Rassegna settimanale 12-18 ottobre: Sud Est Asiatico
12 Ottobre, Birmania- Scamparso Bao Zhuoxuan, figlio di un attivista sociale
Un attivista dei diritti umani ha detto che il figlio sedicenne di Wang Yu, avvocato impegnato nella difesa dei diritti umani, è scomparso in Birmania dopo aver tentato la fuga negli Stati Uniti. L’adolescente si chiama Bao Zhuoxuan ed era detenuto in Cina assieme al padre famoso attivista sociale. Bao è stato rilasciato solo dopo due giorni dalla cattura e il suo piano era di andare in America a studiare.
Dalla Cina sarebbe andato in Birmania per recarsi poi in Thailandia dove sarebbe dovuto partire per l’America. In Birmania si sono perse le tracce.
Fonte: AP News
Thailandia- Proteste a Phuket contro la polizia
Il Primo Ministro ha richiesto la calma dopo che alcuni abitanti locali dell’isola di Phuket hanno lanciato bombe carte a una stazione di polizia e dato fuoco alle macchine. La protesta ha visto la partecipazione di più di 100 residenti arrabbiati per la morte di due ragazzi causata da uno scontro con una macchina della polizia. La polizia ha detto che stava inseguendo il motorino con a dorso i due ragazzi (di 17 e 22 anni) sospettati di essere trafficanti di droga. La stazione di polizia davanti alla quale è avvenuta la protesta si trova sulla strada per l’aeroporto. I dimostranti hanno bloccato la strada sabato e domenica, creando dei disagi ai turisti che dovevano recarsi in aeroporto. Il Primo Ministro ha promesso che procederà con investigazioni per chiarire la questione.
Fonte: Asian Correspondent
Indonesia- Investigazioni a rilento per il caso di violenza sui Rohingya
La polizia ha detto che le investigazioni sullo stupro di 3 donne Rohingya in un campo profughi nella provincia di Aceh stanno andando a rilento. Il colonnello Anang Triarsono, ha detto che fino ad oggi sono state interrogati 7 testimoni, inclusa una donna, ma che nessuno ha tirato fuori i nomi dei sospetti. Lo scorso mese 4 donne e 6 uomini, tra i 14 e i 28 anni, sembra siano stati fermati da un gruppo di uomini indonesiani mascherati durante la loro fuga dal campo e siano stati picchiati e violentati. Questo episodio ha creato molte tensioni nei campi dove i Rohingya sono trattenuti da più di quattro mesi.
Fonte: AP News
Thailandia- Fotoreporter americano sotto processo
Un avvocato ha detto che un tribunale tailandese ha deciso di processare un fotoreporter Americano dopo che ai controlli all’aeroporto hanno trovato nel suo bagaglio a mano un elmetto e un giacchetto antiproiettile. Hok Chun Anthony Kwan lavora per il gruppo Initium, con base a Hong Kong, ed si trovava in Tailandia per documentare l’esplosione della bomba al tempio di Bangkok. E’ stato fermato all’aeroporto mentre stava tornando a Hong Kong ma non è stato accusato di possesso d’armi.
Fonte: AP News
Link: http://asiancorrespondent.com/136096/thailand-to-try-us-journalist-for-possessing-flak-jacket/
13 Ottobre, Birmania- Elezioni anticipate a rischio rinvio
Le elezioni anticipate dell’8 Novembre sono state messe in dubbio dalla Union Election Commission che ha proposto di rinviarle a causa di alluvioni in alcune parti del Paese. Questo avrebbe, infatti, ostacolato delle elezioni libere e imparziali. I partiti si sono incontrati martedì per prendere una decisione ma le loro opinioni sul da farsi sono state molto diverse. Alcuni partiti, come il partito d’opposizione National League for Democracy, si sono detti contrari al rinvio, altri si sono schierati a favore, altri ancora non hanno partecipato all’incontro mentre alcuni si sono detti neutrali. Gli elettori non hanno apprezzato il possibile spostamento di data. I residenti all’estero si sono lamentati perché già in possesso del biglietto per tornare a votare. In più molto hanno sottolineato come nel 2008 le votazioni hanno avuto luogo pochi giorni dopo il ciclone Nargis che aveva ucciso 140.000 persone.
@felizysolo @_latt1004 These are just lame excuses. They went ahead with referendum for constitution despite Nargis in 2008.
— Chan (@mydaydream89) October 13, 2015
Secondo la legge della Birmania le elezioni devono avere luogo 30-90 giorni prima della convocazione del Parlamento prevista per il 30 Gennaio.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/136111/burma-election-in-doubt-after-ec-proposes-postponement/
14 Ottobre, Birmania- Elezioni generali confermate l’8 Novembre
L’informazione pubblica birmana ha annunciato che le elezioni generali si terranno l’8 Novembre. Le elezioni procederanno, quindi, come stabilito e non si seguirà la proposta della Union Election Commission di rinviarle causa frane e alluvioni in varie parti del Paese.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/136127/burma-says-election-to-proceed-as-planned-on-nov-8/
Malesia- Report sul volo della Malaysia Airlines sostiene che i colpevoli sono russi
Un ufficiale russo ha dichiarato martedì che il report della Dutch Safety Board sull’aereo della Malaysia Airlines precipitato l’anno scorso è viziato. Per il Ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, è chiaro che si voglia perseguire un determinato ordine politico. Secondo il report, infatti, il missile che ha causato la caduta dell’aereo è stato lanciato da un territorio dell’Ucraina dell’est, a quel tempo in mano ai separatisti russi. La caduta dell’aereo ha causato la morte di 298 persone. Prima del report olandese, il produttore russo di missili Buk aveva presentato il suo report nel tentativo di dimostrare l’innocenza dei separatisti e della Russia. Geoffrey Robertson, ex giudice ONU di crimini di guerra, ha detto che il report olandese è molto importante perché rinnega le bugie russe che sostengono che l’aereo sia precipitato a causa di un attacco da parte di un aereo Ucraino. Le famiglie delle vittime, però, non sanno ancora come faranno ad ottenere giustizia. Il Primo Ministro Najib Razak ha detto che, anche se sono passati 15 mesi, l’impegno per chiarire i fatti e avere giustizia rimane lo stesso. Si vuole rendere giustizia a quelle persone innocenti che il 17 luglio 2014 hanno perso la vita per un conflitto con cui non centravano nulla. 43 delle vittime sono malesi. Il leader malesiano ha anche detto che le autorità locali all’epoca non erano state avvertite di minacce alla sicurezza aerea.
Fonte: AP News
Link: http://asiancorrespondent.com/136128/russia-says-dutch-flight-mh17-crash-report-is-biased/
15 ottobre, Myanmar – 8 armate etniche ribelli firmano un patto di cessate il fuoco con il governo birmano
Il governo birmano ha firmato un patto di cessate il fuoco con 8 armate etniche ribelli; mancano però i gruppi più potenti all’appello. Questa mancanza fa sì che il Presidente Thein Sein non riesca a raggiungere gli obiettivi che si era prefissato nei suoi 5 anni di mandato.
I dialoghi tra il Presidente e i 15 gruppi ribelli erano iniziati nel 2011. Molti gruppi hanno deciso di non firmare l’accordo perché non credevano avesse senso, dato che dal 1989 ogni gruppo ha firmato il suo accordo di cessate il fuoco col governo.
Questo risultato, comunque, è stato visto come un primo passo nel porre fine agli scontri tra il governo a maggioranza birmana e le minoranze etniche, scontri che hanno caratterizzato le ultime sei decadi della storia del Paese.
Le minoranze etniche, che ammontano a 53 milioni di persone e rappresentano il 40% della popolazione, sono state spesso vittime di abusi, violenze e discriminazione.
Il leader dell’opposizione, Aung San Suu Kyi, che aveva da sempre spinto i gruppi ribelli a focalizzarsi su una accordo a lungo termine, più che su uno veloce, non era presente alla cerimonia della firma dell’accordo.
Il Segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, ha accolto positivamente la firma dell’accordo, considerandolo una pietra miliare nella storia del Paese. Ha anche mostrato la sua speranza che il governo che verrà eletto alle prossime elezioni a novembre continui sulla strada del dialogo e della pace.
Le Nazioni Unite vedono questo accordo come l’inizio di un nuovo cammino verso una pace sostenibile e duratura dopo anni di guerre.
Fonti: Asia correspondent, BBC, UN News Centre
http://www.bbc.com/news/world-asia-34528571
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=52278#.ViP8mrsaDMM
http://www.bbc.com/news/world-asia-34536002
Indonesia – Estremisti musulmani stanno bruciando le chiese nella provincia indonesiana Aceh
Alcune chiese cristiane nella provincia di Aceh, in Indonesia, sono state bruciate da estremisti musulmani frustrati dei troppi ritardi del governo locale nel chiudere 21 chiese “illegali”.
Sembra che gli attacchi siano stati premeditati e che il gruppo di ribelli, composto da circa 500 membri, abbiamo incendiato 2 chiese.
La violenza è scoppiata quando il gruppo di estremisti si è imbattuto in un gruppo di cristiano che volevano proteggere la chiesa.
In Indonesia, uno dei Paesi a prevalenza musulmana più popoloso, ci sono circa 20 milioni di cristiani e la Costituzione protegge la libertà di religione. Tuttavia, soprattutto negli ultimi anni, la tolleranza per le minoranze religiose è diminuita estremamente e l’Indonesia è diventata uno dei Paesi più restrittivo dal punto di vista religioso.
La provincia di Aceh, inoltre, è una delle poche province che applica la Sharia, la legge musulmana. Nella provincia è stata istituita anche una “polizia morale” incaricata di far rispettare la legge tra i residente anche non musulmani.
Questa situazione rende davvero complicato professare altre religioni diverse da quella musulmana. Per stabilire e costruire luoghi di culto, ad esempio, è necessario un accordo tra 60 residenti locali di diverse religioni e il permesso dal Interfaith Communication Forum, che spesso riceve pressioni dai gruppi musulmani estremisti. La vita per i Cristiani in questa zona è davvero difficile, si calcona che ogni anno vengono chiuse circa 40 chiese.
Il Presidente Joko Widodo e il vicepresidente Jusuf Kalla hanno subito condannato l’attacco. Il Presidente è, infatti, un musulmano moderato e si adopera affinché il suo Paese sia un esempio di Islam moderato.
La situazione attuale del Paese, tuttavia, sembra essere lontana dall’immagine perseguita dal suo Presidente.
Fonti: Asia correspondent
16 ottobre, Birmania – Elezioni: Suu Kii si reca a Rakhine
Il leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi ha cambiato la sua campagna elettorale dirigendosi a Rakhine, una zona difficile caratterizzata dallo scontro tra i musulmani Rohingya e i Buddisti estremisti.
In questa regione Suu Kii non si troverà in una posizione comoda. Da un lato, infatti, è stata criticata per non essersi espressa sulla diffusa discriminazione dei Rohingya, dall’altro i Buddisti estremisti la accusano di essere troppo pro-musulmani.
La campagna durerà tre giorni e passerà per le città di Taungup, Thandwe e Gwa nel sud dello stato. Tuttavia, non passerà per la parte nord in cui risiedono più di 100.000 Rohingya.
Fonti: Asian correspondent, BBC
http://www.bbc.com/news/world-asia-34546811
Malesia – Arrestati hacker legati allo Stato Islamico
Le autorità malesiane e statunitensi hanno dichiarato che un cittadino del Kosovo è stato arrestato a Kuala Lumpur per “computer hacking” e perché sospettato di passare informazioni relative ai membri dei servizi americani allo Stato islamico.
Il capo della polizia malese, Khalid Abu Bakar, ha affermato che l’uomo arrestato aveva una ventina d’anni ed era in contatto con un leader dell’ISIS in Siria. Il ragazzo era entrato in Malesia nel 2014 per motivi di studio. Appena scoperto è stato estradato negli Stati Uniti.
Fonti: Asian correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/136163/malaysia-arrests-hacker-linked-to-islamic-state-group/
Vietnam – Attacco al report annuale statunitense sulla libertà religiosa
Il Vietnam attaccato pesantemente il report annuale statunitense sulla libertà religiosa definendolo “non oggettivo” e contenente “informazioni sbagliate”.
La parte dedicata al Vietnam nel 2014 dichiarava che le autorità governative, soprattutto a livello locale, continuavano a limitare le attività di gruppi religiosi non registrati. Inoltre, dichiarava che diversi gruppi erano stato vittime di attacchi, detenzioni, rifiuto di registrazione, ecc.
Durante un press briefing il portavoce del ministero degli Esteri, Le Hai Binh, ha difeso la libertà di religione.
Fonti: Asian correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/136159/vietnam-slams-us-over-annual-religious-freedom-report/
(Featured image Source: Wikimedia commons)