Rassegna settimanale 22-25 aprile: Africa Subsahariana
22 aprile, Sudan del sud- Bambini a rischio malnutrizione
Il Fondo dell’ONU per i bambini ha detto che nel Sudan del Sud quasi 250.000 bambini soffriranno di grave malnutrizione entro la fine dell’anno e decine di migliaia potrebbero morire se non si fa nulla per aiutarli.
Il portavoce dell’UNICEF Christophe Boulieroc ha dichiarato che più di 3,7 milioni di persone rischiano di trovarsi senza nulla da mangiare e tra questi ci sono 740.000 bambini che hanno meno di 5 anni.
Secondo l’UNICEF molte persone stanno mangiando cibi selvatici come bulbi e erba.
Il conflitto che continua tra il governo e i ribelli sta costringendo sempre più persone a abbandonare le loro case.
Se le violenze continuano gli agricoltori potrebbero perdere la stagione della semina e questo farebbe aumentare la malnutrizione dei bambini a livelli mai visti in precedenza.
L’UNICEF si è posta l’obietto di curare più di 150.000 bambini malnutriti attraverso cibo terapeutico, integratori, medicine, depurificatori di acqua e altre cose.
Per Boulieroc i bambini sono sempre vulnerabili ma in questi periodi di violenza intensa i bambini sono esposti a molti atri pericoli oltre alla malnutrizione (es. molti vengono separati dalle loro famiglie, altri vengono usati come soldati).
L’UNICEF ha detto di aver ricevuto solo 4,6 milioni di dollari dei 38 richiesti per la sua missione nel Sudan del sud.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404230072.html
23 aprile, Mali- Ostaggio francese ucciso
Il gruppo islamico del Mali, MUJAO, ha dichiarato di aver ucciso un ostaggio francese catturato nel novembre del 2012 con la motivazione: “la Francia è il nostro nemico”.
Il governo francese ha detto di non poter confermare la rivendicazione ma che investigherà.
Gilberto Rodrigues Leal è stato rapito mentre viaggiava in Mali e Mauritania.
Il portavoce del gruppo MUJAO, Yoro Abdoul Salam, ha parlato al telefono con l’agenzia francese AFP. Quando l’agenzia ha chiesto maggiori informazioni per quanto riguarda l’ora o il luogo della morte o delle prove come una foto, Salam ha detto che Gilberto Rodrigues Leal “è morto in nome di Allah”.
Non c’è quindi nessuna certezza per quanto riguarda la morte, ma ci si aspetta comunque il peggio.
Il Presidente francese ha detto che “farà di tutto per scoprire la verità… e che non lascerà questo atto impunito”.
I francesi sono mal visti in Mali perché durante la guerra civile hanno inviato truppe in aiuto dei leader militari. I soldati francesi hanno aiutato a estromettere le truppe islamiche da molti territori del nord, tramite una missione militare che ha visto coinvolte più di 5.000 soldati.
Oggi la Francia ha gradualmente ridotto le sue forze armate sul territorio, ma ha intenzione di lasciare circa 1.000 soldati in aiuto alla missione di peacekeeping dell’ONU.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404230084.html
Burundi- Ignorare il problema non lo fa scomparire
Le tensioni politiche stanno crescendo in Burundi: detenzioni, violazioni dei diritti umani e scontri politici stanno aumentando con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali del 2015.
Si pensa che il conflitto tra l’opposizione e il partito al potere, il Conseil national pour la défense de la démocratie-Forces pour la défense de la démocratie (CNDD-FDD), abbia indebolito l’accordo di Arusha di partecipazione al potere, firmato nell’estate del 2000.
La storia politica del Burundi è stata caratterizzata da tensioni fra gli Hutu e i Tutsi e l’accordo di Arusha ha fornito meccanismi per assicurare il bilancio di potere etnico che nel Paese è molto delicato. L’accordo dovrebbe evitare che le tensioni etniche portino a un conflitto.
Oggi, però, sembra che questa pace fragile sia minacciata.
Sembra che armi siano finite nelle mani dell’ala giovanile del CNDD-FDD, l’Imbonerakure. Questa ultima è stato accusata di incidenti violenti contro l’opposizione, incluso l’uccisione di un giovane leader dell’opposizione.
In un contesto di violenza crescente sia l’ONU che l’Unione africana hanno espresso la loro preoccupazione.
Il dialogo è necessario per rispettare lo spirito dell’accordo di Arusha.
Questa volta potrebbe essere prematuro accusare la comunità internazionale di ignorare la crisi nascente sul continente. Le preoccupazioni di ONU, UA e USA però non sono state considerate dalla regione e neppure dal Sud Africa, precedentemente un mediatore nella crisi.
La situazione quanto deve degenerare prima che i Paesi vicini si facciano coinvolgere e si rendano conto della situazione?
Fonte: Institute for Security Studies
Link: http://www.issafrica.org/iss-today/burundi-ignoring-the-problem-wont-make-it-go-away
Africa- I Paesi africani e gli USA firmano accordo per combattere assieme la pirateria nel Golfo di Guinea
Tre blocchi di Paesi africani e gli USA si sono accordati per coordinare gli sforzi per combattere la pirateria nel Golfo di Guinea.
Questo anno quaranta imbarcazioni sono state attaccate da gruppi armati nel Golfo di Guinea. L’epicentro della pirateria dell’Africa occidentale è la Nigeria con dodici attacchi e molteplici sequestri.
Il sindaco di Kombo Abedimo, città del Camerun, ha detto che il governo ha negoziato il suo rilascio quando lui e alcuni suoi amici sono stati catturati dai pirati.
Philip Hey, capo del programma aereo e marittimo del comando USA-Africa, ha detto che la prateria organizzata sta aumentando perché i Paesi dell’Africa occidentale non fanno della sicurezza marittima una priorità.
Fondo Sikot, economista dell’Università di Yaounde, ha affermato che il commercio e i trasporti sono stati seriamente intralciati dalle attività dei pirati. Fa l’esempio della Nigeria che produce due milioni di barili di petrolio al giorno ma che è costantemente minacciata dal dirottamento e furto ogni volta che manda le cisterne all’estero.
Questa situazione sta causando gravi danni alle economie africane e anche a quelle dei Paesi sviluppati.
Ha detto: “Se i Paesi non fanno nulla per fermare tutto questo sarà sempre più difficile spedire o importare qualsiasi cosa. Questo è un grosso problema per quelle piccole economie che dipendono dal commercio marittimo”.
Per questo è stato firmato questo accordo per creare un centro di coordinamento regionale per la sicurezza marittima e per affrontare l’insicurezza crescente nel Golfo di Guinea.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404240432.html
Africa- I cambiamenti climatici minacciano la produzione di cibo
I Paesi africani devono passare a dei sistemi alimentari più sostenibili per adattarsi agli effetti del cambiamento climatico, ha detto José Graziano da Silva direttore generale della FAO.
“Tutto quello che dobbiamo fare è prendere in considerazione il cambiamento climatico e dobbiamo farlo ora. Non possiamo più permetterci di aspettare”.
Il direttore generale ha tenuto un discorso a Menkes (Marocco) in occasione del settimo Forum sull’agricoltura e ha affermato che il cambiamento climatico ha reintrodotto “un elemento di incertezza”, dopo decenni in cui la fame era causata per lo più dall’inabilità di produrre o acquistare cibo e non tanto dalla mancanza globale di provviste.
“Il cambiamento climatico ha il potenziale per riconfigurare lo scenario di produzione di cibo del pianeta”.
I più vulnerabili sono naturalmente i Paesi più poveri perché “non solo hanno meno mezzi per reagire ma anche tendono a vivere in aree marginali di produzione dove l’impatto del cambiamento climatico nella produzione agricola viene percepito in modo maggiore”.
La comunità internazionale, quindi, deve agire ora.
Un modo potrebbe essere attraverso il supporto alle famiglie di contadini. Un altro continuando a realizzare accordi per supportare i progetti di sicurezza alimentare in vari Paesi africani attraverso dei programmi di cooperazione Sud-sud che combinano i fondi del governo con quelli del settore privato.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404241448.html
Repubblica democratica del Congo- L’ONU fornirà un supporto alle prossime elezioni
La Missione dell’ONU nella Repubblica democratica del Congo (MONUSCO) fornirà un supporto tecnico e logistico alle elezioni prossime. Il piano per le votazioni deve, infatti, essere ben organizzato e ben finanziato.
Kobler, il rappresentante del Segretario generale, ha detto che per quanto riguarda l’assistenza tecnica gli errori del 2011 devono essere evitati. Le elezioni presidenziali e parlamentari del novembre 2011 sono state caratterizzate dalla violenza tra i membri dei partiti politici in quasi tutte le province del Paese.
Durante quelle elezioni sono state registrate 345 violazioni, 769 vittime tra cui 41 morti.
Importante è anche la pianificazione in anticipo perché ci si impiega vari mesi per organizzare il tutto.
Per ottenere il budget necessario Kobler ha detto che l’ONU ha una task force guidata da MONUSCO per le questioni logistiche.
Per Kobler MONUSCO ha degli interessi a supportare le operazioni elettorali, a provvedere al loro buon svolgimento e a mantenere buone relazioni con tutti i partiti politici.
Il compito di MONUSCO è quello di fornire un supporto tecnico, logistico e finanziario alla Commissione elettorale per assicurare un processo elettorale sostenibile.
Fonte: UN news centre
Link: http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=47633#.U1zP-It0HPo
24 aprile, Sudan del sud- L’ONU prende in considerazione le sanzioni per il Sudan del sud
L’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Samantha Power, ha chiesto alla comunità internazionale di sanzionare coloro che nel Sudan del sud stanno prendendo di mira i civili o che si stanno comportando come “political spoilers”.
Lo scorso mercoledì il Consiglio di sicurezza si è riunito in via eccezionale per discutere la questione del Sudan del sud che sta degenerando. Secondo la missione dell’ONU il 15 aprile i ribelli hanno ucciso centinaia di persone per la loro nazionalità e origine etnica. Sembra anche che il governo stia incitando alla violenza contro i peacekeeper.
Anche la Francia è favorevole alle sanzioni contro coloro che violano i diritti umani. L’ambasciatore francese presso l’ONU ha detto che entrambe le parti del conflitto stanno usando un approccio militare e che non c’è un posto sicuro per i rifugiati.
Il capo delle forze di peacekeeping, Herve Ladsous, ha detto mercoledì che né il governo del Sudan del sud né i ribelli hanno mostrato un interesse reale a prendere parte alle discussioni di pace per calmare la crisi iniziata lo scorso dicembre.
Ha anche condannato il governo per non proteggere in modo adeguato il suo popolo.
Secondo Ladsous l’ONU può aiutare a proteggere i civili ma la responsabilità primaria è del governo.
Migliaia di civili sono stati uccisi negli attacchi e più di un milione si sono trovati costretti a abbandonare le proprie case.
Il ciclo di violenze deve terminare.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404240697.html
Sierra Leone- La Cina supporta la prevenzione dell’ebola
Xu Zhou, portavoce dell’ambasciata cinese in Sierra Leone, ha detto che la Cina donerà del materiale medico per supportare la Sierra Leone nella prevenzione dell’ebola.
Secondo l’accordo firmato dall’ambasciatore cinese e dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale della Sierra Leone, la Cina donerà 1.000.000 di Yuan di materiale medico.
Questo accordo mostra i sentimenti di amicizia del governo cinese verso il governo e il popolo della Sierra Leone e anche la stretta relazione tra i due Paesi.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404241217.html
25 aprile, Liberia- La Banca mondiale e il nuovo progetto di amministrazione e gestione delle terre
Uno specialista dell’agricoltura della Banca mondiale, il dott. Abimbola Adubi, ha rivelato che la Banca mondiale in collaborazione con il governo della Liberia sta preparando un nuovo progetto per rafforzare l’amministrazione e la gestione delle terre del Paese.
Il dott. Adubi ha detto che una delle caratteristiche fondamentali del progetto è quella di supportare lo sviluppo di capacità necessarie a creare un gruppo di abilità professionali e tecniche utili a un sistema di gestione efficiente e efficace della terra.
La Banca mondiale partecipa a queste collaborazioni perché il settore della terra pone molte sfide complesse e richiede sforzi di coordinamento. È anche un settore critico per lo sviluppo socio-economico del Paese.
Fonte: Heritage
Link: http://www.news.heritageliberia.net/index.php/inside-heritage/governance/3151-world-bank-gol-to-strengthen-land-administration
Africa- John Kerry in visita in Etiopia, Repubblica democratica del Congo e Angola
Il Segretario di stato John Kerry si recherà ad Addis Abeba in Etiopia, a Kinshasa nella Repubblica democratica del Congo e a Luanda in Angola fra il 29 aprile e il 5 maggio per incoraggiare lo sviluppo democratico, promuovere il rispetto dei diritti umani, la pace e la sicurezza, assumere un impegno con la società civile e i giovani leader africani che daranno vita al futuro del continente e promuovere il commercio, gli investimenti e le partnership per lo sviluppo in Africa.
A Addis Abeba Kerry riunirà la Quarta sessione del dialogo USA-Unione Africana e discuterà di una serie di questioni; incontrerà il Primo ministro Hailemariam Desalegn e il Ministro degli esteri Tedros Adhanom per discutere dei modi per avanzare nella pace e nella democrazia e rafforzare aree importanti di cooperazione bilaterale.
A Kinshaka avrà un incontro con il Presidente Joseph Kabila e discuterà di come i progressi del governo nel neutralizzare alcuni dei gruppi armati pericolosi possano essere consolidati e di come sviluppare meglio la democratizzazione e la stabilità di lungo periodo, anche attraverso un processo elettorale tempestivo e trasparente.
A Luanda si congratulerà con il Presidente José Eduardo dos Santos per la sua leadership in Angola e lo incoraggerà a continuare nel suo impegno nel processo di pace dei Grandi Laghi. Il Segretario discuterà anche della politica bilaterale e delle questioni commerciali con il Ministro degli Esteri Chikoti.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404251557.html
(Featured image source: Flickr http://farm4.staticflickr.com/3695/12588484443_44b7a2101c_o.jpg)