Rassegna settimanale 20-26 luglio: Africa subsahariana
20 luglio 2015, NIGERIA – Obama incontra il neo-Presidente nigeriano e si complimenta per l’agenda anti-estremismi
Barack Obama ha dato il benvenuto al Presidente nigeriano Muhammadu Buhari presso l’Ufficio Ovale della Casa Bianca, e si è complimentato con lui per il suo impegno nel cercare di dare “sicurezza e pace” al suo Paese, minacciato da problemi economici, da una lunga storia di corruzione e dalla violenza dei Boko Haram. Obama spera che la Nigeria possa diventare, oltre che simbolo di prosperità e stabilità, anche un esempio per i Paesi in via di sviluppo di tutto il mondo.
Fonte: The Guardian
Link: http://www.theguardian.com/world/2015/jul/20/nigeria-president-obama-muhammadu-buhari-boko-haram
21 luglio 2015, BURUNDI – Dopo una notte di violenze, si va alle urne in elezioni contestatissime
Il Burundi dà il via alle elezioni dopo tre mesi di instabilità, culminata in un tentativo fallito di colpo di stato a maggio. Il voto ha seguito una notte segnata da esplosioni e spari nella capitale Bujumbura; almeno due persone sarebbero morte. I protestanti si oppongono alla decisione del Presidente Nkurunziza di candidarsi per un terzo mandato. I candidati dell’opposizione hanno boicottato le elezioni. Sostengono che un terzo mandato di Nkurunziza porterebbe a un isolamento politico del Paese. Formalmente, i candidati a queste elezioni sono otto. Di fatto, però, la maggior parte di loro ha già ritirato la propria candidatura, e non si ritiene che i candidati rimasti abbiano chances di essere eletti.
Fonte: The Guardian
REPUBBLICA CENTRAFRICANA – La CAR rischia di diventare esempio di “fallimento di uno stato”
Dipendenza dagli aiuti esterni, governance debole e conflitti prolungati rischiano di far diventare la Repubblica Centrafricana un esempio di “fallimento di uno stato”, ha dichiarato David Miliband, presidente e CEO dell’International Rescue Committee (IRC). L’IRC esorta la comunità internazionale ad andare oltre i “semplici” aiuti umanitari, per risolvere i conflitti all’interno del Paese. La comunità internazionale deve concentrare i suoi sforzi sulla diplomazia, il peacekeeping, e l’assistenza umanitaria e allo sviluppo. Le elezioni presidenziali e parlamentari nel Paese sono previste per il 18 ottobre e il 22 novembre.
Fonte: The Guardian
22 luglio 2015, REPUBBLICA CENTRAFRICANA – Funzionario ONU per i diritti umani si dimette in seguito allo scandalo degli abusi sessuali sui bambini in CAR
Flavia Pansieri ha lasciato il posto di Alto Commissario per i diritti umani per “motivi di salute”. Pansieri aveva ammesso di non aver dato credito per mesi alle accuse di abuso sui bambini della Repubblica Centrafricana rivolte ai soldati francesi.
Fonte: The Guardian
23 luglio 2015 – Più di 50 morti in sospetti attacchi Boko Haram in Nigeria e Camerun
Attacchi, probabilmente attribuibili ai Boko Haram, hanno causato più di 50 morti. Attacchi suicidi a Maroua, nel nord del Camerun, hanno ucciso almeno 11 persone, mentre in 42 hanno perso la vita in una serie di esplosioni che hanno colpito due stazioni autobus a Gombe, nel nordest della Nigeria. Le ultime atrocità hanno fatto seguito a un nuovo video pubblicato dal gruppo su Twitter, in cui i Boko Haram promettono di “colpire quando non ve lo aspettate, più forti di prima”.
Fonte: The Guardian
Link: http://www.theguardian.com/world/2015/jul/23/50-dead-boko-haram-attacks-cameroon-nigeria
GAMBIA – Rapper lascia il Paese dopo “minacce di morte ricevute per una sua canzone”
Ali Cham, conosciuto col suo nome d’arte Killa Ace, sostiene che la sua famiglia ha iniziato a essere interrogata su di lui dalla Gambia’s National Intelligence Agency (NIA) il 23 giugno, giorno di uscita del suo singolo. “Mia moglie, io e il mio manager riceviamo costantemente minacce di morte e telefonate dalla NIA”.
Fonte: The Guardian
Link: http://www.theguardian.com/world/2015/jul/23/gambia-rapper-ali-cham-flees-country-song-death-threats
24 luglio 2015, KENYA – L’operazione sicurezza più grande di sempre per la visita di Obama
E’ in corso la più massiccia operazione di sicurezza della storia del Kenya: il Paese si prepara ad accogliere il Presidente statunitense Barack Obama, di origine keniota.
Fonte: The Guardian
BURUNDI – Nkurunziza eletto Presidente per la terza volta
Come ampiamente previsto, Nkurunziza ha vinto le elezioni e inizierà il suo terzo mandato come Presidente del Burundi. Gran Bretagna, Stati Uniti e altre nazioni hanno dichiarato i risultati “non attendibili”, date le intimidazioni cui sono stati sottoposti opposizione, giornalisti, attivisti per i diritti umani e votanti.
Fonte: The Guardian
25 luglio 2015, KENYA – Obama saluta l’Africa come “un continente in movimento”
“L’Africa è tra le regioni del mondo che crescono a maggior velocità” ha dichiarato Obama a Nairobi “La gente sta uscendo dalla povertà”. La visita del Presidente si concentrerà sull’incremento dei legami commerciali e di sicurezza tra Stati Uniti e Kenya, un Paese la cui crescente economia si trova minacciata dal terrorismo, soprattutto da quello del gruppo al-Shabab. Obama ha anche annunciato investimenti americani in Kenya pari a 1 miliardo di dollari; metà della somma sarà destinata al supporto di donne e giovani.
Fonte: The Guardian
26 luglio 2015, KENYA – Barack Obama in Kenya: “Non esistono scuse per il trattamento da ‘cittadini di seconda classe’ che ricevono le donne”
Obama ha concluso la sua visita in Kenya con una forte condanna alla pratica della mutilazione genitale femminile e altre “cattive tradizioni” che trattano le donne come “cittadini di seconda classe”. Nel suo discorso, ha anche condannato corruzione, tribalismo e terrorismo. “Ogni Paese e ogni cultura possiedono tradizioni uniche, che hanno contribuito a rendere un Paese quello che è. Ma solo perché qualcosa è parte del passato, non significa sia giusta. Non definisce il futuro” ha detto Obama, citando il caso americano della bandiera dei confederati. “In diversi Paesi del mondo esiste la tradizione di opprimere le donne e trattarle in modo diverso rispetto agli uomini, e di non dar loro uguali opportunità. Gli uomini picchiano le loro mogli, e le bambine non sono mandate a scuola. Queste sono tradizioni. Si trattano donne e ragazze come cittadini di seconda classe. Queste sono cattive tradizioni. Devono cambiare”.
Fonte: The Guardian
(Featured Image Source: Voice of America)