Rassegna settimanale 13 - 19 ottobre: Africa Subsahariana

Rassegna settimanale 13 – 19 ottobre: Africa Subsahariana

13 ottobre – Africa – Italia: Conferenza ministeriale sull’energia
L’evento, dedicato all’energia sostenibile nell’Africa subsahariana, si inserisce nella più ampia iniziativa “Italia-Africa” che mira a promuovere un modello di crescita sostenibile, con la partecipazione di tutte le componenti italiane interessate a intensificare i propri rapporti con il continente africano. Le prospettive di investimento nel settore dell’energia elettrica e delle fonti rinnovabili nel Continente africano,  la presenza delle aziende italiane impegnate in tali settori, nonché le esperienze maturate in condivisione con i partner africani, sono i temi al centro della sessione ministeriale del comparto Energia-Ambiente dell’Iniziativa Italia-Africa volta a promuovere un modello di crescita sostenibile sulla quale approfondire i rapporti tra il Nostro Paese e il Continente africano.

Fonte: Ministero Affari Esteri
Link: http://www.esteri.it/MAE/EN/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Approfondimenti/2014/10/20141010_italia_africa.htm?LANG=EN
http://www.iea.org/publications/freepublications/publication/weio2014.pdf

Africa: il nono Forum per lo Sviluppo Africano
Il Ninth African Development Forum (ADF9) si terrà a Marrakech, in Marocco, dal 12 al 16 Ottobre Il tema del forum è il “Finanziamento Innovativo per la Trasformazione dell’Africa”. Il Forum offrirà una piattaforma ai prominenti attori africani, grazie alla quale si riusciranno a condividere informazioni chiave, a partecipare a dibattiti e focus su meccanismi innovativi di finanziamento, sostanzialmente su 4 aree tematiche (mobilitazione delle risorse interne, flussi illeciti di finanziamento, equità fra privati e nuove forme di partenariato). Il forum cerca di migliorare la capacità dell’Africa di esplorare meccanismi di finanziamento innovativi, intesi come reale alternativa per la trasformazione degli aiuti in reali investimenti. Per seguire gli sviluppi del forum potete accedere alla UNECA page.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/view/group/main/main/id/00033188.html

14 ottobre – Somalia: stretta fra siccità e fame
Nella morsa della della siccità e tormentata da un conflitto che dura 20 anni, la Somalia è probabilmente il paese più difficile al mondo per gli interventi umanitari. E’ stata dichiarata la carestia in due regioni della Somalia del sud, il Lower Shabelle e il Southern Bakool. Il World Food Programme (WFP) afferma che il numero di persone che necessitano di assistenza alimentare in Somalia è ora di 3,7 milioni – oltre un terzo dell’intera popolazione del paese – a causa del peggiorare della siccità e del conflitto oltre che per gli alti prezzi del cibo. Oltre 2 milioni di persone, che hanno bisogno di assistenza alimentare, sono al momento irraggiungibili a causa delle condizioni di insicurezza. I prezzi dei cereali di base sono ai livelli più alti registrati. In Somalia si registrano tra i più alti livelli di malnutrizione al mondo, con un bambino su quattro che, nel sud del paese, soffre di malnutrizione acuta.

Fonte: Thomas Reuters Foundation
Link: http://www.trust.org/item/20141014143405-75r91/?source=search

15 ottobre – Costa d’Avorio
Il processo per l’ex first lady della Costa d’Avorio, Simone Gbagbo, e per alcune figure appartenenti all’ex partito di governo inizierà la prossima settimana. Simone Gbagbo, sarà processata per presunti crimini contro l’umanità, tra cui omicidio, stupro e altre forme di violenza sessuale, altri atti disumani e persecuzione, commessi durante la crisi postelettorale.

La guerra civile che ha insanguinato la Costa d’Avorio, era stata causata proprio dal rifiuto della sconfitta elettorale da parte di Gbagbo nei confronti di Alassane Ouattara. Torture, bombardamenti, repressione dei dissidenti, milioni di sfollati, esecuzioni sommarie, stupri e mutilazioni a colpi di machete, dovrebbero trovare presto dei responsabili.

Fonte: Thomas Reuter Foundation
Link: http://www.trust.org/item/20141015215430-ubnia/?source=search

16 ottobre – Tanzania: i donatori sospendono gli aiuti
I donatori stranieri hanno trattenuto gli aiuti alla Tanzania a seguito di presunti casi di corruzione. Molti ufficiali sarebbero accusati di aver trasferito $124 milioni (97 milioni di euro) dalla banca centrale a compagnie energetiche private. I donotori avevano promesso un’iniezione di 437 milioni per il biennio 2014/15. Adesso però premono per avere un outcome credible e far luce sulle accuse di corruzione, prima di procedere con il resto dei fondi.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201410180075.html

Sierra Leone, Liberia e Guinea: le altre vittime dell’Ebola
I bambini in Liberia, Sierra Leone e Guinea sono stati profondamente sconvolti dall’Ebola. Il virus ha prodotto più di 3.700 orfani, i quali sono stati rinchiusi nelle scuole per precauzione, senza poter svolgere attività sportive o giochi e tutte le attività in cui c’è maggiore contatto e quindi più rischio di contagio.

Sarah Crowe, il portavoce dello United Nations Children’s Fund (UNICEF), ha potuto constatare come la febbre emorragica abbia sconvolto ogni aspetto della vita quotidiana di tutti i bambini. Essi non possono più andare a scuola, uscire, giocare, né tornare dalle loro famiglie. Molti di loro non hanno più nessuno in grado di potersi prender cura di loro.

Fonte: Thomas Reuters Foundation
Link: http://www.trust.org/item/20141017194651-c125e/?source=jtOtherNews3

17 ottobre – Nigeria: verso l’accordo per la liberazione delle duecento studentesse rapite

L’esercito nigeriano ha annunciato che è stato raggiunto un accordo con il gruppo integralista Boko haram, che prevede una tregua e la liberazione delle circa duecento studentesse rapite.

L’intesa è stata raggiunta dopo mesi di negoziati, ha dichiarato il rappresentante del governo nigeriano, Hassan Tukur. Una delegazione nigeriana e gli esponenti dei ribelli si sono incontrati due volte nel vicino Ciad, grazie alla mediazione del suo presidente, Idriss Déby. La settimana prossima ci sarà un nuovo incontro nella capitale del Ciad, Ndjamena, per definire i termini del rilascio delle studentesse.

Le ragazze sono state sequestrate da uomini armati il 14 aprile 2014 nella loro scuola nella città di Chibok, nello stato di Borno. Inizialmente erano quasi 300, ma alcune decine sono riuscite a scappare subito saltando giù dai camion o approfittando delle soste. Boko haram aveva proposto al governo nigeriano uno scambio di prigionieri e aveva promesso di rilasciare le ragazze in cambio della liberazione di miliziani detenuti. Ma il governo aveva rifiutato la proposta.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201410180129.html

Mozambico: Renamo rigetta il risultato delle elezioni

L’ex movimento ribelle del Mozambico, il Renamo, ha rigettato i risultati delle elezioni generali di mercoledì, a causa delle “serie irregolarità” accadute. Non è una novità. Renamo non ha mai accettato i risultati di qualsiasi elezione mozambicana. E’ accaduto persino nel 1994, quando secondo il rappresentante della Nazioni Unite, Aldo Ajello, si erano svolte “le migliori elezioni mai avute in Africa”.

A Maputo, Antonio Muchanga, il portavoce del leader di Renamo Afonso Dhlakama, ha parlato di una serie di problemi e irregolarità, alcune di esse già note alla realtà africana, altre nuove. Ad esempio vicino alla scuola primaria Macombe è stata ritrovata una borsa contenente schede elettorali senza nome ed è stato messo a tacere l’accaduto. Ha parlato inoltre degli scontri avvenuti in alcuni quartieri di Beira e Nampula la notte prima delle elezioni, tra la polizia e i simpatizzanti di Renamo. Atti di intimidatori sostiene.

Tuttavia Frelimo e gli osservatori internazionali sostengono che questi isolati episodi non abbiamo influito sul risultato elettorale complessivo. Il candidato di Frelimo, Filipe Nyusi, dovrebbe vincere attenstandosi attorno al 60%.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201410171268.html

Sudan ancora vittime

Le forze ribelli in Rokoro, nel Darfur centrale hanno annunciato di aver ucciso numerose persone fra le truppe governative e i miliziani filogovernativi durante l’attacco di giovedì sera. Venerdì invece la Sudanese Air Force ha bombardato l’area a est di Jebel Marra.

Il portavoce del Sudan Liberation Movement, sotto il comando di Abdel Wahid El Nur (SLM-MM), ha riportato l’uccisione di 21 truppe governative ed ha dichiarato che questo attacco era un tentativo da parte dei miliziani di impossessarsi della strada che unisce il nord ed il Darfur centrale, chiusa dal 2003. Il tentativo è fallito ed a farne le spese, sono state anche due donne innocenti e 3 cisterne d’acqua.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201410180060.html

18 ottobre: nuovi attacchi e vittime nella Repubblica Democratica del Congo
Numerose persone sono morte durante un nuovo attacco nella travagliata Repubblica Democratica del Congo, nella provincia di Nord Kivu. A pochi giorni di distanza da un altro massacro, sono rimasti uccisi 10 donne, 8 bambini e 4 uomini. Gli assalti aumentano i dubbi riguardo le rivendicazioni del governo, il quale ha difeso un gruppo Ugandese, l’ADF-NALU che ha terrorizzato l’area negli ultimi due decenni.

“Questo è un genocidio, lo è il modo in cui l’ADF uccide queste persone” afferma Omar Kavota, della Civil Society of North Kivu.
Qualche giorno prima il capo della missione (MONUSCO) delle Nazioni Unite, ha ribadido il fermo aiuto nel cercare di neutralizzare l’ADF e di ottenere il rilascio dei rimanenti ostaggi ed il completo ripristino del controllo statale sulla zona.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201410180129.html
http://allafrica.com/stories/201410171183.html