Rassegna settimanale 26 - 31 maggio: Africa Subsahariana

Rassegna settimanale 26 – 31 maggio: Africa Subsahariana

26 maggio – Sierra Leone: 5 morti a causa dell’Ebola, rischio epidemia

5 persone sono morte in Sierra Leone a causa dell’epidemia dell’Ebola. Il World Health Organisation (WHO) ha segnalato una nuova espansione del virus ed un serio rischio che la situazione possa sfuggire al controllo.

Sembra che l’Ebola, una febbre emorragica con un tasso di mortalità che può raggiungere il 90%, abbia ucciso da marzo 185 persone in Guinea e la Liberia. Questi sono i primi casi nell’Africa occidentale.
L’Ebola è endemica in sttai come la Repubblica Democratica del Congo, l’Uganda e il Sud Sudan.

Fonte: Thomas Reuters Foundation
Link: http://www.trust.org/item/20140526133320-abu1r/?source=jtOtherNews1

Djibouti : Somali i sospettati della bomba suicida

Il Ministro dell’Interno di Djibouti ha affermato che sono due somali i sospettati che avrebbero fatto esplodere la bomba suicida sabato in un ristorante pieno di personale militare occidentale. L’esplosione ha ucciso 3 persone e ferito almeno altre 15. Tra i feriti ci sono anche membri dell’Unione Navale Europea e appartenenti a missioni marittime di sicurezza.

Djibouti, ospita una base militare francese ed è l’unica base militare americana in Africa. Divide inoltre i suoi confine meridionali con la Somalia e il gruppo legato ad Al Qaeda, Al Shabaab, che continua a crescere in concomitanza con l’aumento delle repressioni governative. Al Shabaab è attivo sia all’interno della Somalia che all’esterno, dove è responsabile di numerosi attacchi, come quello in Kenya dello scorso anno che ha ucciso 67 persone.

Fonte: Thomas Reuters Foundation
Link: http://www.trust.org/item/20140525120442-mvr6k/?source=jtOtherNews2

28 maggio – Mozambico: 35 organizzazioni si presentano alla tornata elettorale

A presentare le liste per partecipazione alle elezioni presidenziali, parlamentari e provinciali che si terranno il 15 ottobre, sono stati 30 partiti politici, 3 coalizioni e 2 liste civiche indipendenti. Grandi aspettative ed una alta partecipazione sono previste per questo triplo appuntamento.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201405290641.html

29 maggio – Continuano le violenze nella Repubblica Centro Africana

Le violenze nella Repubblica Centrafricana non accennano a diminuire. Il 28 maggio almeno quindici persone sono state uccise nella chiesa di Notre Dame de Fatima, a Bangui, e per rappresaglia nel centro della capitale sono spuntati blocchi e barricate.

L’attacco segue quello del 25 maggio, quando tre giovani musulmani impegnati in una partita di calcio interreligiosa sono stati linciati e mutilati nel quartiere PK5, sempre a Bangui, mentre il 22 maggio almeno una persona è stata uccisa negli scontri scoppiati a Bambari, 300 chilometri a nordest di Bangui. Qui le forze di pace francesi avevano cercato di disarmare i ribelli islamici, provocando la reazione di una folla che ha occupato le strade imbracciando machete e fucili. Un portavoce dei ribelli ha dichiarato che le truppe hanno sparato sui civili, uccidendone tre e ferendone sei. La Francia ha smentito, parlando solo di spari di avvertimento in aria.

La crisi nella CAR è cominciata alla fine del 2012, quando i ribelli Séléka hanno lanciato una campagna militare contro il presidente François Bozizé, costringendolo alla fuga e sostituendolo con il loro leader Michel Djotodia. Ma il conflitto tra i Séléka e i sostenitori di Bozizé, a cui si sono aggiunte le milizie di autodifesa contro i ribelli musulmani chiamate anti-balaka (anti-machete), formate dalla popolazione cristiana, sono continuate. Gli scontri hanno provocato centinaia di morti e la fuga di centinaia di migliaia di civili. Nel gennaio del 2014, di fronte all’impossibilità di controllare la situazione, Djotodia si è dovuto dimettere ed è stato nominato un governo provvisorio guidato dalla presidente Catherine Samba-Panza.

Per stabilizzare il paese nel dicembre del 2013 la Francia ha inviato un contingente militare e le Nazioni Unite hanno lanciato la missione multinazionale Misca. Nell’aprile del 2014 l’Unione europea ha ufficializzato l’invio di una sua missione e l’Onu ha deciso il dispiegamento di 12mila caschi blu entro settembre. Queste iniziative non sono però bastate a fermare le violenze delle milizie anti-balaka, responsabili di linciaggi e torture ai danni dei civili musulmani. Recentemente le Nazioni Unite hanno denunciato che nel centro e nel sud del paese è in corso una vera e propria pulizia etnica. Quello del 28 maggio a Bangui è il peggiore attacco compiuto da milizie islamiche nella capitale negli ultimi cinque mesi.

Fonte: Thomas Reuters Foundation
Link: http://www.trust.org/item/20140529143731-qf4wb/?source=jtOtherNews1

Mozambico – Africa Rising: Road to Mazambique

Si è svolta oggi 29 maggio, a Maputo, la prima delle due giornate dell’attesissima conferenza “Africa Rising: Road to Mazambique”, su iniziativa del governo mozambicano e del Fondo monetario internazionale. L’iniziativa ne segue una analoga che fu organizzata nel 2009 in Tanzania e riunisce politici, rappresentanti del settore privato, della società civile, del mondo accademico e delle fondazioni private.

Obiettivo: condividere le best practices che si sono consolidate in questi ultimi anni nel territorio africano, facendo riferimento alla forte performance economica dell’Africa, all’accresciuta resilienza di fronte agli shock, alle chiavi di lettura per un integrato cambiamento politico-economico ed una crescita sostenibile e condivisa dell’Africa.

Vi consigliamo di guardare il video che trovate seguendo il link sottostante.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/specials/IMF_2014/

Nigeria: ordinato un attacco su vasta scala contro il terrorismo

Il President Goodluck Jonathan giovedì ha lanciato un’operazione militare su vasta scala per porre fine all’impunità goduta fino ad ora dai terroristi della nazione.

Jonathan ha dichiarato che “l’unità e la stabilità della Nigeria così come la protezione delle vite e delle proprietà non sono negoziabili. L’unico modo per difendere la democrazia della nazione è quello di intraprendere una guerra totale contro il terrorismo”.

Fonte: All Afica
Link: http://allafrica.com/stories/201405291052.html?aa_source=acrdn-f0

Malawi: Joyce Banda rigetta il risultato delle elezioni

Sull’orlo della sconfitta, la presidente del Malawi, Joyce Banda, ha annullato le elezioni presidenziali nel Paese. Prima dell’annuncio che avrebbe confermato la vittoria del suo rivale, Peter Mutharika, Banda ha motivato la decisione tirando in ballo “gravi irregolarità” nel voto. Banda ha detto che le elezioni del 20 maggio sono “nulle” dopo un annuncio della commissione elettorale secondo cui, alla luce dei risultati parziali, era stata seriamente distanziata dal rivale.

Ha stabilito un’altra tornata elettorale a distanza di 90 giorni. Queste erano le prime elezioni tripartitiche per il Malawi.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201405291713.html?aa_source=mf-hdlns

30 maggio – In Kenya viene richiesta maggiore cautela nel dibattito politico

Il presidente Uhuru Kenyatta giovedì ha richiamato tutti i leader della nazione ad una maggiore cautela e ad abolire discorsi pubblici pieni di odio, i quali anziché unire un popolo finiscono per dividerlo.

“Vogliamo metter fine al concetto negativo di etnicità; vogliamo non dover più ascoltare discorsi pieni di odio; vogliamo vedere più lavoro a servizio della comunità ed in grado di cambiare le vite dei nostri cittadini..vogliamo vedere i nostri leader lavorare insieme, consultarsi, discutere anziché urlare l’uno contro l’altro” ha asserito il presidente Kenyatta.
“Tutti i leader – ha aggiunto – di questo governo dovrebbero seguire i principi della trasparenza e dell’equità. Lo stesso dovrebbe valere per i leader dell’opposizione, I quail dovrebbero agire responsabilmente a nome di tutta la nazione”.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/view/group/main/main/id/00030660.html

Sierra Leone: viene rivista la strategia per l’Ebola

L’ufficio del distretto medico di Kenema ha confermato ieri al Concord Times che nell’ospedale hanno un laboratorio efficiente ed uno staff competente in grado di affrontare persino i casi mortali del virus dell’Ebola. L’annuncio è avvenuto dopo aver avuto notizia di una possibile epidemia nell’est del Sierra Leone, al confine con la Guinea e la Liberia, dove sono stati rilevati numerosi casi letali.
In tutta la nazione ong e staff medici stanno procedendo con la diffusione di buone pratiche e misure di sicurezza per contenere il rischio di contagio.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201405300804.html

31 maggio – Sud Sudan : la mamma condannata a morte per apostasia sta per essere liberata

La giovane donna cristiana sudanese condannata a morte per apostasia e che qualche giorno fa ha dato alla luce la sua bambina in carcere sarà liberata “entro pochi giorni”. L’annuncio è stato dato dalle autorità del Sudan dopo settimane di mobilitazione e forti proteste da parte della comunità internazionale che ha accusato il Paese di comportamento “barbaro” e “arcaico”.

Fonte: All Africa

Link:

http://allafrica.com/stories/201406010003.html?aa_source=mf-hdlns