Rassegna settimanale 19-25 gennaio: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 19-25 gennaio: Giappone e Corea del Sud

 

19 gennaio, COREA DEL SUD – La Park dichiara il proprio impegno a favore del dialogo con Pyongyang

Durante il briefing congiunto dei ministri della difesa, degli affari esteri e dell’unificazione, la leader sudcoreana Park Geun-hye ha sollecitato il suo governo a creare le condizioni adatte a consentire la collaborazione di Pyongyang.

La Park spera infatti in una risposta positiva da parte della Corea del Nord affinché le negoziazioni inter-coreane possano avere inizio e le relazioni tra i due Paesi possano migliorare.

“Seul e Pyongyang dovrebbero iniziare a dialogare il più presto possibile al fine di porre le basi per l’unificazione” dichiara la Park, sottolineando che quest’anno segna il settantesimo anniversario della divisione delle due Coree.

Fonte: The Korea Herald

Link: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20150119001172

GIAPPONE – Abe in Israele e Cisgiordania

Il Premier giapponese Shinzo Abe è atterrato a Tel Aviv questa domenica, dando il via alla sua visita ufficiale, salutata da Israele come un’opportunità di incentivare i legami economici tra i due Paesi.

La visita di tre giorni nei territori di Israele e Palestina rappresenta l’ultima tappa del tour di Abe in Medio Oriente, volto a promuovere pace e stabilità nella regione.

A Gerusalemme, il Premier Abe incontrerà la sua controparte israeliana Benjamin Netanyahu. Quest’ultimo si è dichiarato molto interessato a incrementare le relazioni economiche con il Giappone al fine di diminuire la dipendenza di Israele dai mercati dell’Europa occidentale.

Nella giornata di lunedì Abe incontrerà anche il Presidente Reuven Rivlin, prima di dirigersi verso la Cisgiordania dove avrà luogo un meeting con il Presidente palestinese Abu Mazen.

Fonte: Japan Today

Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/abe-begins-3-day-visit-to-israel-west-bank

20 gennaio, GIAPPONE – L’ISIS minaccia di uccidere due ostaggi giapponesi se Tokyo non paga un riscatto

Questa volta le minacce da parte dell’ISIS colpiscono il Giappone, colpevole di aver sostenuto i Paesi che combattono contro gli jihadisti dello Stato islamico.

L’ISIS ha pubblicato un video in cui minaccia di uccidere due ostaggi giapponesi a meno che Tokyo non paghi entro 72 ore un riscatto di 200 milioni di dollari, cifra equivalente agli aiuti non militari offerti dal premier Abe per sostenere i rifugiati dislocati in Siria e in Iraq.

Il Primo Ministro Shinzo Abe ha condannato la minaccia jihadista definendola “inaccettabile” e ha dichiarato che il suo governo non cederà mai al terrorismo, ma che darà assoluta priorità al salvataggio dei due ostaggi.

I due giapponesi prigionieri sono Kenji Goto, un noto giornalista freelance e Haruna Yukawa, impiegato in una compagnia militare privata.

Il premier Abe, che ha anticipato il suo rientro da Gerusalemme, ha dichiarato che la politica del Giappone rimarrà immutata: gli aiuti non militari offerti ai Paesi del Medio Oriente continueranno ad essere erogati.

Fonte: BBC

Link: http://www.bbc.com/news/world-middle-east-30893735

21 gennaio, GIAPPONE – L’UE plaude l’impegno giapponese nell’ambito della sicurezza

In linea con le convinzioni del premier Abe, secondo cui il Giappone dovrebbe avere un ruolo militare più attivo che sia commisurato al ruolo economico che già ricopre a livello globale, la scorsa settimana Tokyo ha approvato il budget della difesa più alto di sempre.

Federica Mogherini, Alto rappresentante europeo per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha definito il Giappone un alleato chiave dell’Unione Europea nella realizzazione della visione comune di un mondo prospero e pacifico. Ha pertanto commentato positivamente il ruolo più attivo assunto da Tokyo in ambito di sicurezza regionale e globale.

Di opinione opposta rimangono invece molti Paesi asiatici che, Cina inclusa, hanno espresso profonde riserve sulla mossa di Tokyo.

Fonte: The Japan Times

Link: http://www.japantimes.co.jp/news/2015/01/20/national/politics-diplomacy/eu-welcomes-active-japanese-security-role/#.VMUbPv6G-Gk

22 gennaio, COREA DEL SUD – Ancora nessuna decisione in merito alla visita della Park in Russia

Il 9 maggio 2015, la Russia ricorda il settantesimo anniversario della vittoria dell’Unione Sovietica sulla Germania nazista. In occasione di questa ricorrenza il Presidente Vladimir Putin ha invitato a Mosca i capi di stato e di governo di molti Paesi.

Anche la premier sudcoreana Park Geun-hye compare sulla lista degli invitati, ma la sua partecipazione all’evento non è stata ancora confermata. Questo perché l’agenzia stampa russa Itar-Tass ha riportato la notizia che il leader della Corea del Nord Kim Jong-un ha accettato l’invito.

La partecipazione di entrambi i premier coreani potrebbe portare quindi all’incontro e al conseguente possibile dialogo tra le due Coree.

Fonte: The Korea Herald

Link: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20150122000282

23 gennaio, GIAPPONE – “Two-plus-two” meeting tra Londra e Tokyo: accordo per rafforzare i legami di sicurezza tra i due Paesi

Durante il primo meeting “due-più-due” dei ministri della Difesa e degli Affari esteri giapponesi e britannici, Tokyo e Londra si sono accordati per rafforzare la cooperazione bilaterale in materia di sicurezza.

La Gran Bretagna è il quinto Paese a partecipare ad un incontro due-più-due sulla sicurezza con il Giappone, dopo USA, Australia, Russia e Francia.

Durante il meeting, i ministri di entrambe le parti si sono impegnati ad accelerare le trattative che porteranno alla conclusione di un Acquisition and Cross-Servicing Agreement (ACSA). Quest’ultimo permetterebbe lo scambio di combustibile e di altri materiali tra le SDF giapponesi e l’esercito britannico durante operazioni internazionali e consentirebbe ai due Paesi di condurre esercitazioni congiunte di assistenza umanitaria e soccorso in caso di catastrofi.

Inoltre, il Giappone ha spiegato gli sviluppi della legislazione nipponica in materia di sicurezza, volti a permettere al Paese l’esercizio limitato del diritto all’autodifesa collettiva. La Gran Bretagna, dal canto suo, ha espresso supporto per gli sforzi di Tokyo tesi ad assumere un ruolo più attivo nell’ambito della sicurezza internazionale.

Fonte: The Japan News

Link: http://the-japan-news.com/news/article/0001874541

24 gennaio, GIAPPONE – Tokyo non può inviare le SDF in Medio Oriente. Ucciso uno dei due ostaggi

Secondo un documento ufficiale, il governo giapponese ha valutato la possibilità di poter intervenire militarmente contro i militanti dello Stato Islamico che hanno catturato i due ostaggi giapponesi. Ha però concluso che ciò non è possibile, nonostante le annunciate modifiche legislative in materia di sicurezza.

Il documento è stato compilato dai funzionari di governo e consegnato al Primo Ministro Shinzo Abe poco prima dello scadere delle 72 ore concesse dagli jihadisti a Tokyo per il pagamento del riscatto.

Il documento ha definisce il rapimento dei due cittadini giapponese come un “atto di terrorismo inaccettabile”. Ma conclude che la situazione non soddisfa le condizioni legali per l’invio delle forze giapponesi.

Poche ore dallo scadere del termine imposto dall’ISIS è stato diffuso un video in cui viene annunciato che uno dei due ostaggi, Haruna Yukawa, è stato ucciso. I funzionari di governo si sono raccolti in una riunione di emergenza per verificare l’autenticità del video.

Fonti: BBC, Japan Today

Link: http://www.bbc.com/news/world-middle-east-30966651

http://www.japantoday.com/category/politics/view/abe-briefing-document-rules-out-japan-strike-on-islamic-state

25 gennaio, GIAPPONE – Abe non cede alle richieste dei terroristi, Obama esprime la sua solidarietà verso il Giappone

Shinzo Abe ha appurato la veridicità del video che mostra la morte di Haruna Yukawa e ha chiesto l’immediato rilascio del secondo ostaggio, Kenji Goto.

Il premier ha condannato fortemente questo atto terroristico definendolo “oltraggioso e imperdonabile”. Non intende però cedere agli jihadisti e pagare il riscatto.

Il Presidente USA Barack Obama ha espresso le sua solidarietà verso il premier giapponese per la perdita del suo concittadino e ha dichiarato che gli Stati Uniti rimarranno fianco a fianco con il Giappone. Inoltre, ha ringraziato Abe per il cospicuo contributo giapponese offerto sotto forma di assistenza umanitaria al Medio Oriente.

Fonte: BBC

Link: http://www.bbc.com/news/world-middle-east-30972185

(Featured Image Source: http://www.flickr.com/photos/helloworldmedia/15741593003/ )