Rassegna settimanale 9 - 15 febbraio: Sud Est Asiatico

Rassegna settimanale 9 – 15 febbraio: Sud Est Asiatico

09 febbraio – Filippine: crescita economica e boom delle esportazioni

Le Filippine aprono il 2015 con dati economici molto positivi. Una crescita che attesta il 6,9% in più rispetto al 2013, il boom dell’industria manifatturiera ed un aumento delle esportazioni del 12% rispetto a un anno fa.

Sono solo alcuni dei fattori che rendono le Filippine il nuovo “uomo forte” dell’Asia, almeno secondo Arsenio Basilacan, segretario della Pianificazione economica del Paese, ripreso dall’agenzia economica Bloomberg. Presentando gli ultimi dati relativi allo sviluppo, il politico ha sottolineato come l’arcipelago non sia più “l’anello debole del continente” e sia invece candidato a sostituire la Thailandia come motore della crescita del sudest asiatico. Il segretario alla Pianificazione economica, giustifica l’aumento della crescita attraverso la lotta alla corruzione intrapresa dal presidente Benigno Aquino e con la “forza-lavoro giovane”, basti pensare che lo scorso anno circa il 31% della popolazione aveva tra i 13 e 24 anni.

Fonti: Asia News, Bloomberg
Link: http://www.bloomberg.com/news/articles/2015-01-29/philippine-growth-rebounds-for-best-three-years-since-mid-1950s
http://www.asianews.it/news-en/Philippines,-new-growth-engine-of-Southeast-Asia-due-to-population-boom-33430.html

10 febbraio – Indonesia: test di verginità per l’ottenimento del diploma

In Indonesia il Presidente Joko Widodo è stato messo sotto accusa dagli attivisti per i diritti umani. L’indignazione è nata dopo la richiesta da parte di un avvocato di inserire l’obbligo del superamento del test di verginità per le studentesse delle scuole superiori, al fine di ottenere il diploma.

Habib Isa Mahdi del People’s Conscience Party (Hanura) ha detto che le nuove regole di “buona condotta sono state scritte dal Jember Regional Legislative Council (DPRD) ed includono anche il test della verginità. Tuttavia il sudetto Consiglio ha preso subito le distanze dalla proposta, affermando che tali regolamenti non verranno prese in considerazione.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/130505/indonesia-activists-hit-back-at-school-girl-virginity-test-proposal/

11 febbraio – Indonesia: nuova ondata di esecuzioni

Nonostante le critiche da parte della società civile e della comunità internazionale, il governo indonesiano ha annunciato oggi una nuova ondata di esecuzioni contro otto trafficanti di droga. Fra questi vi sono anche due membri del “Bali Nine”, il gruppo di nove cittadini australiani coinvolti in un enorme traffico illegale scoperto nel 2005. Il ministro degli esteri australiano Julie Bishop ha affermato che sarebbe una “grave ingiustizia” se l’Indonesia giustiziasse i due australiani.

Il Procuratore generale indonesiano, HM Prasetyo, ha confermato questa mattina che il gruppo verrà ucciso tramite fucilazione “entro la fine del febbraio 2015”. In più occasioni il governo di Canberra ha cercato di fare pressioni per ottenere l’estradizione dei propri concittadini ma senza ottenere alcun successo. I due che verranno giustiziati sono Andrew Chan e Myuran Sukumara. Gli otto sono rinchiusi in tre diverse prigioni, fra Java e Bali.

Il nuovo leader Joko “Jokowi” Widodo dopo la sua elezione, aveva dichiarato che il traffico e il consumo di droga sono “il cancro peggiore” che affligge l’Indonesia. Egli ha voluto sottolineare, ancora una volta, che non saranno graziati i trafficanti condannati per droga; il pugno di ferro, ha aggiunto il capo di Stato. Di recente l’Agenzia nazionale per il narcotraffico (Bnn) ha pubblicato un rapporto da cui emerge che almeno cinque milioni di indonesiani sono dipendenti, a vario titolo, dalla droga. Tuttavia, anche da fonti governative arrivano voci contrarie alle esecuzioni. Il governatore di Bali Mangku Pastika ha chiesto all’esecutivo di “non comminare esecuzioni” sul proprio territorio, prima meta turistica del Paese, perché teme che questo possa influire in maniera negativa sugli introiti economici che derivano appunto dal flusso di stranieri in vacanza.

Fonte: BBC Nesws
Link: http://www.bbc.com/news/world-australia-31432024

Myanmar: revocato il diritto di voto ai Rohingya

I musulmani Rohingya non potranno votare per il referendum. Il presidente Thein Sein ha sospeso temporaneamente il diritto di voto dopo il susseguirsi delle proteste portate avanti da centinaia di buddisti che hanno occupato le strade delle città contro la “white paper”, il diritto di voto, concesso ai residenti temporanei.

Più di un milione di Rohingya vivono in Myanmar ma non sono riconosciuti come veri cittadini né dal governo centrale, né dagli altri cittadini. Gli scontri tra musulmani e buddisti sono aumentati nel 2012, causando più di 200 morti. La cosidetta carta bianca era stata concessa per la prima volta dalla giunta militare nel 2010 per permettere ai Rohingya di votare alle elezioni generali.

Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-31421179

12 febbraio – Birmania: accordo tra studenti e governo

Il governo birmano ha raggiunto un accordo con i rappresentanti degli studenti, da settimane in marcia per le strade del Paese per chiedere cambiamenti sulla riforma dell’istruzione. L’esecutivo avrebbe aperto alla gestione indipendente di istituti e accademie in merito alle politiche educative e sulla formazione di sindacati liberi di studenti e insegnanti. A questo si aggiunge il reintegro dei giovani espulsi per aver promosso le proteste e l’aumento, fino al 20%, del budget statale per la scuola entro i prossimi cinque anni. Tuttavia, questa prima bozza di accordo deve passare al vaglio del Parlamento nella seduta del 15 marzo.

Il riavvicinamento fra le parti dopo giorni di tensioni è giunto dopo una lunga maratona di negoziati, che si è protratta per diverse ore, mentre all’esterno cresceva il sostegno popolare verso gli studenti. Di contro, sul versante governativo non sono mancati segni di nervosismo, acuito dal vasto consenso raggiunto dai giovani non solo fra la popolazione birmana, ma pure in settori della cultura e della religione, tra i quali diversi leader buddisti.

Phyo Phyo Aung, una delle rappresentanti studentesche presente all’incontro, è “soddisfatta” dell’accordo ma non nasconde il timore che “alcuni dei punti raggiunti oggi possano essere respinti dal Parlamento”. La giovane conferma che la marcia degli studenti in direzione di Yangon continua, in attesa di capire quali saranno le reali intenzioni del governo e dell’Assemblea.

Thein Lwin, membro del National Network for Educational Reform (Nner), parla di passo “importante” nel solco di una riforma “democratica” dell’istruzione. L’aspetto più interessante, aggiunge, è “la presenza di studenti e insegnanti nella stesura della futura legge sull’istruzione scolastica”. Tuttavia, egli avverte anche che i giovani sono pronti a “riprendere la protesta” se le richieste non verranno ascoltate e gli accordi non saranno mantenuti.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/author/mark-inkey/

Timor Est: scelto il nuovo Primo Ministro

Il Presidente di Timor Est ha scelto come Primo Ministro un membro del partito d’opposizione, Rui Maria de Araujo, ex Ministro della Salute dal 2001 al 2002 e poi dal 2002 al 2007. Egli prenderà il posto dell’ex leader della “guerrilla”, Xanana Gusmao, il quale ha rassegnato le dimissioni la scorsa settimana, dopo un’inaspettata ristrutturazione dell’apparato governativo.

Ricordiamo che l’ex colonia portoghese era stata invasa e occupata nel 1975 dall’Indonesia, fino al referendum del 1999, portato avanti dalle Nazioni Unite, che ha condotto all’ottenimento e al riconoscimento della sovranità e dell’indipendenza il 20 maggio del 2002.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/130551/opposition-member-rui-maria-de-araujo-becomes-new-east-timor-prime-minister/

13 febbraio – Myanmar: scontri tra governo e ribelli Kokang

Ammontano a 50 i soldati rimasti uccisi in una settimana di combattimenti, fra l’esercito birmano e le milizie del gruppo etnico ribelle Kokang nello Stato Shan, nella zona orientale del Myanmar, al confine con la Cina. Secondo quanto riferisce il quotidiano ufficiale di Stato, Global New Light of Myanmar, i militari hanno lanciato una pesante offensiva aerea in risposta agli attacchi dei ribelli nell’area. Intanto il governo centrale a Naypyidaw è impegnato in questi giorni nel tentativo di raggiungere un accordo di piace con i gruppi etnici ribelli. Fonti locali raccontano che, negli ultimi giorni, si sono verificati 13 diversi combattimenti fra i due fronti. Ai defunti si aggiungono più di 73 feriti e cinque veicoli militari distrutti.

Sarebbero quasi 10mila persone che, per sfuggire alle violenze, stanno abbandonando la zona del drammatico scontro fra esercito e miliziani Kokang, conosciuti come Myanmar National Democratic Alliance Army (Mndaa). Il governo cinese riferisce che alcuni gruppi di sfollati hanno attraversato il confine, in cerca di rifugio nella provincia meridionale dello Yunnan.

I Kokang sono un gruppo etnico che discende dai cinesi Han e il loro braccio armato è ciò che resta del Partito comunista birmano, disciolto nel 1989. Per anni essi hanno gestito una striscia di terra lungo il confine nord-orientale fra Cina e Myanmar. Analisti ed esperti di politica locale spiegano che dietro questa ultima ondata di violenze vi sarebbe il ritorno di uno dei leader del gruppo Kokang, Phone Kya Shin, rientrato in Myanmar dopo cinque anni di esilio in Cina, per difendere i diritti del suo popolo.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-31450420

Filippine: marcia degli studenti contro la violenza sulle donne

Circa 4000 studenti hanno marciato a Manila contro la violenza sulle donne. La marcia ha incluso studenti provenienti da scuole materne fino a quelle universitarie e rientra nelle iniziative della campagna globale One Billion Rising.

L’attrice Monique Wilson, direttrice del movimento iniziato 3 anni fa, ha affermato che almeno 1 donna su 3 viene violentata o maltrattata nella sua vita. I dati sono sempre più allarmanti e vedono un aumento dei casi di violenza domestica, cyber pornografia, stupro e traffico di donne e bambini.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/130594/philippines-violence-against-women/

15 febbraio – Myanmar:ancora scontri fra truppe governative e ribelli

La stampa statale ha affermato che le truppe governative che stanno combattendo contro i ribelli Kokang vicino al confine con la Cina, hanno ritrovato i corpi di 13 ribelli e ne hanno catturato altri 8. Gli scontri di questa settimana sono fra i più feroci della nazione da due anni a questa parte e rischiano di compromettere gli sforzi del governo per la negoziazione della tregua con i ribelli, i quali combattono da anni per l’ottenimento della loro autonomia.

Fonte:Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/130630/burma-troops-recover-bodies-of-13-rebels-in-renewed-clash/