Rassegna settimanale 8-14 febbraio: Sud est asiatico
8 febbraio, Cambogia – Il progetto ferroviario in Cambogia della Development Bank ha lasciato migliaia di persone in completa povertà
Oggi a Manila (Filippine) l’Asian Development Bank (ADB) ha emesso il report di ricerca sul progetto di riabilitazione della ferrovia cambogiana, a seguito di un documento di protesta ad opera de l’ Inclusive Development International (IDI) e Equitable Cambodia. Alcuni esperti l’hanno definito la prova più schiacciante delle pratiche della ADB, non rispettose delle persone coinvolte nei suoi progetti.
Questo progetto ha infatti rivelato che le famiglie coinvolte nel progetto si sono impoverite, avendo sofferto perdite di proprietà, mezzi di sostentamento, guadagni, rendendo pertanto il costo estremamente sproporzionato rispetto agli sforzi richiesti per lo sviluppo.
Molte famiglie avevano investito nel progetto perché volevano regalare un futuro migliore ai loro figli. La banca ha ammesso l’infrazione commessa e la mancanza di aiuti e ricompense per le famiglie coinvolte.
La direttrice legale dell’ IDI ha affermato che il fatto che l’ADB abbia ammesso la sua colpa costituisce un passo in avanti, però dovrà assicurare anche le ricompense alle famiglie colpite dalle perdite .
Fonti: Asian Correspondent
http://asiancorrespondent.com/119373/cambodian-police-look-for-killers-of-journalist/
9 febbraio, Thailandia – Un’esplosione durante una protesta anti-governativa causa 2 morti
Sabato 8 febbraio 2 persone sono morte a seguito di una piccola esplosione durante una protesta anti-governativa.
Si calcola che, in totale, le vittime delle proteste potrebbero arrivare a 10.
I manifestanti vogliono le dimissioni del primo ministro Yingluck Shinawatra e che si faccia spazio a un governo nominato ad interim che implementi quelle riforme che ritengono necessarie per combattere la corruzione.
La Thailandia è affetta da instabilità politica dal 2006, quando il primo ministro d’allora Thaksin Shinawatra, e fratello di Yingluck Shinawatra fu rimosso con un colpo di Stato dopo essere stato accusato di corruzione e abuso di potere.
Da allora i suoi sostenitori e oppositori si sono battuti per il potere, arrivando, in alcuni casi, alla violenza.
Fonti: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/119379/2-injured-in-explosion-at-bangkok-protest-site/
10 febbraio, Thailandia – Arrestati i leader delle proteste
La polizia tailandese ha arrestato i maggiori leader delle proteste per violazione della legge d’ emergenza.
Il primo arrestato è stato Sonthiyarn Cheunruethainaitham, direttore dell’agenzia stampa Tnews, ritenuto una delle figure più importanti del movimento di protesta.
Hanno affermato che gli arresti continueranno.
Sembra quindi che le autorità abbiano deciso di utilizzare il pugno di ferro, nonostante le posizioni più permissive che avevano adottato nei primi momenti delle riforme.
I manifestanti provengono soprattutto dalla classe medio-alta e soprattutto dal sud del Paese, vogliono le dimissioni del primo ministro Yingluck Shinawatra e continueranno a manifestare fino a che non le otterranno.
Il partito democratico, legato al movimento di protesta, ha lanciato una petizione alla Corte Costituzionale affinché si annullino le elezioni.
Fonti: BBC, Asian Correspondent
Link: http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-26123439
http://asiancorrespondent.com/119429/1st-key-protest-leader-arrested-in-thailand/
11 febbraio, Bangladesh – Arresti per l’incendio della fabbrica tessile
L’8 febbraio i proprietari e i loro 11 soci della fabbrica tessile che si incendiò, causando la morte di centinaia di persone dell’aprile 2012, sono stati condannati per omicidio.
Questo fatto è abbastanza significativo dato che sembra che le forze di polizia e il sistema legale del Bangladesh stiano abbandonando l’atteggiamento di lasseiz faire nei confronti di ricchi e potenti.
L’industria tessile in Bangladesh è uno dei settori più importanti dell’export e i mercati riceventi sono principalmente U.S.A. e Europa. è un settore importante anche perché, dando lavoro a tantissime donne, ha promosso l’uguaglianza tra i sessi.
L’episodio del 2012 ha fatto luce sulla condizioni di insicurezza dei lavoratori e ha mosso una richiesta delle aziende globali della moda affinché si rispettino gli standard di sicurezza.
Gli arresti sono serviti a mostrare un altro tema scottante, il potere della polizia, una delle agenzia di cui fidarsi meno in Bangladesh.
Fonti: The Diplomat
Link: http://thediplomat.com/2014/02/authorities-make-arrests-in-bangladesh-garments-factory-fire/
12 febbraio, Thailandia – La Corte tailandese rifiuta l’offerta dell’opposizione di annullare le votazioni annuali
Il 2 febbraio in 10284 seggi elettorali è stato impossibile votare a causa delle proteste e delle opposizioni.
Il partito Democratico aveva dichiarato le elezioni incostituzionali, non essendosi concluse in un giorno, e aveva proposto di tornare alle urne tra il 20 e il 27 aprile.
La Corte ha invece rifiutato la proposta di annullare le votazioni.
Il governo ha, infatti, ribattuto all’accusa affermando che il ritardo è stato dovuto ai blocchi delle sedi elettorali da parte dei manifestanti.
Fonti: BBC, Asian Correspondent
Link: http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-26150585
Vietnam – ONU vuole agire contro la pena di morte
Le Nazioni Unite dovrebbero interrompere l’assistenza anti droga al Vietnam dopo che il Paese ha condannato a morte 30 persone per reati legati a stupefacenti.
È la richiesta di tre gruppi per i diritti umani che si stanno battendo perché il Vietnam abolisca la pena di morte.
Il loro appello si rivolge alle Nazioni Unite affinché la sospensione dell’assistenza anti droga possa diminuire le condanne a morte inflitte dal Vietnam.
Fonti: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/119500/un-urged-to-act-on-vietnam-over-death-penalty/
13 febbraio, Asia – libertà di stampa
L’indice di libertà di stampa 2014 di Reporters Without Borders (RSF) mostra un’immagine triste della libertà di stampa in Asia, con un solo Paese della regione rientrante nella top 50.
Taiwan si trova infatti al cinquantesimo posto della lista ed è il primo dei Paesi asiatici.
Nella top 100 ci sono 5 Paesi della regione: Sud Corea, Giappone, Honk kong, Mongolia e Buthan, che comunque hanno mostrato un peggioramento della libertà di stampa negli ultimi anni.
Fanalino di coda è la Cina, che si trova al 175 posto dei 180 Stati in lista e che sta influenzando negativamente gli Stati vicini come Honk kong, Taiwan o il Vietnam.
Della Cina RSF ha sottolineato la censura online, le molestie ai giornalisti locali e stranieri e l’incarcerazione di bloggers dissidenti.
Fonti: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/119555/rsf-press-freedom-in-asia/
(Featured Image source: Flickr )