Rassegna settimanale 21-27 settembre: Sud Est Asiatico
21 Settembre, Vietnam- Blogger lasciata libera e costretta a lasciare il Paese immediatamente
Il Vietnam ha rilasciato una famosa blogger che è subito andata negli USA. Terry White, funzionario americano, ha detto che gli USA sono contenti della liberazione di Ta Phong Tan e chiedono al governo vietnamita di rilasciare tutti coloro che sono stati messi in prigione per aver espresso le loro idee e di accettare che ognuno possa esprimere la sua visione politica senza aver paura delle conseguenze. Tan, una ex poliziotta, era stata condannata nel 2012 a 10 anni di prigione per propaganda contro lo stato è arrivata sabato a Los Angeles. Human Rights Watch ha dichiarato che il suo rilascio mostra ancora una volta la pratica cinica del Vietnam di liberare dissidenti di alto profilo e di costringerli immediatamente a un esilio forzato con partenza immediata dal Paese.
Fonte: AP News
Link: http://asiancorrespondent.com/135688/vietnam-frees-high-profile-blogger-us-call-for-more-releases/
22 Settembre, Filippine- Nuovi rapimenti di stranieri nel sud del Paese
Degli uomini armati, ancora non identificati, hanno rapito due turisti canadesi, il manager norvegese di un hotel di lusso e una donna filippina da un piccolo porto nel sud del Paese in una regione dove gli estremisti islamici sono molto attivi. Le autorità fiippine hanno organizzato un blocco navale attorno all’isola di Samal per evitare che i rapitori possano raggiungere Basilan, roccaforte del gruppo islamico Abu Sayyaf. Altri ostaggi, sia filippini sia stranieri, sono stati trattenuti a Basilan mentre i militanti negoziavano i riscatti. Samal è un’isola famosa per le sue spiagge di sabbia bianca e per il suo mare cristallino. Si trova vicino alla città di Davao, la più grande di tutta l’isola di Mindanao, territorio di rivolte dei gruppi islamici. Un accordo di pace è stato firmato con il gruppo più grande di ribelli islamici, dopo 45 anni di conflitto che ha causato la morte di 120.000 persone e costretto alla fuga 2 milioni. La fazione Abu Sayyaf, però, non ha firmato l’accordo e recentemente ha cominciato a rapire molti ostaggi per raccogliere fondi. I militanti stanno trattennendo ancora altri ostaggi, inclusi due Malesiani, un bird watcher olandese rapito 3 anni fa e un sindaco. I due canadesi rapiti si chiamano John Ridsel, consulente nell’ambito minerario, e Roberto Hall. Il norvegese era il manager del resort Oceanview e la donna filippina sembra essere la compagna di uno dei due canadesi. Due turisti giapponesi, che hanno assistito al rapimento, hanno tentato di fermare i rapitori ma sono stati feriti.
Fonte: The Telegraph
Thailandia- Nuovi arresti per traffico umani dei Rohingya
Un tribunale nel sud del Paese ha emanato dei mandati di arresto per quattro ufficiali legati al traffico umano dei migranti Rohingya. Fino ad oggi i mandati di arresto emessi sono 153. Tra i ricercati già 90 si sono consegnati alla polizia o sono stati fermati. Le autorità hanno iniziato a svolgere controlli più severi dopo aver scoperto 100 corpi seppelliti in campi creati per nascondere i migranti lungo il confine con la Malesia. I migranti Rohingya continuano a lasciare la Birmania per sfuggire alla discriminazione e avere delle opportunità economiche migliori. I nuovi sospettati sono un colonnello, due capitani dell’esercito che fanno parte del commando di sicurezza interna e un comandante della marina. Già a giugno era stato arrestato un generale per il coinvolgimento nel traffico umano.
Fonte: AP News
Link: http://asiancorrespondent.com/135707/4-thai-military-officers-sought-for-alleged-human-trafficking/
Indoensia- Visita ufficiale del Presidente Widodo alla Casa Bianca
Il Presidente Barack Obama il prossimo 26 Ottobre ospiterà alla Casa Bianca il Presidente indonesiano Joko “Jokowi” Widodo. Si tratterà della prima visita ufficiale del Presidente Widodo in America. Secondo la Casa Bianca i leader discuteranno di cooperazione per la difesa, commercio, clima e energia, così come di nuovi ambiti di cooperazione come quella marittima. La Casa Bianca ha anche annunciato che Obama si recherà in visita nelle Filippine e in Malesia in Novembre. Secondo Suasan Rice, consigliera nell’ambito della sicurezza, Obama parteciperà all’incontro di Cooperazione economica dell’Asia-pacifico e al summit dell’Associazione delle nazioni del Sud est asiatico.
Fonte: AP News
Tailandia- L’International New York Times (Asia) vittima delle rigide regole di lesa maestà
La versione locale dell’International New York Times ha deciso di non pubblicare in Tailandia l’edizione del martedì a causa di un articolo sul futuro della monarchia tailandese, definito “troppo sensibile per essere pubblicato” nel Paese. La Tailandia ha regole molto rigide sulla lesa maestà che limitano le notizie sulla famiglia reale. Critiche volte alla monarchia possono essere punite anche con 15 anni di prigione. L’articolo trattava del peggioramento della salute del re Bhumibol Adulyadej e delle possibili questioni legate alla sua successione. L’articolo occupava la prima pagina dell’edizione asiatica. In una email mandata agli abbonati il giornale ha dichiarato che la decisione non è stata presa dall’International New York Times ma dall’editore locale.
Fonte: AP News
Tailandia- Nuovo visto turistico della durata di 6 mesi
Il Ministero degli Esteri tailandese ha confermato la notizia che da Novembre sarà lanciato un nuovo visto turistico con entrate multiple della durata di 6 mesi. Un post di Facebook del Ministero dice “La Tailandia garantirà molto presto dei visti a entrata multipla per facilitare l’imminente ASEAN Community e per promuovere il turismo”. L’introduzione di questo nuovo visto rappresenta un’inversione di marcia della giunta militare che nel 2014 aveva irrigidito le regole per i visti. Il visto costerà 5.000 baht (110 euro circa) e potrà essere richiesto da tutti gli stranieri. Secondo le regole attuali i visti turistici sono validi solo per 60 giorni, dopo di che i visitatori devono lasciare il paese o richiedere all’ufficio immigrazione un’estensione del visto. Con il nuovo visto, invece, i visitatori potranno entrare e lasciare il Paese quante volte vogliono durante i 6 mesi di visto. In più i turisti potranno trattenersi per 6 mesi anche se devono lasciare il Paese ogni 60 giorni per mantenere il visto valido. Lo scopo del governo è quello di aumentare il numero dei turisti dopo una grossa perdita di visitatori registrata nell’ultimo anno.
Fonte: Asian Correspondent
Filippine- Uccisi 3 attivisti dei diritti umani
Due esperti di diritti umani, collaboratori dell’ONU hanno chiesto al governo filippino di investigare sulla morte di tre difensori dei diritti umani a Surigao del Sur (Mindanao). La richiesta da parte dell’ONU è quella di assicurare delle investigazioni indipendenti, di permettere il ritorno degli abitanti nelle loro terre e di risarcire le famiglie delle vittime. Nella parte sud del Paese, infatti, ci sono numerosi conflitti armati. Uni dei difensori dei diritti umani è stato trovato morto in un’aula dell’Alternative Learning Center for Agriculture and Development, di cui era direttore. L’esercito filippino e dei membri delle forze paramilitari hanno occupato la scuola e trattenuto il direttore prima di ucciderlo. L’occupazione forzata ha portato più di 2.000 residenti a scappare nella città vicina Tandag. Le altre due vittime erano dei rappresentanti della comunità Manobo: un capo tribale e un membro di MAPASU, organizzazione che combatte la violazione dei diritti umani. Lo scorso mese altri cinque membri di una famiglia Manobo sono stati uccisi violentemente, presumibilmente da membri dell’esercito filippino. Tra le vittime un anziano cieco e due bambini. Gli esperti si sono mostrata molto preoccupati per l’aumento del numero degli omicidi di attivisti dei diritti umani e vorrebbero incontrare il governo filippino.
Fonte: UN News
Link: http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=51937#.VgmMVYt0HPp
24 settembre,Tailandia – UE richiede al governo tailandese di ripettare la libertà di parola
In occasione della stesura della bozza della nuova Costituzione, l’Unione Europea ha richiesto al governo militare di proteggere la libertà di parola e di assemblea.
La delegazione dell’UE in Tailandia, che si è dichiarata “amica della Tailandia, ha affermato che una riforma e una riconciliazione vere saranno possibili solo se si accetteranno i pareri dei critici.
L’esercito tailandese ha deposto il governo eletto nel maggio dello scorso anno. La giunta militare attualmente al potere sta sopprimendo ogni dissenso attraverso intimidazione e detenzioni.
Fonti: Asian correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/135774/eu-calls-on-thai-government-to-respect-freedom-of-of-speech/
Indonesia – L’Indonesia avverte di una minaccia dello Stato Islamico dalla Malesia
Il capo antiterrorismo indonesiano, Saud Usman Nasution, ha avvertito che lo stato islamico sta collaborando con delle reti di traffico di persone per far arrivare combattenti stranieri dalla Malesia in Indonesia. Ha dichiarato, infatti, all’Australian Broadcasting Corporation che i combattenti arriverebbo a Sumatra per poi essere portati a Poso, dove vengono allenati e formati.
Nasution ha detto che la minaccia ISIS in Indonesia è molto seria, affermazione che non sorprende visti i recenti sviluppi. Per fare un esempio, l’Indonesia ha sventato un piano di bombardare una stazione di polizia e alcune chiese il giorno dell’indipendenza nazionale.
Molti indonesiani hanno lasciato il Paese per combattere con l’ISIS in Iraq o in Siria, alcuni sono anche già tornati.
Indonesia e Malesia stanno rafforzando la loro cooperazione antiterrorismo, soprattutto dopo la visita di quattro giorni del vice Primo Ministro della Malesia, Ahmad Zahid Hamidi, a Jakarta. I due Paesi stanno anche mettendo a punto delle procedure comuni.
Fonti: The Diplomat
Link: http://thediplomat.com/2015/09/indonesia-warns-of-islamic-state-threat-from-malaysia/
25 settembre, Cambogia – La lotta per un salrio decente lascia gli operai cambogiani del settore tessile in un limbo
Il settore tessile rappresenta un settore fondamentale per l’economia della Cambogia, occupando più di 700.000 persone, soprattutto donne.
Questa settimana i sindacati non sono riusciti a raggiungere un accordo sul salario minimo, lasciando così gli operai in un limbo; all’incontro erano presenti più di una dozzina di sindacati. Quella del salario minimo è una questione aperta da anni, insieme a quella delle condizioni e la sicurezza sul lavoro. Il governo cambogiano sta cercando di arrivare a un accordo tra quello che vogliono i sindacati e gli operai (un salario il più alto possibile) e quello che vogliono i produttori (un salario il più basso possibile). Se il salario minimo è troppo alto, infatti, gli operai diventerebbero troppo costosi e i giganti dell’industria tessile come H&M, Puma o Marks & Spencer potrebbero decidere di spostarsi altrove, come il vicino Myanmar.
Per ora il salario minimo ammonta a 128$ americani. Il limbo potrebbe essere il risultato dell’intervento del governo, che sembra aver dichiarato che tutti i sindacati devono sostenere la stessa cifra di salario minimo. La Coalition of Cambodian Apparel Workers’ Democratic Union (CCAWDU) ha dichiarato di essere contraria al sistema di voto adottato, per questo non ha partecipato alla votazione. Sembra che la questione sia alla fine politica, schierando i sindacati pro governo, che sostengono un salario minimo più basso e quelli anti governo, che sostengono invece un salario minimo più alto.
Sembra che le negoziazioni siano basate su cinque principi e sette criteri che dovrebbero coprire i bisogni degli operai e la produttività e competitività dell’industria. Uno di questi è la linea di povertà.
Un altro prolema che affligge il settore tessile, oltre al salario, è quello della tipologia contrattuale. Sempre più aziende, infatti, fanno contratti a breve termine, che hanno effetti negativi sui lavoratori e le loro condizioni di vita. Una delle aziende che adotta maggiormente questa tipologia di contratti è H&M; i lavoratori non si lamentano perché hanno paura di essere licenziati. Sfortunatamento H&M non è la unica a non rispettare i diritti dei lavoratori in Cambogia.
Fonti: Asian correspondent
Malesia – Le ambasciate di Australia e Stati Uniti hanno avvertito di minacce di attacchi terroristici
Le ambasciate di Australia e Stati Uniti hanno avvertito di un potenziale attacco terroristico ad Alor street, una delle strade di venditori ambulanti di Kuala Lumpur.
L’ambasciata americana ha sollecitato la popolazione a non recarsi nella zona per evitare ogni pericolo. L’ambasciata australiana ha seguito, più o meno, la linea statunitense.
Negli ultimi due anni la Malesia ha arrestato più di 100 sostenitori dello Stato Islamico, alcuni dei quali stavano tramando attacchi contro il Paese.
Fonti: Asian correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/135803/us-australia-embassies-warn-of-kuala-lumpur-terror-attack/
Myanmar – Accettata la decisione di impedire ai Rohingya di votare
Il Myanmar ha accettato la decisione di impedire a 800,000 persone appartenenti alle minoranze etniche di votare alle elezioni che si terranno a Novembre. La decisione è stata motivata con l’affermazione che nemmeno i possessori della “green card” negli Stati Uniti possono votare.
La maggior parte ci coloro che non potranno votare appartengono alla minoranza musulmana Rohingya e molti di loro vivono nel Paese da decenni. Anche se nel 2010 avevano potuto partecipare alle elezioni quest’anno non lo potranno fare.
La decisione ha ovviamente scatenato le critiche internazionali.
Fonti: Asian correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/135796/burma-defends-decision-barring-rohingya-from-voting/
26 settembre, Tailandia – Il nuovo ambasciatore ha nelle sue mani le relazioni U.S.A-Tailandia
Il nuovo ambasciatore statunitense in Tailandia, Glyn Davies, è arrivato a Bangkok dopo che il suo posto era rimasto vacante per più di un anno. Avrà il compito di stendere le relazioni tra i due Paesi, diventate più difficili da quando la giunta militare ha preso il potere.
Le relazioni sono infatti nella situazione peggiore degli ultimi anni proprio quando gli Stati uniti stanno organizzando un supporto regionale per la loro politica di contenimento della Cina.
L’ambasciatrice uscente, Kristie Kenney, aveva sostenuto, in linea con l’atteggiamento del dipartimento di Stato, una posizione dura contro il colpo di stato militare che recava danno agli interessi statunitensi. Gli specialisti in Tailandia a Whashington hanno, infatti, affermato la necessità di un atteggiamento più tenero, per poter perseguire gli interessi economici e strategici nel Paese.
Nonostante il dialogo agli altri livelli strategici è ancora sospeso, a Settembre c’è stato un incontro tra l’amministratore della NASA, Charles Bolden, e il Ministro delle scienze, Pichet Durongkaveroj, con lo scopo di ripristinare la cooperazione bilaterale. Nel 2012, sotto il governo di Yingluck Shinawatra, fu cancellata una richiesta della NASA di condurre uno studio climatico regionale dalla base aere tailandese U-Tapao, in seguito ad accuse di possibili motivazioni ulteriori che avevano a che fare con il fratello del premier, Thaksin Shinawatra. Alcuni affermano anche che l’operazione fu sospesa per volere della Cina, che temeva che gli U.S.A. volessero spiare il suo territorio.
Molti funzionari a Bangkok affermano che l’ambasciatore americano Ralph “Skip” Boyce, fu l’ultimo che, grazie anche alla conoscenza fluente della lingua locale, poteva davvero capire la dinamiche politiche tailandesi. Il nuovo ambasciatore, comunque, in comparazione con Kenney è stato accolto in maniera eccelsa.
Davies dovrà riuscire a mantenere l’equilibrio: sostenere l’instaurarsi della democrazie in Tailandia, e, allo stesso tempo, cercare di ottenere il supporto tailandese sottraendolo alla Cina.
Fonti: The Diplomat
Link: http://thediplomat.com/2015/09/new-ambassador-holds-key-to-us-thailand-relations/
(Featured image source Flickr U.S. Department of StatePor: U.S. Department of State)