l’invecchiamento della popolazione. In questo modo, idealmente, sostenere la progressiva crescita economica diverrebbe possibile.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/2015/10/30/us-china-population-idUSKCN0SO0RP20151030
1 novembre 2015, CINA – Cina, Corea del Sud e Giappone si impegnano alla cooperazione economica nel primo summit trilaterale degli ultimi tre anni
I summit erano stati sospesi dopo le dispute territoriali del 2012. I leader dei tre Paesi si sono impegnati a lavorare per il raggiungimento di una Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP).
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/2015/11/01/us-southkorea-japan-china-idUSKCN0SQ1GV20151101
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)