Rassegna settimanale 20-26 aprile: Sud Est asiatico

Rassegna settimanale 20-26 aprile: Sud Est asiatico

20 aprile, Tailandia – Avvio al dibattito sulla Costituzione

A circa un anno dal golpe militare, il Consiglio per le riforme ha aperto un dibattito sulla costituzione.

Una bozza, consegnata la scorsa settimana, ha avviato una controversia sul punto che concede l’immunità ai generali che hanno preso potere nel maggio dell’anno scorso.

Un’altra fonte di preoccupazione è la clausola che permetterebbe a individui non eletti di essere nominati primo ministro.

Gen Lertrat Ratanavanich, portavoce del Comitato per la stesura della nuova costituzione, ha affermato che la nuova costituzione mira a porre fine agli scontri politici e alle lotte anti democratiche.

La nuova costituzione porterebbe a governi di coalizione formati da partiti minori. Inoltre, il Parlamento potrà scegliere come primo ministro anche persone che non sono politici.

Questo, secondo alcuni critici, porterà a governi meno stabili e duraturi, lasciando il potere nelle mani dei militari.

Alcuni affermano che la nuova Costituzione sia stata redatta per evitare il ritorno dell’ex premier Thaksin Shinawatra.

Fonti: BBC

Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-32377663

21 aprile, Tailandia – L’UE mette a prova per 6 mesi l’industria ittica tailandese

L’Unione Europea ha dato a disposizione 6 mesi alla Tailandia per cambiare drasticamente le sue politiche sulla pesca irregolare e illegale; in caso contrario, a fine anno, verrà sanzionata con un bando dell’import di pesce in UE.

L’annuncio ufficiale avverrà martedì.

La Tailandia avrà 6 mesi per risolvere la questione. Questo Paese è uno dei maggiori esportatori di pesce e il bando europeo potrebbe causare seri problemi alla sua industria.

Fonti: Asian correspondent

Link: http://asiancorrespondent.com/132275/eu-to-put-thailands-fishing-industry-on-probation/

22 aprile, Tailandia – La reazione tailandese alla minaccia europea del bando alla pesca illegale

I funzionari tailandesi hanno affermato che stanno cercando di risolvere i problemi legati alla pesca illegale e irregolere che potrebbero causare il bando dell’import di pesce in UE.

Il Ministro dell’agricoltura, Petipong Pungbun, ha affermato che stanno già cercando di mettere in pratica alcune leggi che regolino la pesca.

La pesca costituisce un settore fondamentale per l’economia tailandese, con un fatturato di 5 milioni di € e più di 300.000 persone impiegate.

Il Ministro degli Esteri ha dichiarato di essere amareggiato dalla decisione presa dall’UE.

Fonti: Asian correspondent, The Diplomat, BBC

Link: http://asiancorrespondent.com/132329/thailand-rushes-to-tackle-illegal-fishing-after-eu-threatens-import-ban/

http://asiancorrespondent.com/132305/eu-threatens-thailand-with-import-ban-over-illegal-fishing/

http://www.bbc.com/news/business-32408453

http://thediplomat.com/2015/04/eu-threatens-thailand-with-trade-ban/

23 aprile, Birmania – Urge un’azione a sostegno della crisi dei rohingya secondo i leader del Sud est asiatico

I legislatori del Sud est asiatico hanno dichiarato che urge che i loro leader discutano durante il loro summit in Malesia la crisi della minoranza birmana musulmana rohingya.

I parlamentari ASEAN a difesa dei diritti umani hanno affermato che l’Associazione delle nazioni del Sud est asiatico deve abbandonare la sua “politica di non interferenza”, che è stata utilizzata fino ad adesso come scusa per evitare di discutere la questione dei rohingya.

Charles Santiago, membro del parlamento malese, ha affermato che la questione appartiene all’ASEAN, dato che molti rohingya si sono rifugiati in Tailandia, Malesia e Indonesia.

Fonti: Asian correspondent

Link: http://asiancorrespondent.com/132343/southeast-asian-leaders-urged-to-act-on-burmas-rohingya-crisis/

24 aprile, Asia – I leader dell’ASEAN a favore di un codice di condotta nel mar cinese meridionale

Il Ministro degli Esteri malese, Anifah Aman, ha affermato che i leader del Sud est asiatico devono trovare in fretta, insieme alla Cina, un codice di condotta nel mar cinese meridionale. Questo servirà a definire il comportamento da tenere in questa zona delicata.

Ha anche dichiarato che, durante la riunione dell’Associazione delle nazioni del Sud est asiatico verrà affrontata la questione dei rohingya.

Fonti: Asian correspondent

Link: http://asiancorrespondent.com/132389/asean-leaders-to-push-for-south-china-sea-code-of-conduct/

Filippine – Questioni territoriali nel Mar cinese meridionale

Il governo filippino ha affermato che ammonta a 108 milioni di $ il danno dovuto alla perdita di risorse marine causata dal fatto che la Cina continua a costruire strutture militari nella zona disputata del Mar cinese meridionale.

Sembra che, infatti, la costruzione abbia danneggiato la biodiversità marina e la produttività economica della zona.

Le Filippine accusano la Cina di costruire in una zona di loro appartenenza, il mar filippino occidentale. La Cina, dal canto suo, rivendica le isole Spratlys come territorio di sua proprietà.

La questione resta aperta.

Fonti: Asian correspondent

Link: http://asiancorrespondent.com/132378/philippines-counts-the-cost-of-china-build-up-in-disputed-sea/

Asia – Partnership strategica con l’Africa

Si è appena conclusa in Indonesia la sessantesima conferenza commemorativa Asia- Africa.

La conferenza aveva come obiettivo “rafforzare la cooperazione Sud-sud per promuovere la pace mondiale e la prosperità”.

In termini di aspirazioni generali, la cooperazione sarebbe finalizzata a costruire un mondo più giusto che tenga conto del Sud, dove tutti i Paesi fossero rappresentati nelle istituzioni internazionali.

Tuttavia, il vero obiettivo di questa partnership strategica sembra essere una cooperazione Sud-sud che dia comunque priorità alla collaborazione Nord-sud.

La New Asian-African Strategic Partnership (NAASP) si concentrerà su diverse aree: contraterrorismo, lotta al crimine organizzato transnazionale, food security, sicurezza energetica, piccole e medie imprese, turismo (temi lanciati nel 2009 durante un meeting a Jakarta) ed anche cambio climatico, sviluppo delle infrastrutture, democrazia e good governance, e centri di cooperazione per operazioni di peacekeeping, dato che più del 87% del personale ONU per le missioni sul campo di peacekeeping vengono da Paesi di Asia e Africa.

Si è anche trattato il tema di come migliorare le interazioni e la cooperazione in queste aree.

Inoltre, si è posto l’obiettivo di migliorare anche la cooperazione economica tra queste due aree del mondo, dato che si tratta di aree con un grande potenziale di sviluppo, dove vive il 75% della popolazione mondiale e con il 30% del PIL mondiale.

Non si sa ancora quanti dei punti trattati nell’incontro verranno poi messi in pratica, ma si tratta comunque di un buon inizio per rendere più profonda la cooperazione tra queste due zone del mondo.

Fonti: The Diplomat

Link: http://thediplomat.com/2015/04/did-indonesia-revive-the-asia-africa-strategic-partnership/

25 aprile, Birmania – Stabilità a rischio se si lascia irrisolta la questione dei rohingya

Il Segretario generale delle Nazioni Unite ha avvertito la Birmania che la stabilità in una delle regioni più importanti del Paese sarà difficilmente mantenuta se non si risolverà in breve al questione della minoranza musulmana rohingya.

La Birmania, a maggioranza buddista, è da poco uscita da mezzo secolo di dominio militare, ma continua a essere lacerata dallo scontro tra buddisti e musulmani.

La Birmania ha dichiarato che la maggior parte dei rohingya non sono cittadini, ma immigrati illegali arrivati dal vicino Bangladesh.

Si teme che le tensioni possano essere destabilizzanti e avere effetti negativi in tutto il Paese.

Fonti: Asian correspondent

Link: http://asiancorrespondent.com/132387/un-burmas-stability-is-at-risk-if-rohingya-issue-not-solved/

Indonesia – Il Segretario dell’ ONU contro l’esecuzione di 10 persone condannate alla pena di morte per traffico di droga

Ban Ki Moon ha fatto appello al governo indonesiano di non procedere con la condanna a morte di 10 prigionieri, in carcere per traffico di droga.

Il Segretario generale dell’ONU ha infatti ricordato che, secondo il diritto internazionale, la pena di morte può essere usata per punire gravi crimini.

I crimini legati allo spaccio e traffico di droga non dovrebbero rientrare nei casi per cui è prevista la pena di morte.

Fonti: UN News Centre

Link: http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=50691#.VT0UmhzKBwc

(Featured image source: Pixabay)