Rassegna settimanale 22-28 febbraio: CINA
22 febbraio 2014, Pechino accusa gli Stati Uniti di essere venuti meno alla promessa sul Tibet con l’incontro tra Obama e il Dalai Lama
Qin Gang, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, urge gli Stati Uniti a interrompere il supporto e la tolleranza che dimostrano nei confronti delle forze separatiste tibetane, e a cessare le ingerenze negli affari interni della Repubblica Popolare Cinese.
In occasione del meeting tra Obama e il Dalai Lama, il Presidente statunitense ha offerto supporto ai tibetani e alla loro causa. Pertanto, l’Ambasciatore cinese negli US Cui Tiankai ha criticato gli US per aver rotto la promessa di non sostenere l’indipendenza del Tibet.
In realtà, gli US avrebbero cercato di non dare troppo risalto al meeting. Obama ha infatti ricevuto il capo spirituale tibetano nella Map Room della Casa Bianca, e non nello Studio Ovale, come è usanza in occasione di incontri con i leader mondiali.
Già il 21 febbraio la RPC aveva richiesto che Obama annullasse il meeting, ricordando che un incontro con il Dalai Lama avrebbe danneggiato il rapporto tra US e RPC.
Fonte: South China Morning Post
23 febbraio 2014, La Cina fa pressione affinché gli US correggano i loro errori riguardo alla questione tibetana
Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Qin Gang ribadisce ancora una volta come gli USA abbiano commesso un errore nell’incontrare ufficialmente il Dalai Lama.
Secondo Qin, è un fatto dimostrato che il Dalai Lama non è soltanto una figura religiosa, bensì un esiliato politico che, nonostante abbia affermato di non cercare l’indipendenza del Tibet, non ha mai fermato i tentativi secessionisti dei suoi sostenitori.
Qin accusa il Dalai Lama di cercare di promuovere l’indipendenza del Tibet e sostiene che dalla liberazione pacifica del Tibet da parte dell’Esercito di Liberazione Popolare, più di sessant’anni fa, la regione ha conosciuto un progresso senza precedenti in tutti i settori.
Fonte: China Daily
Link: http://english.peopledaily.com.cn/90883/205928/8544019.html
24 febbraio 2014, Le Filippine accusano la Cina di aver azionato degli idranti contro pescatori filippini
Secondo il comandante in capo dell’esercito filippino Gen Emmanuel Bautista, il 27 gennaio un’imbarcazione cinese rivolto un idrante contro dei pescatori filippini in prossimità di un atollo noto come Scarborough Shoal, nel Mar Cinese Meridionale. Si ritiene che la zona sia ricca di risorse naturali, ed è contesa da Repubblica Popolare Cinese, Filippine, Taiwan, Brunei, Malesia e Vietnam.
Dall’ultimo scoppio delle tensioni nel 2012, quando sia imbarcazioni cinesi sia filippine avevano rifiutato di abbandonare l’atollo per diverse settimane, icinesi erano rimasti nella zona. Le Filippine, invece, avevano sfidato le rivendicazioni della RPC presso un tribunale delle Nazioni Unite nel corso del 2013.
Gen Bautista assicura che le Filippine vogliono cercare una risoluzione pacifica alla questione, ma anche che non esiteranno a reagire alle provocazioni, se necessario.
Il presidente filippino Aquino aveva, nel corso del mese di febbraio, esortato i leader mondiali a non cercare di placare la Cina reagendo debolmente alle sue pretese nel Mar Cinese Orientale come era stato fatto nei confronti di Hitler prima della Seconda Guerra Mondiale.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-26320383
25 febbraio 2014, La Cina considera la possibilità di proclamare due nuove feste nazionali per commemorare la sconfitta giapponese e il massacro di Nanchino
La Repubblica Popolare Cinese potrebbe proclamare due nuove feste nazionali per commemorare la resa del Giappone nel 1945, al termine della Seconda Guerra Mondiale, e il massacro di Nanchino nel 1937.
Il disegno di legge è ora al vaglio del Congresso Nazionale del Partito cinese. In caso di approvazione, il 3 settembre diverrebbe il giorno in cui si celebra la vittoria della popolazione cinese nella guerra di resistenza contro l’aggressione giapponese; il 13 dicembre diventerebbe una giornata di commemorazione per coloro che furono uccisi dagli aggressori giapponesi durante il massacro di Nanchino.
I rapporti sino-giapponesi sono già tesi per via delle dispute sulle isole Senkaku/Diaoyu, controllate dal Giappone ma rivendicate dalla Cina.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-26342884
26 febbraio 2014, Cina condannata per aver arrestato l’accademico uiguro Ilham Tohti con l’accusa di separatismo
Stati Uniti, Unione Europea e gruppi di attivisti per i diritti umani hanno condannato l’arresto di Tohti, docente di economia presso la prestigiosa Università di Pechino; l’uomo è accusato di aver incitato al separatismo gli uiguri, minoranza entica a quasi totalità musulmana residente per lo più nella regione autonoma dello Xinjiang, e cui lo stesso Tohti appartiene.
Tohti è noto per il suo criticismo nei confronti delle politiche cinesi nello Xinjiang, ma secondo un portavoce del gruppo World Uyghur Congress (che opera al di fuori della Cina) le accuse mosse al docente, che potrebbero portare addirittura alla pena capitale, non sono altro che una scusa per eliminare chiunque, all’interno della Repubblica Popolare Cinese, abbia opinioni politiche “scomode”.
Le accuse a Tohti sembrano inoltre riflettere una crescente intolleranza nei confronti delle critiche internazionali alle politiche etniche cinesi.
Fonte: The Guardian
Link: http://www.theguardian.com/world/2014/feb/26/china-condemned-uighur-academic-ilham-tohti-separatism
27 febbraio 2014, Cittadini cinesi querelano aziende giapponesi per lavori forzati
37 cittadini cinesi hanno intrapreso un’azione legale nei confronti del Giappone, chiedendo compensazioni per lavori forzati cui furono costretti nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Sono dozzine le cause di questo tipo intentate da cittadini cinesi e sudcoreani in Giappone, ma quasi tutte sono state respinte dalle corti giapponesi.
Si tratta invece della prima volta che una causa di questo tipo viene portata dinanzi a una corte cinese. Osservatori sostengono che ciò aumenterà ulteriormente le pressioni sul Giappone affinché corregga la sua interpretazione del suo passato militarista.
Fonte: China Daily
Link: http://europe.chinadaily.com.cn/china/2014-02/27/content_17307981.htm
28 febbraio 2014, La Cina pubblica un rapporto sui diritti umani negli Stati Uniti
La Repubblica Popolare Cinese ha stilato un rapporto sulla violazione dei diritti umani negli Stati Uniti, in risposta al rapporto annuale statunitense sulla situazione in Cina.
Secondo il rapporto, gli stessi USA non sarebbero esemplari dal punto di vista del rispetto dei diritti umani, in particolare per quanto riguarda la violenza armata, il tasso di disoccupazione e la quantità di senzatetto.
Fonte: Agenzia Xinhua
Link: http://news.xinhuanet.com/english/china/2014-02/28/c_133150493.htm
(Featured image source: Wikimedia commons)