Rassegna settimanale 24-30 novembre: Africa Subsahariana
24 Novembre, Repubblica Democratica del Congo- Compagnia belga ha demolito abitazioni in Congo e non ha mai risarcito le vittime
Secondo Amnesty International, la compagnia di estrazione belga, Groupe Forrest International, ha negato regolarmente riguardo alla distruzione di centinaia di case nella Repubblica Democratica del Congo.
La compagnia nel 2009 avrebbe demolito abitazioni e costretto centinaia si persone a lasciare le loro case nella zona della miniera di Luiswishi a Kawama (Katanga) e avrebbe impedito alle vittime di ricevere giustizia, grazie all’aiuto del governo.
Ora però ci sono prove schiaccianti e la compagnia dovrà dare una ricompensa agli abitanti del villaggio per ciò che hanno perso.
Dal 2009 ad oggi non ci sono stati risarcimenti. Alcune persone hanno perso non solo le loro case ma anche il loro sostentamento e l’impatto di queste azioni ha conseguenze ancora oggi. Ad esempio una donna che ha perso il suo ristorante ha dichiarato a Amnesty di non avere soldi per comprare cibo e ha dovuto ritirare i figli dalla scuola. Una ricompensa avrebbe alleviato molte sofferenze.
Groupe Forrest International ha sempre detto di aver demolito case temporanee di piccoli minatori che rubavano dalla loro miniera in modo legale. Amnesty, però, ha ottenuto immagini satellitari e video che mostrano che tutto ciò non è vero.
Le immagini mostrano distruzioni di case permanenti, con polizia armata che fa allontanare gli abitanti, inclusi i bambini, dalle proprie case.
Il governo congolese, inoltre, ha coperto la compagnia e non ha permesso che fossero fatte investigazioni sul caso.
Oggi, secondo il report di Amnesty, è tempo che sia fatta giustizia.
Fonte: Amnesty International London (via All Africa)
Link: http://allafrica.com/stories/201411242089.html
25 Novembre, Africa- Il Papa ha chiesto all’UE di aiutare di più i migranti che cercano di raggiungere l’Europa
In una visita al Parlamento Europeo il Papa ha detto che l’UE deve fare di più per aiutare i migranti che cercano di raggiungere l’Europa.
“Non possiamo permettere che il Mediterraneo diventi un enorme cimitero! Le barche che arrivano tutti i giorni sulle rive dell’Europa sono piene di uomini e donne che hanno bisogno di accettazione e assistenza”.
L’invito da parte di Schultz al Papa ha suscitato proteste in quanto il Papa è un leader religioso e il Parlamento un’istituzione laica. Schultz, quindi, ha ricordato che il Papa non è stato il primo ma che altri leader religiosi sono stati al Parlamento europeo, ad esempio il Dalai Lama. Ha anche sottolineato che Papa Francesco non è solo un capo religioso ma anche il capo dello Stato vaticano.
Schultz, dando il benvenuto al Papa, lo ha ringraziato per la sua visita in un momento in cui, a causa della crisi economica, si registra una forte perdita di confidenza nelle istituzioni europee.
Il Papa ha incitato l’Europa a riscoprire il suo ruolo di comando.
Fonte: RFI
Link: http://www.english.rfi.fr/africa/20141125-pope-urges-eu-help-migrants
Sierra Leone- Gli incaricati delle sepolture scioperano e abbandonano corpi di vittime di ebola come protesta
Gli incaricati delle sepolture nella città di Kenema hanno abbandonato dei corpi in luoghi pubblici come forma di protesta per non ricevere indennità per avere a che fare con vittime dell’ebola.
I lavoratori hanno deciso di scioperare e così hanno lasciato 15 corpi abbandonati all’ospedale della città.
Un corpo sembra che sia stato abbandonato nell’ufficio del direttore dell’ospedale mentre altri due addirittura all’entrata.
I lavoratori sono stati licenziati per questo gesto e per aver trattato i corpi delle vittime in un modo disumano.
La Sierra Leone è una dei Paesi più in difficoltà per l’ebola e conta più di 1200 vittime.
Kenema è la città più grande nell’est del Paese, la parte più colpita dal virus.
Gli incaricati delle sepolture sono quelli che sono più a rischio di contrarre il virus, da questo le proteste per non essere pagati di più nei mesi di Ottobre e Novembre avendo questo alto rischio.
Ci saranno comunque dei controlli per capire come mai i lavoratori non sono stati pagati extra dal momento in cui il governo e la Banca Mondiale avevano stanziato dei fondi per pagare i lavoratori dell’ambito sanitario che andavano incontro a questo alto rischio.
Lo sciopero degli incaricati delle sepolture ha seguito quello degli operatori sanitari della clinica vicino a Bo, l’unica nel sud del Paese a trattare i malati di ebola.
Fonte: BBC Africa
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-30191938
Somalia- UE, nuova base contro la pirateria a Mogadishu
La missione dell’UE contro la pirateria (EUCAP Nestor) ha aperto una base operativa all’aeroporto internazionale Aden Adden a Mogadishu.
La missione ha lo scopo di supportare maggiormente la sicurezza marittima in Somalia e nel Corno d’Africa.
La pirateria nel corno d’Africa è diminuita drasticamente dal 2011 ma c’è ancora bisogno di controlli in Somalia e di un rafforzamento della struttura legale per la sicurezza del mare.
La missione ha un altro ufficio operativo a Hargeisa.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201411260242.html
26 Novembre, Sudan- Il governo chiede a Unamid di chiudere il suo ufficio per i diritti umani
Il governo del Sudan ha chiesto all’unità dell’ONU-Unione Africana (Unamid) stanziata in Darfur di chiudere il suo ufficio dei diritti umani.
La richiesta è seguita alle tensioni causate dai tentativi della missione di verificare la veridicità delle accuse di stupro di massa mosse nei confronti delle truppe sudanesi nel villaggio di Tabit.
Le autorità all’inizio hanno negato l’accesso al villaggio ma poi Unamid, una volta entrata, non ha trovato nessuna prova.
Il conflitto in Darfur è iniziato nel 2003 quando i ribelli hanno imbracciato le armi.
Unamid ha un mandato di fermare la violenza contro i civili e conta circa 16.000 persone attive nelle regioni agitate dell’ovest del Paese.
Il Ministro degli Esteri del Sudan ha detto di aver chiesto a Unamid di “chiarire il ruolo” del suo ufficio per i diritti umani e di preparare un piano di uscita per la missione.
Ha anche detto di aver fatto questo non in risposta alle accuse di stupro di massa ma come parte di una strategia di lungo termine che vede dei miglioramenti nella situazione della sicurezza in Darfur e che sospetta una “serie violazioni da parte di Unamid durante gli anni”.
Queste richieste, però, sono state fatte dopo che a Unamid è stata negata una seconda visita a Tabit per investigare ulteriormente riguardo agli stupri 200 donne nell’ultimo mese.
Secondo Unamid, infatti, i soldati avrebbero minacciato gli abitanti del villaggio durante la loro scorsa visita e li avrebbero costretti a non testimoniare.
In Darfur è molto difficile operare per le agenzie umanitarie internazionali.
Per il conflitto sono morte più di 300.000 persone e più di 2 milioni hanno lasciato le loro case. Queste cifre, però, vengono negate dal governo locale che parla di 12.000 vittime e di un’esagerazione delle cifre per motivi politici.
Nel weekend il governo dovrebbe cominciare degli incontri con alcuni gruppi ribelli in Etiopia.
Fonte: BBC Africa
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-30209472
28 Novembre, Guinea- Hollande in visita ufficiale
Il Presidente francese Hollande è in visita in Guinea. Questo è il primo viaggio di un leader occidentale in una Paese devastato dall’ebola.
La Guinea è uno dei Paesi più colpiti dal virus (più di 1200 morti) e la visita di Hollande vuole mostrare il supporto della Francia al Paese. La Francia, con una donazione di 100 milioni di euro, ha aperto diversi centri di cura in Guinea, ex colonia francese.
Hollande, dopo la Guinea, volerà in Senegal per prendere parte a un summit di leader francofoni.
Fonte: BBC Africa
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-30241374
Somalia- Continua l’addestramento dell’UE dei soldati somali
La Missione di addestramento dell’UE in Somalia (EUTM Somalia) ha detto di essere intenzionata a formare nel 2015 altri 1200 soldati della Somali National Army. Già nel 2014 ha addestrato un numero simile di soldati. La squadra EUTM Somalia ha già completato 11 corsi con 1150 soldati e nelle prossime settimane altri 250 dovrebbero finire l’addestramento.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201412010127.html
30 Novembre, Nigeria- Nuovo attacco terroristico. Questa volta colpita moschea di Kano
Più di 100 persone sono state uccise durante l’attacco della moschea di Kano, nel nord del Paese.
Il Presiente Goodluck Jonathan ha detto alla nazione di “combattere il nemico comune”.
L’attentato non è ancora stato rivendicato ma si pensa che sia stato fatto dal gruppo Boko Haram.
La Moschea centrale di Kano è dove di solito l’influente emiro di Kano fa la sua preghiera e proprio lui di recente aveva invitato la popolazione nigeriana a prendere in mano le armi per difendersi da Boko Haram.
La Moschea è stata distrutta e questo ha creato molta tensione nella città. Il Presidente ha ordinato di investigare la città in ogni angolo e di cercare di riportare sicurezza e dignità in Nigeria.
Ha detto che il Paese deve cercare di rimanere unito di fronte al nemico comune.
Ha poi promesso nuovamente di cercare di porre fine a questi attacchi terroristici in tempi brevi.
Fonte: BBC Africa
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-30256157
(Featured image source: Wikimedia commons)