Rassegna settimanale 20-26 aprile: Giappone e Corea del Sud
20 Aprile, Giappone- Sono ancora il riso e le auto a frenare la TPP
Il ministro dell’economia giapponese, Akira Amari, ha incontrato il Rappresentante per il commercio degli Stati UL’niti lunedì per cercar di raggiungere una medesima visione su auto e esportazioni agricole che stanno frenando l’accordo commerciale dei Paesi del Pacifico.
Amari ha detto che farà il possibile per ridurre le differenze fra il Giappone e gli USA, tenendo però sempre ben in mente gli interessi nazionali.
Giappone e USA, infatti, stanno ancora cercando di trovare un accordo per rimuovere le barriere commerciali nelle aree chiave. Il Giappone vuole una maggiore apertura del mercato per le sue esportazioni di auto e di componenti per auto. Gli USA, invece, vogliono poter esportare più riso, maiale e altri prodotti agricoli verso il Giappone.
Un accordo potrebbe essere trovato durante l’incontro tra le 12 nazioni ma non precedentemente, nemmeno durante la visita di Abe a Washington.
Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/japan-u-s-talks-seeking-compromise-on-rice-auto-trade
21 Aprile, Asia- Leader africani e asiatici si incontrano a Jakarta per ricordare la storica conferenza di Bandung
I leader asiatici e africani si sono incontrati a Jakarta per celebrare i 60 anni della conferenza di Bandung (1955) che ha permesso di creare un’identità comune tra i Paesi in via di sviluppo e che ha portato alla nascita del Movimento dei Paesi non allineati.
La Conferenza di Bandung ha visto protagoniste 30 nazioni, molte delle quali appena indipendenti dopo decenni di regimi coloniali e di occupazione straniera, ed era stata guidata dall’eroe dell’indipendenza indonesiana Sukarno.
Questa volta però, secondo molti analisti, questa conferenza vede più protagonisti i grandi Paesi (in primis Cina e Giappone) che vogliono estendere la loro influenza sugli altri partecipanti.
La Cina negli ultimi anni ha rafforzato i legami con il continente africano, a volte anche in modo aggressivo, dal momento in cui le risorse naturali del continente sono fondamentali per la sua crescita.
C’è quindi molto scetticismo sull’evento e sulla effettiva solidarietà e volontà di cooperazione tra i Paesi.
In questa conferenza, poi, sono mancate figure chiave come il Primo Ministro indiano Modi e il Presidente del Sudafrica Jacob Zuma, che ha dovuto cancellare la sua partecipazione all’ultimo minuto a causa dell’ondata xenofoba nel suo Paese.
Oltre ai Paesi africani e asiatici hanno partecipato anche alcuni Paesi del Medio Oriente come l’Iran.
Hanno partecipato, inoltre, figure controverse come il Presidente sudanese Omar al-Bashir, accusato di crimini di guerra dal Tribunale Criminale Internazionale.
La conferenza è durata 5 giorni e si è conclusa venerdì proprio a Bandung.
Fonte: Japan today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/asia-africa-to-mark-summit-that-forged-post-colonial-path
Giappone- Abe non visita lo Yasukuni ma si limita a fare una donazione simbolica
Il Primo Ministro Shinzo Abe martedì ha fatto una donazione simbolica al tempio Yasukuni ma non si è recato in visita ufficiale, mossa che avrebbe fatto infuriare i Paesi vicini.
Abe ha donato un albero sacro “masakaki” in tema con l’inizio del festival della primavera al tempio.
Il tempio è considerato controverso perché onora i morti giapponesi della II guerra mondiale, tra cui però ci sono anche alcuni personaggi politici condannati per crimini di guerra.
Abe si è recato in visita ufficiale al tempio Yasukuni nel Dicembre 2013 creando tensioni con i Paesi vicini.
Abe, quindi, questa volta salterà la visita anche perché impegnato al summit in Indonesia mentre sembra che alcuni legislatori conservatori, inclusi alcuni ministri, andranno al tempio per partecipare al festival della primavera.
Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/abe-offers-ritual-gift-to-yasukuni-shrine
22 Aprile, Giappone- Drone radioattivo sul tetto dell’ufficio di Shinzo Abe
Un drone con il simbolo di materiale radioattivo è atterrato sul tetto dell’ufficio del Primo Ministro Abe ed è risultato positivo al test per una quantità minima di radiazioni.
La polizia ha detto che le radiazioni erano talmente basse da non poter essere nocive per gli esseri umani.
Abe non era nel suo ufficio in quanto impegnato nel summit Asia-Africa in Indonesia.
Non è chiaro chi abbia inviato il drone né tanto meno perché. Lo stesso giorno, però, un tribunale ha approvato il riavvio di una centrale nucleare nel sud est del Paese, ignorando le preoccupazioni sulla sicurezza del nucleare scatenate dopo il disastro di Fukushima.
Abe è a favore dell’utilizzo di energia nucleare per poter diminuire la dipendenza dalle importazioni di combustibile fossile.
Sembra quindi che si tratti di un gesto dimostrativo.
I filmati televisivi aerei dall’ufficio del Primo Ministro hanno mostrato il drone con le eliche nascosto sotto ad uno scatolone e una cerata blu.
Il drone, grande circa 50 cm, trasportava una bottiglietta d’acqua e una macchina fotografica ed è stato trovato da un funzionario.
Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/112261.php
Giappone- Più di 100 legislatori allo Yasukuni
Più di 100 legislatori giapponesi si sono recati in visita al tempio Yasukuni mercoledì, rischiando di inimicarsi ulteriormente i Paesi vicini.
Sembra che i legislatori che si sono recati per partecipare al Festival della Primavera fossero 106 ma fra questi non figura nessun Ministro.
Hidehisa Otsuji, legislatore parte del partito Liberal Democratico al potere, ha detto: “Sono contento che siamo riusciti a mantenere la pace per 70 anni. Anche le anime (dei morti) dovrebbero essere soddisfatte di questo”.
Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/more-than-100-lawmakers-visit-yasukuni-shrine
23 Aprile, Giappone- Secondo incontro tra Shinzo Abe e Xi Jinping
I leader di Cina e Giappone si sono incontrati mercoledì. Si tratta del secondo incontro da quando i due leader sono saliti al potere.
La volontà di riparare i legami tra i due Paesi, ormai danneggiati da lungo tempo, sono stati però guastati da Abe non si è voluto scusare per le aggressioni giapponesi del periodo bellico.
I due leader si sono incontrati nel contesto della conferenza di Jakarta. L’incontro è durato 30 minuti e aveva lo scopo di cercare di migliorare i rapporti fra i due Paesi caratterizzati da tensioni per questioni territoriali e storiche.
L’incontro è sicuramente positivo e un segno che le relazioni potrebbero cambiare, ma il fatto che Abe durante il suo discorso di fronte ai leader asiatici e africani, non si sia scusato per gli eventi della II guerra mondiale e non abbia nemmeno citato il “regime coloniale giapponese” è stato percepito molto negativamente da Pechino.
Il discorso, assieme alla donazione di Abe al tempio Yasukuni, sembrano essere stato dei gesti che rischiano di accendere la miccia delle tensioni regionali.
Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/abe-xi-meet-but-wartime-legacy-casts-shadow
Giappone- Due ministre in visita allo Yasukuni
Poche ore dopo l’incontro Shinzo Abe-Xi Jinping, due Ministre giapponesi si sono recate in visita allo Yasukuni, che Pechino percepisce come simbolo del passato violento del Giappone.
Le due ministre sono Eriko Yamatani e Haruko Arimura e il loro gesto può gettare ancora di più nel fango le relazioni diplomatiche sino-giapponesi.
Yamatani dopo la visita ha dichiarato “Apprezzo davvero le persone che hanno combattuto e sacrificato la loro vita per il bene del Paese… Sono a favore di continuare gli sforzi per sviluppare un Paese pacifico”. La ministra è famosa per le sue visioni fortemente nazionalistiche.
Secondo alcuni studiosi però, trattandosi di visite private, non dovrebbero danneggiare le relazioni ufficiali con la Cina.
Le due ministre si erano già recate allo Yasukuni lo scorso anno durante il festival dell’autunno.
Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/cabinet-minister-visits-yasukuni-shrine-5
24 Aprile, Giappone- Teruki Goto nudo nel poster elettorale
La campagna elettorale per la seconda ondata delle elezioni locali ha visto gesti estremi da parte dei candidati per conquistare voti.
Un esempio sono i poster elettorali di Teruki Goto, un candidato indipendente per la Chiyoda Ward Assembly di Tokyo, in cui si mostra nudo con una katana in mano e la bandiera giapponese alle spalle.
Il poster non può essere vietato perché l’unica regola per i poster elettorali è che ci sia il nome del candidato ben visibile e che abbiamo una misura ben precisa.
Il contenuto, però, non è stabilito dalla legge.
Il poster, naturalmente, è diventato subito un fenomeno virale in internet.
Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/112290.php
25 Aprile, Giappone- Legge per vietare voli di droni nei pressi di edifici del governo
Il governo ha cominciato a lavorare su una possibile legge che regoli i voli dei droni, a seguito del drone trovato sopra l’ufficio del Primo Ministro Abe.
Le legge dovrebbe regolare i voli dei droni negli spazi aerei vicino a edifici del governo, incluso l’ufficio del Primo Ministro.
Il governo percepisce la necessità di “creare una legge il più velocemente possibile”.
Fonte: The Japan News
Link: http://the-japan-news.com/news/article/0002105041
Giappone- Si costituisce chi ha fatto atterrare il drone sull’ufficio di Shinzo Abe
La polizia della Prefettura di Fukui ha arrestato l’uomo che ha ammesso di aver fatto atterrare il drone sul tetto dell’ufficio del Primo Ministro per protestare contro le politiche del governo a favore del nucleare.
L’uomo, 40 anni, si sarebbe costituito alle autorità venerdì e sembrerebbe che avesse già tentato di far volare il drone il 24 dicembre fallendo. La sabbia contaminata, trasportata dal drone, l’avrebbe presa recandosi di persona a Fukushima
L’evento ha sollevato i dubbi sul livello di sicurezza degli uffici dei Ministri.
Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/112294.php
Corea del Sud/USA- Comfort women che vivono in America vogliono scuse ufficiali da parte di Abe
La coreana Lee Yong-Soo è stata costretta a prostituirsi per l’esercito giapponese durante la II guerra mondiale. Dopo settanta anni, con Abe in visita negli Stati Uniti e pronto a tenere un discorso al Congresso, chiede solo una cosa: delle scuse.
La donna, 87 anni, ha detto che non morirà finché la questione non è stata risolta.
La donna ha già testimoniato nel 2007 di fronte al Congresso per quanto riguarda la sua traumatica esperienza come “comfort women” nei bordelli dei militari giapponesi ma è tornata alla carica sapendo della visita.
Anche il gruppo americano Washington Coalition for Comfort Women Issues (WCCW) ha chiesto a Abe di scusarsi per gli avvenimenti bellici e di farlo proprio di fronte al Congresso.
Il problema è che le comfort women sono ormai molto anziane e sono solo 53 le sopravissute.
Jungsil Lee è stata portata via da casa nel 1944, all’età di 16 anni. E’ stata poi portata a Taiwan in uno dei bordelli giapponesi e qui è stata picchiata, violentata e torturata con scariche elettriche. E’ quasi morta.
Il suo scopo è quello di “mostrarsi davanti a Abe come testimonianza vivente della storia”.
Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/in-u-s-comfort-woman-demands-apology-from-japan
(Featured image source: Wikimedia commons)