Rassegna settimanale 16-22 marzo: Africa subsahariana
17 marzo 2015, NIGERIA – Boko Haram resiste solo in tre aree della Nigeria
L’esercito nigeriano ha dichiarato di essere riuscito a respingere i combattenti di Boko Haram dalla maggior parte del territorio del Paese. I militanti resistono in tre soli distretti nella zona nordorientale della Nigeria. All’inizio del 2015, gli insorgenti controllavano circa venti aree distrettuali, un territorio ampio quanto il Belgio, ma gli sforzi congiunti di Nigeria, Ciad, Camerun e Niger hanno portato alla riconquista di vaste aree del Paese.
Non è chiaro se, e quanto, i recenti successi militari influenzeranno i risultati delle elezioni presidenziali, previste per il 28 marzo. L’attuale Presidente, Goodluck Jonathan, candidato alla rielezione, è stato spesso criticato per non aver fatto abbastanza per contrastare i ribelli. Il suo contentente Muhammadu Buhari, invece, ha basato la sua campagna elettorale sulla sua reputazione di uomo duro nel campo della sicurezza, reputazione che si era costruito quando era a capo dell’esercito negli anni Ottanta.
Non si sa ancora dove si trovino le ragazze di Chibok rapite lo scorso aprile, ma l’esercito è ottimista circa il loro ritrovamento.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/2015/03/17/us-nigeria-violence-idUSKBN0MD26020150317
18 marzo 2015, La violenza nei confronti delle donne aumenta negli Stati colpiti dall’ebola
L’epidemia di ebola nell’Africa occidentale ha esacerbato la violenza nei confronti delle donne in Guinea, Liberia e Sierra Leone. In particolare, i dati indicano che in Guinea i casi di violenza di genere sono aumentati del 4,5% rispetto a prima dello scoppio dell’epidemia; gli stupri sono raddoppiati. In Liberia molti uomini non rispettano il protocollo cui i sopravvissuti al virus dovrebbero sottoporsi e infettano le loro compagne attraverso rapporti sessuali non protetti.
In proporzione, le donne sono state più colpite dal virus dell’ebola rispetto agli uomini (56% contro 44%), ha dichiarato Ndiaye Seck, di UN Women. Molti dei lavoratori che si prendono cura delle vittime, infatti, sono donne; inoltre, sono molto più spesso le donne ad accudire i parenti malati a casa.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/2015/03/18/us-health-ebola-women-idUSKBN0ME30520150318
SIERRA LEONE – Il Presidente rimuove dall’incarico il deputato che ha cercato asilo presso l’Ambasciata statunitense
Il Presidente Bai Koroma ha rimosso dall’incarico il vice Presidente Samuel Sam-Sumana per aver cercato asilo presso l’Ambasciata statunitense. Tale decisione potrebbe portare a tensioni nel Paese, uno dei tre maggiormente colpiti dall’epidemia di ebola. Koroma ha dichiarato che Sam-Sumana ha tralasciato i propri doveri, e ha aggiunto che nominerà presto un suo sostituto.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/2015/03/18/us-leone-politics-idUSKBN0ME0RF20150318
NIGER – I rifugiati che fuggono da Boko Haram esacerberanno la crisi alimentare
Il Niger sta affrontando una seria crisi alimentare nel tentativo di sfamare la sua popolazione e le migliaia di rifugiati in fuga da Boko Haram. Il Niger, territorio desertico, è tra le nazioni più povere del mondo, ed è stato colpito da una serie di raccolti scarsi. Quest’anno, la crisi alimentare è stata esacerbata dall’arrivo di migliaia di profughi, fuggiti in seguito agli scontri tra Boko Haram e gli eserciti regionali in Nigeria.
L’Office for the Coordination of Humanitarian Affairs dell’ONU ha stimato che circa 3,4 milioni di persone in Niger sono a rischio alimentare.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/2015/03/18/us-niger-food-idUSKBN0ME2YL20150318
19 marzo 2015, NIGERIA – I successi contro Boko Haram potrebbero non favorire Jonathan alle elezioni
Con ogni probabilità, le recenti vittorie nei confronti di Boko Haram, che hanno permesso di cacciare i militanti da gran parte del territorio nigeriano, non incrementeranno le chances di vittoria dell’attuale Presidente Goodluck Jonathan nelle elezioni presidenziali del 28 marzo. Jonathan è, infatti, stato spesso contestato per la debolezza con la quale ha affrontato la minaccia degli islamisti, e i suoi ultimi successi potrebbero essere arrivati troppo tardi per migliorare l’opinione che la popolazione ha di lui.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/2015/03/19/us-nigeria-election-bokoharam-idUSKBN0MF1ZI20150319
20 marzo 2015, NIGERIA – Aree sotto il controllo di Boko Haram saranno “riconquistate entro un mese”
Il Presidente nigeriano Goodluck Jonathan ha dichiarato, in un’esclusiva intervista con la BBC, che confida di completare la riconquista del territorio del suo Paese e cacciare Boko Haram entro un mese. “They are getting weaker and weaker every day”. Il Presidente, tuttavia, ha anche ammesso che la risposta iniziale all’avanzata degli islamisti nel nordest del Paese è stata troppo lenta.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-31979524
21 marzo 2015, NIGERIA – Scene di carneficina trovate nella città sottratta a Boko Haram
I soldati di Niger e Ciad, che hanno liberato da Boko Haram la città nigeriana di Damasak, hanno scoperto i corpi di almeno 70 persone, molti dei quali con la gola tagliata e almeno uno decapitato, sparsi sotto un ponte. Tra di essi c’era anche l’imam della città. I corpi sono stati trovati in stato di parziale mummificazione a causa dell’aria calda e secca del deserto, mentre l’erba aveva già cominciato a crescere attorno ai cadaveri, suggerendo quindi che le uccisioni fossero state effettuate tempo fa. L’odore di decomposizione che è possibile avvertire in diverse parti della città suggerirebbe l’esistenza di altri corpi nascosti. Tutti gli abitanti della città avevano lasciato Damasak prima che fosse riconquistata dalle truppe di Niger e Ciad, a parte una cinquantina di residenti, troppo anziani o troppo malati per fuggire.
Fonte: The Guardian
22 marzo 2015, CONGO – Ravvivati i dubbi sull’intervento del Congo contro i ribelli del Ruanda
Tre settimane dopo che il Congo ha lanciato un’offensiva contro le Democratic Forces for the Liberation of Rwanda (FDLR), il comandante dell’avamposto non ha ancora ricevuto ordine di attaccare il gruppo di ribelli. Le colline in cui si nascondono i ribelli (coinvolti nel genocidio del Ruanda del 1994) sono però solo ad alcune centinaia di metri di distanza. Questo strano andamento delle operazioni del Congo nei confronto dei ribelli fa crescere i dubbi sulla volontà, nonché la capacità, dell’esercito del Congo di sconfiggere quel gruppo che è al centro di due decadi di conflitti nell’area africana dei Grandi Laghi.
Fonte: Reuters
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)