Rassegna settimanale 19-26 luglio 2014: Giappone e Corea del Sud
19 luglio, Corea- La Corea affronta la question Comfort women con il Giappone
La Corea del sud ha detto che riprenderà le discussioni sulle comfort women con il Giappone la prossima settimana, nonostante un raffreddamento delle relazioni diplomatiche.
Il Ministro degli Esteri ha detto che l’incontro- il terzo da quando i due Paesi hanno cominciato a tenere un confronto mensile sulla questione, lo scorso Aprile- avrà luogo a Seul mercoledì.
L’incontro era stato programmato per giugno ma la Corea l’aveva poi lasciato in sospeso dal momento in cui il Giappone aveva deciso di rivedere le scuse storiche del 1993.
Nonostante in Giappone l’opinione comune riconosca l’esistenza del fenomeno delle “schiave del sesso” coreane e la colpa del governo dell’epoca, alcuni politici di destra, Abe incluso, continuano a mettere in dubbio la questione e a sostenere che i bordelli erano gestiti da prostitute professioniste.
In realtà durante gli anni della guerra più di 200.000 donne, provenienti da Corea, Cina e altri Paesi asiatici, sono state costrette a lavorare nei bordelli giapponesi.
Questo atteggiamento da parte del Giappone ha reso molto tese le relazioni con la Corea e gli altri partner asiatici.
Fonte: Japan today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/s-korea-japan-to-resume-comfort-women-talks
20 luglio, Giappone- Abe vuole continuare a tenere aperto il dialogo con Putin
Il Primo Ministro Abe ha espresso la speranza di poter continuare a dialogare con il Presidente russo Putin, nonostante le critiche mosse contro la Russia a seguito dello schianto dell’aereo della Malesia in Ucraina.
Abe, durante un discorso tenuto a Shimonoseki, nella prefettura di Yamaguchi, ha detto: “La Russia dovrebbe impegnarsi costruttivamente in varie questioni internazionali, agendo come un Paese responsabile. Affinché questo accada continuerò a dialogare con Putin”.
Abe ha anche affermato la sua volontà a cooperare con la comunità internazionale per scoprire la verità sull’aereo precipitato, che sembra essere stato abbattuto.
Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/108684.php
23 luglio, Giappone- Scuse ufficiali in vista per la questione delle Comfort women
Il governo giapponese ha rassicurato la Corea del sud sul fatto che presenterà delle scuse ufficiali per quanto riguarda i bordelli istituiti per i soldati giapponesi durante la II guerra mondiale.
Junichi Ihara, capo del dipartimento degli Affari di Asia e Oceania del Ministero degli Esteri giapponese, ha fatto questa dichiarazione durante un incontro con Lee Sang Deok, capo del dipartimento degli Affari dell’Asia nord orientale del Ministero degli Esteri della Corea del sud.
Ihara stava informando i coreani sulla revisione del Kono statement del 1993, dichiarazione che riconosceva lo sfruttamento delle Comfort women durante la guerra.
Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/108740.php
Giappone- Il Giappone firma un accordo di libero scambio con la Mongolia
Il Giappone e la Mongolia hanno firmato un accordo di libero scambio martedì. Il Giappone vuole sfruttare l’economia mongola in rapida espansione e la sua ricca scorta di risorse naturali.
L’accordo prevede l’esenzione dalle tasse di prodotti vari che vanno dalla carne alle automobili per quanto riguarda tutte le esportazioni mongole e il 96% dei prodotti inviati dal Giappone in Mongolia. Questo progetto si dovrebbe realizzare nei prossimi dieci anni.
L’accordo dovrebbe migliorare la stabilità nella regione, che ha visto delle tensioni crescenti nell’ultimo periodo a cause dell’atteggiamento giapponese nei confronti della Corea del Nord.
La Mongolia, infatti, è una delle poche nazioni ad avere relazioni diplomatiche formali con Pyongyang. Delle relazioni più forti con questo Paese potrebbero, quindi, aumentare la stabilità in Asia Nord-orientale.
Un aspetto che è stato criticato è stato l’introduzione nell’accordo del così detto investor-state dispute settlement (ISDS), che permette alle aziende di fare una richiesta di compensazione se pensano che la politica di governo abbia danneggiato i loro investimenti.
Nonostante in questo modo l’accordo sia più a favore del Giappone, i funzionari mongoli hanno considerato la clausola necessaria per incoraggiare le aziende giapponesi a investire nel proprio Paese.
Gli scambi tra Giappone e Mongolia si sono aggirati intorno ai 31 bilioni di Yen l’anno scorso, una cifra incomparabile con gli scambi commerciali con la Cina e gli USA.
Fonte: Japan today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/japan-mongolia-sign-free-trade-deal
25 luglio, Corea- Incontro tra la Presidente coreana e il governatore di Tokyo
Il Presidente coreano Park Geun-Hye ha tenuto un insolito incontro con il governatore di Tokyo Yoichi Masuzoe, nonostante le relazioni diplomatiche sempre più tese.
Durante l’incontro Park ha richiesto ancora una volta che il governo giapponese affronti le questioni irrisolte del periodo coloniale 1910-1945. La questione più scomoda è quella delle “comfort women”, che per Park non è meramente bilaterale ma riguarda i diritti umani in generale.
La questione è causa di una grande irritazione nelle relazioni giapponesi con i Paesi del sud-est asiatico e la Corea del sud in particolare.
Park ha detto a Masuzoe che “le dichiarazioni improprie fatte dai politici sulle questioni storiche, rendono ancora più difficili le relazioni bilaterali”.
L’incontro ha avuto luogo il giorno dopo l’intervento della Commissione ONU per i diritti umani affinché il Giappone riconosca la verità dei fatti e permetta un’indagine indipendente sulla questione.
Dall’inizio della sua presidenza, 18 mesi fa, Park non ha incontrato nessun funzionario giapponese.
Fonte: Japan today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/s-korean-president-meets-tokyo-governor
Giappone- Il Giappone chiede il cessate il fuoco a Gaza
Il Giappone giovedì ha chiesto il cessate il fuoco a Gaza, per porre fine ai combattimenti fra Israele e Hamas.
Il vice Ministro degli Esteri Nobuo Kishi in un incontro con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che entrambe le parti devono cessare l’uso della violenza immediatamente.
Stessa cosa avrebbe detto Abe durante la sua telefonata a Netanyahu.
Il Consiglio per i Diritti umani dell’ONU mercoledì ha adottato una risoluzione che condanna le operazioni militari di Israele a Gaza e ha promesso di investigare le violazioni di diritto internazionale. Il Giappone non ha votato perché preoccupato del fatto che si denunciasse solo una delle due parti coinvolte nel conflitto.
Le violenze a Gaza continuano.
Fonte: The Japan times
Link: http://www.japantimes.co.jp/news/2014/07/25/national/politics-diplomacy/japan-calls-for-immediate-cease-fire-in-gaza/
26 luglio, Giappone- Il Giappone rifiuta l’intervento dell’ONU nella questione Comfort women
Il Giappone ha rifiutato la richiesta di un garante dell’ONU di accettare la piena responsabilità per aver costretto molte donne asiatiche a prostituirsi per i soldati giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
La commissione per i Diritti umani dell’ONU ha richiesto al Giappone di riconoscere l’uso delle “comfort women” durante la guerra.
Il Ministro degli Esteri giapponese ha risposto ricordando che la commissione si rifà alla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici del 1979.
La Convenzione non si deve applicare a questioni antecedenti al 1979 e, quindi, neanche alle comfort women.
Il Giappone ha riconosciuto l’esistenza dei bordelli e delle comfort women nel 1993 con il Kono Statement ma non ha mai ammesso la complicità del governo.
Una serie di politici di centro destra, inoltre, mette ancora in dubbio che le comfort women non fossero prostitute di mestiere.
Il Giappone comunque dal 1995 al 2007 ha offerto risarcimenti in danaro alle comfort women attraverso fondi privati. Molte delle vittime, però, non hanno accettato i soldi perché non provenivano direttamente dal governo.
Fonte: Japan today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/japan-rejects-u-n-committees-call-on-comfort-women
(Featured image source: Wikimedia commons)