Rassegna settimanale 27 ottobre – 02 novembre: Africa Subsahariana
28 ottobre – Burkina Faso: Manifestazioni contro il Presidente Compaoré
Sono scesi in piazza a migliaia, secondo i dati forniti dall’opposizione, i manifestanti a Ouagadougou capitale del Burkina Faso. Un milione di persone protestano contro il progetto di riforma costituzionale che consentirebbe al presidente Blaise Compaoré di rimanere al potere, di candidarsi ancora una volta e di prolungare ulteriormente il suo mandato che dura già da 27 anni.
Gli agenti hanno usato gas lacrimogeni per disperdere un centinaio di giovani che tentavano di bloccare la principale autostrada del Paese e che si erano avvicinati troppo alla sede del parlamento. I contestatori hanno risposto lanciando pietre. Giovedì prossimo l’assemblea nazionale esaminerà l’emendamento costituzionale che prevede di aumentare il numero massimo di mandati presidenziali.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/live/world-africa-29852171
29 ottobre – Conflitti e fame nella Repubblica Centrafricana
Una diffusa insicurezza unita alle perpetrate razzie hanno avuto un peso enorme sui raccolti, sulle riserve di cibo delle famiglie e sta erodendo la loro capacità di riuscire a soddisfare la razione di cibo giornaliera. Si è affermato nel report del Food and Agricultural Organization delle Nazioni Unite (FAO) e il World Food Programme (WFP), i quali hanno rilevato un significante declino della produzione agricola durante la crisi nella Repubblica Centrafricana. Le violenze e la fame hanno causato la migrazione di centinaia di migliaia di persone.
Fonte: Thomas Reuters Foundation
Link: http://www.trust.org/item/20141029100951-un6ug/
30 ottobre – Burkina Faso: Continuano gli scontri contro il Presidente
Dopo quattro giorni di manifestazioni di massa, e un mezzo colpo di Stato orchestrato dai generali, il presidente ancora non molla. Campaorè ha accettato di rinunciare al progetto di riforma costituzionale che gli avrebbe ancora allungato il mandato, ma non intende dimettersi anche se è disposto a «trattare» con l’opposizione. I dimostranti, almeno un milione, continuano le manifestazioni dopo aver assaltato il Parlamento. Vogliono che Compaoré «degage», vada via. Una richiesta «non negoziabile», afferma Bénéwendé Sankara, portavoce dell’opposizione. Ma i manifestanti avvertono anche i militari: «Non accetteremo golpe di nessun tipo».
L’esercito ieri sera ha annunciato una transizione «di almeno 12 mesi» prima di indire nuove elezioni. Oggi doveva essere annunciata la composizione del nuovo governo provvisorio, di fatto una giunta militare. Ma in migliaia stanno da questa mattina assediando la sede dello Stato maggiore delle forze armate burkinabè per chiedere le dimissioni del suo capo, il generale Honoré Nabere Traoré, considerato troppo vicino al presidente. Pesante il bilancio complessivo degli scontri: 30 morti e almeno 100 feriti.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/view/group/main/main/id/00033470.html
Etiopia: in aumento il numero dei profughi eritrei
Secondo il report dell’Office for the Coordination of Humanitarian Affairs delle Nazioni Unite il numero degli eritrei che supera il confine con l’Etiopia è aumentato vertiginosamente dalla prima settimana di settembre. Ad oggi sono più 200 quelli che fuggono dall’Eritrea ogni giorno. E sono più di 3500 quelli che lo hanno fatto negli scorsi 2 mesi.
A causare l’esodo dall’Eritrea c’è il deterioramento dell’economia.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201410301566.html
Nigeria: Boko Haram continua a mietere vittime
I militanti di Boko Haram militants hanno preso il controllo della città di Mubi, nel nordest della Nigeria, uccidendo dozzine di persone e causato la fuga di altre migliaia di persone. Il dato è stato confermato da una fonte di sicurezza.
Fonte: Thomas Reuters Foundation
Link:http://www.trust.org/item/20141030155826-sytvb/?source=search
31 ottobre – Congo: vittime e raid
Un testimone ha affermato di aver preso visione ad un atto terrificante. Un uomo è stato prima ucciso da una folla, poi bruciato e mangiato dagli stessi. Sembra fosse una vendetta per la serie di attacchi portati avanti dai ribelli ugandesi.
L’evento è stato seguito da una serie di raid nella notte e sono stati attribuiti al gruppo islamico ADF-NAUL, il quale si pensa abbia massacrato più di 100 persone questo mese, utilizzando accette e machete per uccidere le vittime.
Fonte: Thomas Reuters Foundation
Link: http://www.trust.org/item/20141031155528-ffx0s/?source=search
Nigeria – La violenza ed il colera spingono i rifugiati fuori dai confini nazionali
L’Africa occidentale sta cercando di contenere la diffusione del colera. Tuttavia è sempre più difficile contenere il virus all’interno dei confini nazionali data l’insicurezza e le violenze perpetrate dai gruppi estremisti, che spingono sempre più persone a fuggire.
Più di 33,000 persone in Nigeria e migliaia nei paesi vicini, hanno contratto il virus: ma queste vittime sono state oscurate dal virus dell’Ebola. Il Colera è un’acuta forma di diarrea, causata da un batterio che determina una rapida disidratazione fino a condurre alla morte. Si contrae tramite l’ingestione di acqua o cibo infettati da feci umane.
Fonte: Thomas Reuters Foundation
Link: http://www.trust.org/item/20141031115223-x4lwg/?source=search
02 novembre – Burkina Faso: ancora scontri e cambio al vertice
Ha rassegnato le dimissioni il Presidente del Burkina Faso, Blaise Compaore, mentre il capo delle forze armate, il generale Honore Traore si è autoproclamato presidente. Poi è stata la volta del tenente colonnello Issaac Zida, vicecomandante della guardia presidenziale di Compaore, che, con l’appoggio dei vertici militari, ha annunciato di aver assunto la guida del Paese.
Le manifestazioni infatti continuano ed il Paese sembra nel caos totale. Nella capitale, i soldati hanno preso il controllo della tv, verso la quale si stavano dirigendo alcune migliaia di manifestanti e hanno occupato la piazza principale della città disperdendo migliaia di manifestanti che stavano dimostrando contro l’assunzione del potere ieri del tenente colonnello Issaac Zida.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/live/world-africa-29852171
Sud Sudan: Ritirati i delegati dalle negoziazioni di pace
Il presidente del South Sudan, Salva Kiir, ha richiamato la delegazione governativa che stava prendendo parte alle negoziazioni di pace in Etiopia, dove era presente anche il gruppo armato d’opposizione sotto la leadership del vice-presidente Riek Machar, accusato di non voler porre fine ai lunghi 10 mesi di conflitti.
I negoziati di pace tra il governo e le forze ribelli, mediate dall’Intergovernmental Authority on Development (IGAD), hanno fallito rispetto all’obiettivo di garantire una stabilità duratura nel Paese.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201411032404.html