Rassegna settimanale 27 ottobre – 2 novembre: Sud Est Asiatico
27 ottobre, THAILANDIA – Esercitazione militare “Cobra Gold” ridimensionata
Uno degli scopi principali della nuova giunta militare thailandese è quello di guadagnarsi il riconoscimento internazionale e di rafforzare i propri legami con gli Stati Uniti. Tuttavia, a partire dal colpo di stato militare dello scorso maggio, le relazioni tra Washington e Bangkok sembrano piuttosto ambigue.
Difatti, gli USA hanno deciso di ridimensionare l’esercitazione militare “Cobra Gold”. Quest’ultima, istituita nel 1982, è la più antica esercitazione militare multinazionale della regione dell’Asia-Pacifico. Essa comprende anche altre forze armate, tra cui quelle cinesi e birmane.
La suddetta esercitazione è considerata uno dei pilastri fondamentali dei rapporti Thailandia-USA. Ora, sei mesi dopo il colpo di stato militare del 22 maggio, ci si domanda se nel 2015 ci sarà o meno un nuovo “Cobra Gold”.
Un portavoce dell’ambasciata americana ha dichiarato che le esercitazioni “Cobra Gold” previste per febbraio 2015 avranno luogo, ma verranno riorientate e ridimensionate.
Fonte: Asian Correspondent
28 ottobre, VIETNAM – Riaperto il caso Ngo Thanh Kieu
La Suprema Corte Popolare vietnamita della provincia di Phu Yen ha riaperto il caso di Ngo Thanh Kieu, accusato di furto, imprigionato e ucciso da sei poliziotti il 13 maggio 2014.
La riapertura del caso arriva in seguito al diffuso malcontento popolare che aveva suscitato la sentenza per i sei ufficiali di polizia colpevoli di omicidio, condannati a soli 5 anni di prigione.
Inoltre, la decisione della Suprema Corte Popolare coincide con la presentazione all’Assemblea Nazionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti (CAT).
La ratifica della suddetta convenzione ONU è stata proposta dal Presidente Truong Tan Sang mediante una dichiarazione rilasciata all’ottava sessione dell’Assemblea Nazionale la scorsa settimana.
Fonte: South East Asian Times
Link: http://www.southeastasiantimes.com/
29 ottobre, MALESIA – Anwar davanti alla Corte Suprema: atteso il verdetto finale
Nei giorni 28-29 ottobre, il leader dell’opposizione malese Anwar Ibrahim è atteso di fronte alla Corte Suprema, il tribunale di massimo grado del Paese, per l’appello finale in cui si decideranno le sue sorti riguardo alla condanna per sodomia del 2012.
Anwar è accusato di aver avuto rapporti omosessuali con il suo assistente Mohd Saiful Bukhairy Azlan nel 2008. Una condanna da molti letta come un mezzo per neutralizzare il leader malese all’opposizione, ideato dall’attuale coalizione di governo.
Difatti, le prime accuse contro Anwar, lanciate nel 2008, arrivarono dopo che la sua coalizione ebbe un incredibile successo elettorale, negando per la prima volta a Barisan la maggioranza dei due terzi in parlamento.
La condanna definitiva rappresenterebbe per Anwar la fine della sua carriera politica, dal momento che la legge elettorale malese proibisce ai condannati di candidarsi per una carica pubblica per cinque anni dal momento in cui escono di prigione.
Fonte: Asia Sentinel
Link: http://www.asiasentinel.com/politics/anwar-final-appeal-begins-this-week/
INDONESIA – USA: il Ministro della Difesa indonesiano non è coinvolto in situazioni di abuso dei diritti umani
In seguito alla nomina della sua squadra di governo, il Presidente indonesiano Jokowi è stato criticato dagli attivisti per i diritti umani per la nomina a ministro della Difesa di Ryamizard Ryacudu, un ex capo militare che aveva guidato un’operazione militare contro i ribelli separatisti della provincia di Aceh nel 2003.
Tuttavia, il portavoce del dipartimento di stato americano Jen Psaki ha dichiarato che le critiche non risultano fondate: gli USA non sono a conoscenza di nessuna affermazione che colleghi in modo esplicito il ministro della difesa ad una specifica violazione dei diritti umani.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/127769/us-indonesia-defense-chief-not-involved-in-abuses/
30 ottobre, MYANMAR – Convocata riunione di alto livello senza precedenti
Il Presidente birmano ha convocato per questo venerdì una riunione di alto livello che vedrà coinvolti tutti i maggiori partiti politici e i gruppi di minoranza etnica.
Un vertice del genere non ha mai avuto luogo in Myanmar. Per la prima volta il leader all’opposizione Aung San Suu Kyi incontrerà il generale Min Aung Hlaing, capo delle forze armate.
L’incontro è stato organizzato in preparazione alla visita di Barack Obama prevista per il mese prossimo. Gli USA (e il resto del mondo) sono infatti preoccupati per i numerosi abusi di diritti umani avvenuti sul territorio birmano, inclusi la detenzione di giornalisti, le oppressioni dei musulmani Rohingya e delle minoranze etniche.
Lo scopo ufficiale del meeting non è stato dichiarato. Il portavoce dell’NLD (National League for Democracy) ha ipotizzato che l’incontro sia stato convocato per superare l’impasse politico birmano. Secondo altri analisti politici, invece, il meeting avrebbe l’unico obiettivo di fare una bella figura prima dell’arrivo del Presidente USA.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/2014/10/30/us-myanmar-politics-idUSKBN0II27220141030
31 ottobre, MYANMAR – Obama parla ai leader politici birmani
Il Presidente USA Barack Obama ha discusso con due leader politici del Paese della sua prossima visita in Myanmar.
Obama ha avuto due conversazioni telefoniche separate con il Presidente Thein Sein e con il leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi, sottolineando la necessità di affrontare le tensioni e le questioni umanitarie nello stato di Rakhin. Ha inoltre discusso delle riforme politiche ed economiche in atto nel Paese.
Durante la sua visita, prevista per il prossimo mese, il Presidente USA parteciperà ad alcuni summit economici regionali.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/127862/obama-speaks-to-burmas-political-leaders/
1 novembre, FILIPPINE – Le Filippine chiedono la cessazione del VFA con gli USA
Alcuni rappresentanti politici filippini hanno chiesto che venga interrotto l’accordo VFA (Visiting Force Agreement) con gli Stati Uniti, sostenendo che gli USA sfruttano tale trattato per sfuggire alle responsabilità derivanti dai crimini commessi dai propri soldati in terra filippina.
Tale richiesta arriva in seguito all’uccisione della transessuale filippina Jeffrey Laude, avvenuta fuori da una ex base militare statunitense, a nord di Manila. Il sospettato dell’omicidio è un marine statunitense che, al momento, si trova sotto la custodia statunitense, come sancito dal Visiting Forces Agreement.
Fonte: South East Asia Times
Link: http://www.southeastasiantimes.com/
2 novembre, FILIPPINE – Abu Sayyaf attacca i soldati filippini
Gli estremisti islamici di Abu Sayyaf, un gruppo paramilitare separatista legato ad al-Qaeda con base attorno alle isole a sud delle Filippine, hanno ucciso sei soldati filippini che stavano pattugliando l’isola di Basilan.
L’attacco arriva in seguito ad un’offensiva militare lanciata dalle truppe governative contro il gruppo terrorista nell’isola di Jolo, a 129km da Basilan.
Le isole di Jolo e Basilan sono le roccaforti del gruppo terrorista islamico.
Fonte: AFP news
Link: https://sg.news.yahoo.com/abu-sayyaf-insurgents-kill-six-philippine-soldiers-093317983.html
(Featured Image Source: http://www.flickr.com/photos/elvizlow/8622651444/ )