Rassegna settimanale 21 – 27 giugno: Cina e Corea del Nord
21 giugno – Cina: altri 13 morti nello Xinjiang
13 persone sono state uccise in un attacco ad una caserma di polizia nella provincia occidentale di Xinjiang. E’ questo l’ennesimo episodio di sangue nella provincia cinese in cui è radicata la minoranza degli Uighuri, etnia turcofona e musulmana. “Nella mattina del 21 giugno, un gruppo di delinquenti si e’ introdotto con un’autovettura in un edificio della polizia nella contea di Yecheng, vicina alla citta’ di Kashgar, e ha fatto esplodere delle bombe”, ha affermato il governo locale in un comunicato dai toni sbrigativi diffuso su Internet. “La polizia ha abbattuto i 13 aggressori”, hanno precisato le autorità senza aggiungere altri particolari. Secondo un giornale di Hong Kong, tuttavia, almeno dieci poliziotti sono rimasti feriti.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-27953160
22 giugno –Cina: protesta dei cristiani nello Zhejiang
La grande manifestazione di protesta dei cristiani della provincia meridionale del Zhejiang contro la campagna di demolizioni delle chiese e di rimozione delle croci dai luoghi di culto, prevista per oggi, sarà con ogni probabilità annullata. Uno dei leader cristiani dell’area spiega che la polizia ha chiamato diversi pastori protestanti e li ha “avvertiti di non unirsi” alla protesta silenziosa organizzata davanti agli uffici del governo della contea di Pingyang, nella municipalità di Wenzhou.
Fonte: Asia News
Link: http://www.asianews.it/news-en/Wenzhou,-police-threaten-Christians-who-want-to-protect-churches-and-crosses-31433.html
23 giugno – Cina: vittime maltempo
Nel sud della Cina i 5 giorni di intensi temporali hanno causato la more di 26 persone, 3 dispersi e una perdita ai danni dell’economia di oltre 4 miliardi di yuan ($650 million). I temporali hanno causato allagamenti e smottamenti e distrutto più di 8700 case, danneggiato alter 66000 e reso inutilizzabili più di 42000 ettari di terreno coltivato.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/124019/26-dead-3-missing-in-southern-china-rainstorms/
24 giugno – La Cina apre 24 stazioni di polizia nei monasteri tibetani di Labrang
Per intensificare ancora di più la sorveglianza e il controllo sui monasteri buddisti tibetani, il governo cinese ha deciso di aprire 24 stazioni di polizia all’interno dei luoghi di culto di Labrang, nella provincia del Gansu. Un documento ufficiale definisce la decisione “una parte della recente attenzione dedicata alla politicizzazione dei monasteri” dell’area, dove decine di tibetani si sono auto-immolati dal 2009 per protestare contro le ingerenze cinesi in Tibet.
Per il gruppo International Campaign for Tibet, la mossa “fa parte delle politiche del governo cinese, che prevedono di mettere quasi tutti i monasteri della regione sotto il diretto controllo dell’esecutivo, intensificando al contempo la presenza del Partito nelle aree rurali e urbane del Tibet”. Il governo cinese sta cercando di rimpiazzare la fedeltà dei tibetani al Dalai Lama con la fedeltà al sistema Stato-Partito. In questo modo, cercano di minare l’identità nazionale tibetana sin dalle sue radici.
Secondo un comunicato del gruppo, con base a Washington, “dopo le proteste che hanno scosso il Tibet nel 2008 il governo cinese ha adottato una strategia mirata: aumentare la presenza del Partito come risposta all’instabilità. Questa strategia ha prodotto un approccio ancora più pervasivo e sistematico alla cosiddetta ‘educazione patriottica’, alla ‘gestione’ e alla ‘messa in sicurezza’ dei monasteri. Inoltre, ha fatto impennare il lavoro dei funzionari governativi in tutta l’area”.
Fonte: Asia News
Link: http://www.asianews.it/news-en/China-opens-24-police-stations-in-monasteries-in-Labrang-31441.html
Cina: Rilasciati I due scrittori tibetano imprigionati 4 anni fa
I due scrittori tibetani, Jangtse Donkho e Buddha, sono stati rilasciati dalla prigione situata nella provincial di Sichuan dopo aver scontato la sentenza di 4 anni per incitazione al separatismo. I due scrittori, che lavoravano per il giornare tibetano Shar Dungri (Eastern Snow Mountain) erano stati arrestati a metà 2010 e giudicati colpevoli dopo aver subito un processo senza poter esser difesi da un avvocato e senza l’utilizzo di un interprete. In molti fra organizzazioni e attivisti dei diritti umani si erano opposti a questa sentenza ma senza riuscire ad ottenere l’annullamento della condanna.
Fonte: Thomas Reuters Foundation
Link: http://www.trust.org/item/20140624134721-b8eyx/?source=search
26 giugno – Corea del Nord: missili a raggio corto nel Mar del Giappone
La Corea del Nord ha sparato 3 missili a corto raggio nel Mar del Giappone in quella che sembra essere una prova di forza in vista della visita del presidente cinese Xi Jinping in Corea del Sud. Gli ordigni sono stati lanciati dalla città portuale orientale di Wonsan e hanno volato per circa 190 chilometri prima di cadere nelle acque del mare orientale. La conferma viene dal ministero sudcoreano della Difesa.
Un portavoce del dicastero ha spiegato alla France Press: “Stiamo ancora cercando di capire che tipo di missili fossero esattamente. Non è chiaro se Pyongyang abbia voluto testare nuove armi o abbia sparato per provocare in maniera intenzionale”. Secondo il funzionario, le forze di difesa sudcoreane hanno aumentato il livello di vigilanza sul confine.
Xi Jinping è atteso a Seoul la prossima settimana: si tratta della prima volta in più di 2 decenni che un leader cinese si rechi al Sud prima di visitare la parte nord della penisola. Inoltre, il giovane leader nordcoreano Kim Jong-un deve essere ancora invitato a Pechino.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-28076569
Cina e la crisi in Iraq
I gruppi cinesi del greggio si preparano all’eventualità di lasciare l’Iraq, dopo la ripresa dell’offensiva dei jihadisti dell’ISIL, i guerriglieri dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante. Nonostante la maggiore parte dei diecimila dipendenti dei grandi gruppi statali cinesi del greggio in Medio Oriente si concentri nel sud dell’Iraq, lontano dalle zone colpite dall’offensiva dei guerriglieri sunniti, i piani di evacuazione del personale sono già pronti.
Potrebbe esser un duro colpo per la Cina che è il maggiore investitore in Iraq e il primo partner nel settore del greggio. I gruppi petroliferi cinesi sono presenti da anni sul territorio iracheno che occupa un ruolo fondamentale per l’approvvigionamento energetico di Pechino, impegnata da tempo a diversificare le sue fonti: l’Iraq occupa un posto di primo piano nella diversificazione delle fonti da cui attingere il greggio per non creare un’eccessiva dipendenza dai alcuni grandi esportatori come Arabia Saudita e Venezuela.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/124176/iraq-crisis-exposes-chinas-reliance-on-foreign-oil/
Nord Corea – La minaccia di guerra agli Usa per il film su Kim – Jong
Il ministro degli esteri nord coreano ha affermato alla stampa che la realizzazione del film potrebbe costituire un “atto di guerra”. Ha inoltre aggiunto “ fare e realizzare un film in cui si mostra il complotto per colpire il nostro sommo leader è il più lampante atto di terrorismo e guerra nei confronti di un paese e non verrà assolutamente tollerato”.
Il film in questione si chiama The Interview. L’attore e regista Seth Rogen ha replicato su Twitter: “in genere le persone non vogliono uccidermi per uno dei miei film, almeno non fino a quando hanno 12 dollari per vederlo”.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-28014069
27 giugno – Cina: continuano le inchieste anti-corruzione all’interno del Partito Comunista Cinese
Il governo centrale cinese ha messo in stato di accusa per corruzione e rimosso dal suo incarico Su Rong, fino a oggi vice presidente della Conferenza consultiva politica del Popolo cinese, organo che affianca l’Assemblea nazionale del Popolo (il “Parlamento” del Paese). Su, che ha anche guidato il Partito comunista della provincia del Jiangxi, è il funzionario di più alto grado a essere eliminato dalla scena pubblica.
Dall’inizio della campagna anti-corruzione lanciata dal presidente Xi Jinping subito dopo il suo ingresso in carica, nel novembre 2012, le autorità centrali hanno arrestato decine di migliaia di funzionari di vario livello. Durante un’audizione dell’autorità anti-corruzione, i dirigenti hanno sottolineato di aver scoperto e denunciato 314 casi di “serie violazioni alla disciplina”, un eufemismo usato per definire la corruzione nei quadri comunisti. Lo scorso anno i casi erano stati in totale 175.
Un altro ad essere processato per corruzione è anche il capo della città meridionale di Guangzhou del Partito Comunista Cinese, Wan Qingliang. E’ sospettato di aver commesso “serie violazioni disciplinary” ha detto la Central Commission for Discipline Inspection usando un eufemismo.
Fonte: Thomas Reuters Foundation
Link: http://www.trust.org/item/20140627090427-4djlp/?source=reOtherNews3
Cina, il dissidente uighuro Ilham Tothi “senza cibo e incatenato” in carcere
Lasciato senza cibo per oltre una settimana, e con le gambe incatenate: è il trattamento riservato a Ilham Tothi, professore di economia di etnia uighura e famoso attivista per i diritti delle minoranze che vivono in Cina. Il professore accademico è in carcere dallo scorso gennaio. A dare la notizia è stato il suo avvocato Li Fangping, che solo questa settimana ha potuto incontrare l’assistito per la prima volta dall’arresto.
Il digiuno forzato è avvenuto dopo l’attentato alla stazione ferroviaria di Kunming, lo scorso marzo, nel quale sono morte 29 persone. Per le autorità cinesi i separatisti uighuri dello Xinjiang sarebbero responsabili dell’attacco e Tohti è famoso agli occhi del governo cinese per i suoi interventi pubblici a favore della questione uighura. Tuttavia stavolta non esistono prove che Tohti abbia sostenuto il movimento separatista e dal giorno del suo arresto l’accademico continua a proclamarsi innocente.
Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/124197/china-detained-uighur-scholar-went-for-days-without-food/