Rassegna settimanale 8-14 febbraio: Giappone
8 febbraio, Gli USA stanno dalla parte del Giappone
Il segretario di stato John Kerry ha promesso venerdì scorso che gli Stati Uniti difenderanno il Giappone in caso di attacchi da parte della Cina.
Kerry ha incontrato il Ministro degli Esteri giapponese Fumio Kishida e ha affermato la validità del Trattato che impegna gli USA a proteggere il suo alleato.
Questo impegno include anche la questione del Mare Cinese Orientale, che sia Cina sia Giappone rivendicano come proprio.
La paura del conflitto era nata a Novembre quando la Cina ha imposto una zona di identificazione aerea sopra il Mar Cinese Orientale. Gli aerei che passano sul gruppo di isole amministrate dal Giappone (conosciute come isole Senkaku per il Giappone e Diaoyu per la Cina) hanno bisogno di una notifica.
Kerry ha ricordato che gli USA non accettano la zona di identificazione cinese e che non hanno intenzione di cambiare il modo in cui conducono le operazioni nella regione asicatica.Kerry, nonostante queste dichiarazioni pro-Giappone, durante la sua visita in Asia in primavera non si recherà in Giappone.
Kerry ha anche affermato di voler realizzare l’obiettivo stabilito dal Presidente Obama di concentrarsi di più sull’Asia per quanto riguarda le relazioni estere. Sarebbe difficile realizzare questo obiettivo senza dei legami a prova di bomba tra gli USA e il Giappone.
Fonti: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/kerry-to-take-harder-u-s-line-on-asia-maritime-disputes-to-china
9 Febbraio, Anche la Russia vuole il Giappone come partner strategico
Il Presidente Putin ha accettato Sabato di recarsi in visita in Giappone in autunno, alimentando così le aspettative giapponesi di riuscire a risolvere le dispute territoriali che caratterizzano le relazioni nippo-russe dalla seconda guerra mondiale.
A Sochi i due Primi Ministri hanno parlato di velocizzare la ripresa delle relazioni dei loro paesi. Anche se i due Paesi non hanno ancora risolto la questione delle 4 isole a nord di Hokkaido, hanno però tenuto cinque summit negli ultimi tredici mesi e hanno firmato un accordo per rilanciare i legami commerciali.
Abe e Putin, infatti, nonostante la questione territoriale irrisolta, non hanno bloccato il progresso delle relazioni diplomatiche, soprattutto per quanto riguarda il gas naturale e altre risorse.
Putin vuole rafforzare i legami energetici e commerciali con i Paesi asiatici e il Giappone vede questo come una buona opportunità dal momento in cui ha dovuto cominciare a importare grandi quantità di combustibili fossili per supplire alla mancanza dell’energia nucleare.
Fonti: Asahi shimbun
Link: http://ajw.asahi.com/article/behind_news/politics/AJ201402090014
10 febbraio, La Cina non accetta le lettere dei Kamikaze come documenti di rilevanza storica
La Cina ha accolto negativamente il piano della città giapponese Minami-Kyushu di chiedere all’UNESCO di inserire tra i documenti di rilevanza storica, come il diario di Anna Frank e la Magna Carta, anche le lettere dei kamikaze giapponesi della seconda guerra mondiale.
Il motivo di inserire le lettere e i testamenti dei piloti che hanno fatto attacchi suicidi sulle navi alleate sarebbe quello di sottolineare l’importanza della pace mondiale.
Il Primo Ministro cinese ha affermato che i kamikaze non si meritano un tale riconoscimento e che “l’intenzione è diametralmente opposta agli obiettivi dell’UNESCO di mantenere la pace nel mondo e per questo deve essere condannata dalla comunità internazionale”.
I rapporti tra la Cina e il Giappone, dalla Seconda guerra mondiale, sono sempre stati tesi.
Il Giappone non ha mai chiesto scusa per l’occupazione di territori cinesi fatta prima e durante la guerra. La Cina e il Giappone hanno ancora questioni territoriali irrisolte, riguardanti le isole del Mar Cinese Orientale. Inoltre, i rapporti si sono ulteriormente logorati a seguito della creazione da parte della Cina di una zona di identificazione aerea sul Mar Cinese Orientale e la visita controversa al tempio Yasukuni da parte del Primo ministro giapponese.
Fonti: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/china-angered-by-japans-u-n-bid-for-kamikaze-pilot-letters
12 febbraio, Il Giappone e la questione irrisolta delle comfort women
Tomiichi Murayama, ex Primo Ministro ha affermato lo scorso mercoledì che il Giappone ha commesso dei “crimini indescrivibili” costringendo, durante la seconda guerra mondiale, numerose donne provenienti dalla Corea e da altri Paesi vicini a prostituirsi per le truppe giapponesi.
Murayama, che aveva già fatto scuse ufficiali in veste di primo ministro nel 1995, ha detto che è tempo per Tokyo di risolvere una volta per tutte la questione delle così dette “comfort women”.
Murayama, oggi 89enne, ha incontrato martedì scorso tre comfort women asiatiche. Le donne, tramite un interprete, hanno comunicato a Murayama che i politici giapponesi dovrebbero scusarsi per i crimini di guerra commessi e dovrebbero ricompensare giustamente le vittime.
Murayama ha anche criticato i politici e gli opinion-maker (es. il nuovo capo della NHK Momii) per fare “commenti senza senso” riguardo alle comfort women. Questi commenti, infatti, deviano l’opinione pubblica e oggi molti giapponesi non hanno capito la verità sull’argomento.
La Corea del Sud è ancora molto sensibile al tema delle comfort women e del regime coloniale giapponese subito nel periodo 1910-1945. Reputa , infatti, che il Giappone non abbia ancora riconosciuto la gravità del crimine commesso e ammesso le sue colpe.
Fonti: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/former-pm-murayama-meets-comfort-women-in-seoul
12 febbraio, Okinawa affronta il problema delle basi americane con l’ambasciatrice americana
L’ambasciatrice americana in Giappone, Caroline Kennedy, ha detto al governatore di Okinawa che coopererà per ridurre il peso delle basi militari americane sulle comunità della prefettura giapponese.
Kennedy si è recata in visita a Okinawa per la prima volta martedì e mercoledì ha incontrato il governatore Hirokazu Nakaima.
Nakaima ha affermato che ospitare più del 70% delle basi in Giappone ha causato a Okinawa molti problemi: crimini, problemi ambientali e incidenti.
Il piano include il riallocamento della base aerea di Futenma nel distretto Henoko di Nago.
La maggior parte degli abitanti di Okinawa però vuole la chiusura definitiva della base e per questo più di 300 okinawani hanno accolto l’ambasciatrice facendo dimostrazioni contro lo spostamento della base e agitando cartelli di protesta “No base”.
Fonti: Japan Today, News on Japan
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/kennedy-meets-okinawan-governor-visits-peace-mausoleum
http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/106536.php
13 febbraio, La visita di Obama in Asia
Obama ha annunciato mercoledì che in Aprile si recherà in visita in Giappone, Corea del Sud, Malesia e Filippine per rafforzare l’influenza americana nella regione.
Obama vuole incontrare i leader politici delle quattro nazioni e vuole affrontare questioni diplomatiche, economiche e di sicurezza.
Di sicuro vuole spingere per cominciare negoziazioni per una partnership Trans-pacifica di libero mercato che dovrebbe includere 12 nazioni e che dovrebbe essere un tentativo di far fronte alla crescita cinese e alla sfida che essa porta.
Fonti: News on Japan, Japan Today
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/106542.php
http://www.japantoday.com/category/politics/view/obama-to-visit-japan-s-korea-malaysia-philippines-in-april
13 febbraio, La NHK e la politica nazionalista di Abe
Il corpo dirigente dell’emittente pubblica NHK sembra nutrire il sospetto che il Primo Ministro Abe, nonostante le sue smentite, stia cercando di usare l’emittente per promuovere la sua agenda nazionalista.
Uno dei quattro membri favoreggiati da Abe ha proposto che l’NHK dovrebbe educare più il pubblico sulle questioni territoriali giapponesi, la storia bellica e i problemi avuti con il tribunale post bellico guidato dagli USA che ha perseguitato i criminali di guerra giapponesi.
Un altro nuovo membro della dirigenza, Michiko Hasegawa amica fidata di Abe, ha sottolineato il bisogno di promuovere una “corretta educazione” per il pubblico.
Nelle ultime settimane l’emittente è stata al centro delle notizie per dichiarazioni scomode fatte dai suoi membri: Hyakuta ha affermato che il massacro di Nanchino non è mai esistito, Momii ha dichiarato che non solo il Giappone ha avuto sistemi di prostituzione come le comfort women e infine il professor Hasegawa ha scritto un saggio di elogi di un estremista di destra che si è suicidato nel 1993 per protestare un articolo della rivista liberale.
Abe ha riconosciuto che i quattro nuovi membri sono persone fidate ma ha negato ogni intenzione di voler esercitare anche la minima influenza sulla NHK. I membri del corpo dirigente dovrebbero essere eletti dal Parlamento e dal Primo Ministro e non dovrebbero avere legami con leader politici.
Gli esperti dicono che l’influenza politica è un problema di lunga data nella NHK.
Fonti: Japan Today, Asahi Shimbun
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/conservatives-push-agenda-at-nhk
http://ajw.asahi.com/article/behind_news/politics/AJ201402130069
(Featured Image source: Wikimedia commons)