Rassegna settimanale 29 settembre-5 ottobre: Sud est asiatico
29 settembre, Sri Lanka- Il Movimento 969 vuole proteggere i Buddhisti
Il monaco buddista Ashin Wirathu, conosciuto per le sue idee anti-islamiche, ha detto che il suo movimento si unirà a un gruppo dello Sri Lanka per proteggere i Buddhisti, che lui considera una minoranza “minacciata”.
Wirathu è a capo del movimento 969 iniziato ai margini della società che ora ha adepti in tutta la Birmania. Il movimento 969 è intenzionato a collaborare con il gruppo dello Sri Lanka Bodu Bala Sena (o Buddhist Power Force), accusato di istigazione alla violenza contro le minoranze islamiche del Paese.
Wirathu ha parlato nella capitale, Colombo, di fronte a migliaia di monaci e laici del Paese.
Le autorità dello Sri Lanka hanno permesso la visita nonostante le proteste dei religiosi musulmani e dei gruppi politici islamici.
Fonte: AP News
Link: http://asiancorrespondent.com/127059/hardline-burmese-monk-well-join-hands-with-sri-lankan-radicals/
Cambogia- La Cambogia non vuole i rifugiati dell’Australia
Un centinaio di persone hanno protestato fuori dall’ambasciata australiana di Phnom Penh venerdì a seguito della conclusione dell’accordo bilaterale tra il governo cambogiano e quello australiano che consente l’invio di rifugiati australiani in Cambogia.
Il Presidente del Centro per i diritti umani della Cambogia, Virak Ou, ha detto che la Cambogia non è nella situazione adatta ad accogliere rifugiati. La Cambogia è un Paese povero e il sistema sanitario non è avanzato. Secondo l’accordo, la Cambogia dovrebbe ricevere nei prossimi quattro anni aiuti allo sviluppo per 35 milioni di $ in cambio della gestione dei rifugiati dei centri di detenzione di Papua Nuova Guinea e dell’Australia continentale.
Questa operazione aiuterebbe lo svuotamento dei centri di detenzione delle isole Nauru e Manus della Papua Nuova Guinea. La Cambogia di volta in volta, poi, potrà scegliere il numero dei rifugiati da accogliere, iniziando con un numero molto piccolo di quattro o cinque.
Fonte: Southeast Asian times
Link: http://www.southeastasiantimes.com/
30 settembre, Tailandia- Braccialetti di identificazione per i turisti
Il Ministro del turismo tailandese ha detto che sta considerando di introdurre dei bracciali di identificazione per i turisti così che “quando sono fuori a festeggiare e, per esempio, si ubriacano o si perdono possono essere facilmente assistiti”.
Questa scelta nasce dall’omicidio di due giovani turisti inglesi (Hannah Witheridge 23 anni e David Miller 24 anni) e dal conseguente problema della sicurezza dei visitatori stranieri.
Il nuovo piano prevede che gli hotel forniscano i turisti di questi braccialetti, aventi un numero di serie legato al loro documento di identità e che mostri i contatti dell’hotel dove alloggiano. Non è ancora chiaro se i turisti devono o possono indossare i bracciali.
La reazione degli hotel a questa proposta è stata diversa: chi ha accolto volentieri l’idea e chi invece non l’ha apprezzata.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/127099/thailand-considers-id-wristbands-for-tourists/
Vietnam- Poliziotto cinese ucciso da barcaioli vietnamiti
Le autorità cinesi di frontiera hanno dichiarato che un poliziotto è morto dopo che venti vietnamiti hanno attaccato lui e altri agenti che avevano sequestrato una barca sospettata di contrabbando nella provincia sud dello Yunnan.
Il poliziotto Li Shunlin assieme a sette colleghi stava portando la barca sequestrata a un molo quando un’imbarcazione vietnamita è entrata in territorio cinese sul Fiume Rosso.
I vietnamiti a bordo avrebbero tentato di salire nella nave sequestrata ma, non riuscendoci, hanno cominciato a tirare pietre a Li e ai suoi colleghi. Li, ferito alla testa, è caduto in acqua quando la barca è stata colpita con violenza ed è stato portato via dalla corrente del fiume.
Il suo corpo senza vita è stato trovato due giorni dopo su un argine di un fiume in Vietnam.
Fonte: AP news
Link: http://asiancorrespondent.com/127095/chinese-policeman-killed-in-clash-with-vietnamese-boatmen/
1 ottobre- Birmania- La violenza settaria intralcia le riforme
Il Ministro degli Esteri della Birmania ha dichiarato che la violenza settaria tra i Buddisti e la minoranza islamica mette in difficoltà la transizione alla democrazia.
Nonostante questo, però, le importantissime elezioni democratiche previste per l’anno prossimo saranno libere e imparziali.
Il governo, inoltre, ha iniziato un processo che permetterà ai musulmani apolidi Rohingya che hanno vissuto in Birmania da tre generazioni di diventare cittadini naturalizzati. Il governo, però, non riconosce ancora i Rohingya come un gruppo etnico.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/127114/burma-says-sectarian-violence-challenges-reforms/
2 ottobre, Filippine- La Filippine sono con Hong Kong
Le Filippine appoggiano il movimento di Hong Kong perché sostengono che Pechino non dovrebbe utilizzare la forza per porre fine alle proteste e per risolvere le questioni territoriali, come quelle nel Mar cinese meridionale.
Circa 50 membri del partito Akbayan hanno portato al picchettaggio di giovedì davanti all’ufficio consolare cinese nella capitale filippina ombrelli gialli in supporto alla “lotta per la democrazia” di Hong Kong e ombrelli neri per “le pratiche non democratiche della Cina nella regione”. I partecipanti hanno anche postato “selfie” con gli ombrelli per mostrare il loro supporto ai dimostranti di Hong Kong.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/127157/filipinos-express-support-for-hong-kong-protest/
3 ottobre- Tailandia- Satish Sehgal non verrà più deportato
Il tribunale civile tailandese ha revocato un ordine di deportazione contro il Presidente dell’Associazione Tailandia-India, Satish Sehgal. Il Presidente era stato condannato per la sua partecipazione alle proteste anti-governative della Commissione per le Riforme democratiche. La partecipazione a raduni è stata proibita successivamente con l’Emergency Decree e per questo il Presidente era stato condannato alla deportazione dal Paese.
Satish Sehgal aveva contestato la condanna perché lui aveva terminato tutte le attività politiche dopo l’approvazione del Emergency Decree. La corte ha emesso un’ingiunzione contro la deportazione di Satish sottolineando che lui ha fatto molto per la Tailandia e per il suo sviluppo.
La condanna è stata così revocata.
Fonte: Southeast Asian times
Link: http://www.southeastasiantimes.com/
4 ottobre, Birmania- USA preoccupati per la fine che potrebbero fare i Rohingya non naturalizzati
Gli USA sono preoccupati per la bozza del piano d’azione della Birmania finalizzato a ridurre le tensioni tra i buddisti e i musulmani apolidi che prevede la possibilità per coloro che non ottengono la cittadinanza di essere detenuti in campi temporanei.
Il portavoce americano, Jen Psaki, ha sollecitato la Birmania di considerare i consigli della comunità internazionale e di procedere a una revisione e implementazione del piano.
Il piano nasce per porre freno alle tensioni settarie e permettere ai Rohingya che riescono a dimostrare di abitare in Birmania da tre generazioni di essere naturalizzati e diventare cittadini a tutti gli effetti. Il piano, però, non li riconosce come una minoranza etnica.
Fino a oggi i Rohingya sono stati considerati dal governo degli immigrati irregolari dal Bangladesh.
Fonte: Asian correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/127213/us-concerned-burma-will-put-noncitizens-in-camps/
(Featured image source: Wikimedia)