Rassegna settimanale 4-10 maggio: Giappone e Corea del Sud
4 Maggio, Giappone- Kishida incontra Fidel Castro all’Havana
L’ex Presidente di Cuba Fidel Castro ha incontrato il Ministro degli esteri Kishida.
Kishida il giorno prima della sua visita ufficiale ha incontrato l’icona rivoluzionaria nella casa di Castro all’Havana. Kishida avrebbe parlato con Castro delle relazioni fra Cuba e il Giappone e di vari temi internazionali.
I media, però, non hanno pubblicato nessuna foto dell’incontro.
Kishida ha anche incontrato il fratello di Castro, il Presidente cubano Raul Castro, sabato.
Il Ministro degli Esteri durante la visita ha dichiarato che il Giappone supporta gli USA e gli sforzi cubani per normalizzare le relazioni con l’America e che Tokyo vuole riallacciare le relazioni con l’Havana “a un nuovo livello”.
Kishida, secondo il programma ufficiale, è tornato a casa domenica.
Fonte: Japan today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/fidel-castro-meets-kishida-in-havana
Giappone- Il Giappone vuole promuovere in Asia investimenti in infrastrutture di qualità
Il Ministro delle Finanze Taro Aso ha dichiarato durante il meeting annuale della Banca di Sviluppo Asiatica che l’amministrazione Abe sta organizzando un’iniziativa per promuovere investimenti in Asia nel settore delle “infrastrutture di qualità”.
L’annuncio di questo progetto vuole controbilanciare l’influenza cinese in Asia che sta crescendo a seguito della fondazione della Banca Asiatica di Investimento per le Infrastrutture a guida Cinese.
Aso ha detto che nonostante i costi delle infrastrutture di alta qualità, vuole contribuire alla crescita sostenibile riducendo il carico finanziario necessario per mantenere le infrastrutture nel lungo periodo.Ha detto anche di voler mobilitare maggiormente le risorse del settore privato e aumentare la capacità delle istituzioni statali, in primis la Banca giapponese per la cooperazione internazionale. Il Giappone vuole inoltre fornire maggiori risorse finanziarie e umane per promuovere l’introduzione di sue tecnologie in aree come i treni ad alta velocità o le
Ha anche dichiarato che il governo Abe è intenzionato a creare un nuovo framework di cooperazione tra la JICA, le agenzie di sviluppo dei vari paesi e la Banca di Sviluppo Asiatica per cooperare di più sulla condivisione di tecnologie, conoscenze, risorse finanziarie e umane.
Se questa iniziativa non è in rivalità con la AIIB, sicuro vuole almeno mostrare la qualità degli investimenti nipponici.
Fonte: The Japan Times
Link: http://www.japantimes.co.jp/news/2015/05/04/national/politics-diplomacy/japan-planning-initiative-boost-quality-infrastructure-investment-asia/#.VVI79Yt0HPr
Giappone- Si potrà votare a 18 anni
Il Giappone sembrerebbe deciso ad abbassare l’età per il voto da 20 a 18 anni, permettendo così ai teenager di partecipare alle scelte politiche del Paese.
In questo modo il Giappone si allineerebbe agli altri Paesi sviluppati e estenderebbe il voto a altre 2,4 milioni di persone di18 e 19 anni.
L’ultima volta che il Giappone ha cambiato le regole delle votazioni è stato qualche mese dopo la fine della II Guerra Mondiale, quando l’età è stata abbassata dai 25 ai 20 anni.
Fino ad oggi la politica ha riflesso maggiormente, forse troppo, le idee delle persone più anziane. Più di un quarto della popolazione giapponese, infatti, ha più di 65 anni. In pochi decenni la popolazione giapponese, data la scarsa natalità, potrebbe contare un 40% di persone di più di 65 anni.
La piramide rovesciata dell’età combinata con il rispetto confuciano degli anziani ha reso il Giappone un Paese governato da anziani e che protegge gli interessi degli anziani.
Gli anziani, infatti, votano solo per chi garantisce loro la pensione. Per questo molti politici negli ultimi anni si sono concentrati soprattutto sui problemi delle persone più vecchie. E’ quindi importante che anche i giovani siano coinvolti maggiormente nelle scelte politiche perché in questo modo possono ribilanciare la situazione demografica. I politici in questo modo saranno costratti a considerare anche le questioni importanti per i giovani e a fare proposte non sono negli interessi degli anziani.
Il Parlamento giapponese dovrebbe passare la legge questa estate e la prima elezione in cui i teenager potranno votare sarà a metà del 2016.
Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/elderly-japan-looks-to-its-youth-as-teens-set-to-vote
6 Maggio, Giappone- L’ONU deve aiutare il Giappone a risolvere la questione dei rapimendi in Corea del Nord
Il Giappone ha fatto nuovamente pressione sulle Nazioni Unite affinché aumentino gli sforzi per risolvere una volta per tutte la questione dei giapponesi sequestrati dalla Corea del Nord quaranta anni fa.
Il Ministro Eriko Yamatani, responsabile per la questione dei rapimenti, ha detto che tutti i Paesi devono fare pressione sulla Corea del Nord per ricevere informazioni sul destino delle persone rapite. Il problema, secondo il Ministro, è un problema internazionale e per questo ci deve essere solidarietà e collaborazione all’interno della comunità internazionale. Solo così si può riescire a risolvere il problema dei sequestri e dei diritti umani in Corea del Nord.
Il Ministro è andato a New York per un simposio di un giorno sulla violazione dei diritti umani in Corea del Nord finalizzato a rivolgere l’attenzione mondiale sulla questione dei rapimenti.
La Corea del Nord ha ammesso nel 2002 di aver inviato degli agenti per rapire 13 giapponesi tra gli anni ’70 e ’80 che avevano usato nell’addestramento delle spie.
Cinque dei rapiti erano poi stati liberati ed erano tornati in Giappone mentre gli altri otto erano stati dichiarati morti da Pyongyang.
La Corea del Nord lo scorso anno ha accettato di riaprire le investigazioni ma poi non ha mai fornito il report sul destino dei rapiti.
Il Ministro Yamatani spera di ricevere presto questo report. Allo stesso tempo spera che l’ONU intervenga ulteriormente nella questione. Per l’ONU, però, la questione è già stata risolta.
Il Giappone è un papabile vincitore delle elezioni come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza. In questo caso la questione Corea del Nord e rapimenti tornerà sicuramente nell’agenda dell’ONU come questione prioritaria.
Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/japan-turns-to-u-n-to-pressure-north-korea-on-abductees
7 maggio, Giappone- Cooperazione con l’Australia per sviluppo di nuovi sottomarini?
L’Australia vuole che il Giappone la aiuti a sviluppare una nuova flotta di sottomarini.
Il Ministro della Difesa Australiana Kevin Andrews ha chiesto alla sua controparte nipponica di partecipare al progetto da 20 bilioni di $.
Il Primo Ministro Tony Abbott aveva già detto a Febbraio di volersi unire a Giappone o Francia o Germania per sviluppare insieme nuovi sottomarini per il suo Paese.
Il governo australiano spera di ricevere entro la fine dell’anno disegni dei nuovi sottomarini, inclusi dove e come saranno costruiti e quale sarà il costo.
L’ex ammiraglio, ora in pensione, Yoji Koda ha detto ai leader giapponesi di aiutare l’Australia a sviluppare e mantenere la sua capacità di sottomarini. Se così fosse e il Giappone partecipasse al progetto, sarebbe una mossa importante per le relazioni diplomatiche con l’Australia. Il Giappone però fino a oggi si è mostrato riluttante a lavorare con il governo australiano sul progetto dei sottomarini perché questo implicherebbe il condividere tecnologia militare sensibile.
Il Giappone inoltre avrebbe preferito che l’Australia avesse sin dal principio affidato il progetto al Giappone senza farlo competere con i Paesi europei.
Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/112417.php
8 Maggio, Giappone- Accademici di tutto il mondo condannano “negazionismo” giapponese
Un gruppo di 200 accademici ha pubblicato una lettera aperta dove chiede alla nazione di affrontare e riconoscere i crimini commessi durante la II Guerra Mondiale.
La lettera, firmata da studiosi delle migliori università come Harvard, Yale, la University of Chicago e la London School of Economics, è una critica alla tendenza del Primo Ministro Abe di coprire il passato.
Nella lettera c’è scritto: “Questo anno rappresenta un’opportunità per il governo del Giappone che può mostrare la sua leadership ammettendo il suo passato coloniale e le aggressioni belliche sia verbali che reali”.
Gli accademici riconoscono le grandi cose che il Giappone ha realizzato negli anni successivi alla sconfitta bellica ma sostengono anche che, ancora oggi, alcuni crimini come le comfort women non vengono riconosciuti in Giappone. Nonostante gli storici di tutto il mondo parlino delle comfort women il Giappone è sempre riluttante a ammetterne l’esistenza.
Tra le firme troviamo quella di John W. Dower, professore emerito di storia al Massachusetts Institute of Technology e autore di “Embracing defeat”, un libro sulla rinascita del Giappone dopo la sconfitta bellica; quella di Herbert Bix, professore emerito di storia e sociologia alla Binghamton University e autore della biografia “Hirohito and the Making of Modern Japan”, che esamina la vita e l’influenza dell’imperatore durante la guerra.
Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/academics-call-on-japan-to-face-up-to-its-history
Corea del Sud- Seul condanna i siti industriali proposti dal Giappone come patrimonio UNESCO
La Corea del Sud giovedì ha condannato come “distorsione storica” la scelta del Giappone di registrare 23 strutture industriali del XIX secolo (miniere, cantieri navali e acciaierie) come siti dell’UNESCO.
Secondo la Corea si tratterebbe dell’ennesimo tentativo giapponese di negare il passato coloniale e lo sfruttamento dei coreani avvenuto in questo periodo.
La Corea è stata colonia del Giappone nel periodo 1910-1945.
Il Ministro degli Esteri Coreano ha detto che 7 dei 23 siti proposti all’UNESCO erano dei campi di lavoro forzato, dove sono stati impiegati 57.900 coreani durante il periodo di colonialismo nipponico.
Il Giappone giustifica, invece, la scelta in quanto questi siti sono prova della modernizzazione industriale del Paese e in più dice che l’UNESCO li deve considerare per il periodo antecedente la guerra.
Il comitato consultivo dell’UNESCO ha respinto la domanda, dicendo di ripresentarla a giugno.
I funzionari coreani vogliono incontrare le loro controparti giapponesi in questo mese per negoziare dei cambiamenti nella proposta di Tokyo all’UNESCO.
Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/s-korea-opposes-japans-bid-for-heritage-status-of-industrial-sites
9 Maggio, Giappone- Velivoli venduti da USA a Forze di Autodifesa nipponiche
Il governo americano ha deciso di vendere 17 velivoli Osprey alle Forze di Autodifesa giapponesi per un costo totale di 3 bilioni di dollari.
Le Forze di Autodifesa vogliono entrare in possesso dei 17 Ospreys entro Marzo 2019.
Il governo americano ha detto che la vendita di questi velivoli vuole aumentare le capacità umanitarie e di soccorso nelle emergenze delle Forse di Autodifesa. Permetterà, inoltre, di realizzare operazioni ambiziose.
Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/112423.php
10 Maggio, Corea del Sud- Corea del Nord testa nuovo missile sott’acqua
Ufficiali coreani hanno dichiarato che la Corea del Nord ha lanciato tre missili nel mare Orientale.
Secondo le fonti della Corea del Sud i lanci sarebbero avvenuti a distanza di un’ora e in un’area vicino alla città portuale di Wonsan. I missili sono i KN-01, già testati a febbraio.
La Corea del Nord sabato ha dichiarato di aver testato con successo un nuovo missile balistico appena sviluppato, lanciandolo da un sottomarino e mostrando così la capacità militare del Paese.
I rivali del Sud avevano detto che la Corea del Nord stava sviluppando tecnologie per lanciare missili balistici sott’acqua. Secondo esperti di sicurezza questa abilità di lanciare missili da sottomarini sarebbe uno sviluppo alquanto allarmante perché questi missili non sono facili da localizzare.
La Corea del Nord ha già un importante arsenale di missili balistici terresti e sembrerebbe in grado di miniaturizzare testate nucleari da montare su questi missili.
Al lancio era presente anche il leader Kim Jong Un che ha dichiarato che ora il suo Paese ha un’arma in grado di “colpire e spazzare via le forze nemiche che infrangono la sovranità e la dignità della Corea del Nord”.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/132772/south-korea-says-north-korea-test-fires-3-missiles-into-sea/
(Featured image Source: Pixabay)